Pellicola che punta molto sull'interpretazione degli attori (tutti in parte). Un plauso va, sia al novello Lazzaro, che alla moglie cornificante (lo apprezzava più da morto, che da vivo; e lo riapprezzerà ancora di più da via di mezzo). Ogni tanto rallenta e, a un certo punto, quando più o meno le cose iniziano, per quanto possibile, a chiarirsi, si batte un po' troppo sullo stesso concetto di ricostruzione materiale e spirituale. Esageratamente mistico per i miei gusti, senza particolari guizzi (a parte lo studio dei processi mentali della moglie), eppure, riuscito nel complesso.
MEMORABILE: La psiche della moglie (molto particolare); Il ritorno del deceduto, con tanto di riarresto cardiaco; Le chiacchierate col giovane prete.
Alex, l'uomo che (forse) visse due volte! Soprannaturale e mistico, celestiale e glaciale: tutto sommato, un film provocatorio! Suggestivo e raffinato nel dare forma, colore e vita ai tormenti interiori della protagonista, al suo senso di colpa, al suo misurarsi con quello che è, in fondo, un mistero della fede. Il limite del film mi sembra essere quello di riuscire a coinvolgere profondamente solo chi è già coinvolto, solo chi già è sensibile a certe tematiche: gli altri resteranno perplessi, o apprezzeranno soltanto la potenza e l'impatto dei suoi vortici visionari. Insolito!
Profondamente immerso in un misticismo che pochi altri film riescono a comunicare, "Oscuri presagi" ha nella sua unicità un grande punto di forza, con l'ottima Theresa Russell - ripresa in splendidi primi piani che ne esaltano la volitiva bellezza - alle prese con un marito defunto ma non troppo (anzi, per niente). Roeg eccede nel frammentare i dialoghi, ma coglie con trasporto e buon estro visivo le visioni mariane confermando un talento fuori dagli schemi e la capacità di proporre un cinema imperfetto quanto magnetico e straniante.
Particolare e personale lo è sicuramente, ma il risultato è, forse, al di sotto delle
attese. Roeg dirige con solita eleganza ed attenzione per le immagini, però la storia
è di quelle che pur essendo intrigante, lo è solo a tratti. Per apprezzarla appieno
bisogna entrare in completa sintonia con essa. In caso contrario più di qualche dubbio
è lecito. Inoltre è probabile che il piccolo schermo ne smorzi, almeno in parte, la forza visiva. In ogni caso un buon film, pur se non per tutti.
L'inizio con l'incidente e la Madonna subacquea prometteva pure bene, poi il film si arena. Fin lì nulla di grave (anche perché il cast regge), ma lentamente gli oscuri presagi del povero spettatore si trasformano in un'incredibile realtà e nell'ultima mezz'ora il film finisce per rivelarsi come la farneticazione più anacronistica e parrocchiale dell'intera Hollywood anni 90, roba da far pensare a uno scherzo sarcastico studiato a tavolino dal buon Roeg. Da qualsiasi angolazione lo si guardi, al di là di ogni aspettativa.
Delirio mistico di Roeg che crea una vicenda basata sui dubbi della fede e sulla crisi dei rapporti umani, ricca di simbolismi e suggestioni a sfondo religioso; il regista sembra perseguire un leitmotiv per la durata del film ma l'incauto spettatore, inizialmente intrigato da una vicenda a cavallo tra dramma e mystery, deve presto rassegnarsi a un mattone che finisce per non andare a parare da nessuna parte, perso tra noiosissimi confronti tra i tre personaggi chiave e un'ultima parte visivamente interessante ma sempre troppo criptica per dare degna chiusura a un lavoro pretenzioso.
Il marito di una donna fedifraga muore in un incidente proprio quando lei era sul procinto di rivelargli di avere un amante. L'uomo non è però proprio morto... All'inizio intriga ma poi, quando il mistero vira dal thriller al mistico, lo spettatore perde la bussola oltre che la pazienza, fino ad un finale da far cadere le braccia: ma c'era proprio bisogno di mettere in mezzo preti, suore, madonne e miracoli per una faccenda di corna tanto banale? Ok essere visionari, ma qui Roeg visioneggia a vuoto e, invece di affascinare come in altre occasioni, annoia ed infine irrita.
Marito tradito ha un incidente in mare. Sembra che parta un intrigo matrimoniale e invece tutto volge al soprannaturale. Trama inverosimile in cui il protagonista passa disinvoltamente tra la vita e la morte con la moglie (atea) che viene folgorata sulla via della California. Il clima è da B-movie e l'inserto clericale parla addirittura di esorcismi e apparizioni celesti. Roeg non cade comunque nel ridicolo perché sa creare qualche buona ambientazione da mistero paranormale.
MEMORABILE: Il corpo sparito dall'obitorio; La croce sulla montagna; L'emorragia in ospedale.
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Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (Venerdì 11 giugno 1993) di Oscuri presagi:
CuriositàZender • 6/09/22 19:21 Capo scrivano - 47698 interventi
Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film: