Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Totò e Peppino avevano già affrontato il “ciclone femminile" con il medesimo spirito misogino in TOTO’ E LE DONNE (non per nulla sceneggiato sempre da Age, Scarpelli, Steno e Monicelli, qui sostituito da Ruggero Maccari). In questa ideale prosecuzione viene mantenuta la struttura a episodi, con i due che interagiscono in alcuni momenti per poi dividersi in altri. Il pretesto per narrare in flashback gli episodi è dato questa volta dalle confidenze espresse dai due al direttore (Aroldo Tieri) del manicomio in cui sono rinchiusi per colpa indiretta delle loro mogli. I due raccontano prima dell'occasione...Leggi tutto che li fece incontrare (un incidente stradale trasformatosi in improvvisata campeggiatura), quindi passano agli episodi singoli: apre Totò raccontando dell'infausta mania della consorte per gli elettrodomestici, continua Peppino ricordando quando il capufficio (Mario Riva) lo chiamò per rimettere in sesto la casa facendogli credere di rilassarsi con un nuovo hobby. E' l'episodio singolo più lungo e più estraneo al contesto femminile, comunque divertente grazie alla bella intesa tra Peppino e Riva, che nella parte del capufficio sfruttatore contribuisce a creare un quadretto fantozziano ante-litteram. Breve parentesi con Totò ossessionato in ufficio dalle maggiorate (finirà col mettersi un paraocchi) e poi di nuovo insieme per il. flashback conclusivo ed esplicativo: uno spettacolo di beneficenza per il quale i due improvviseranno un break clownesco dimenticabile (anche per il pubblico nel film, che applaudirà solo dopo un numero musicale di Renato Carosone). L'affiatamento tra Totò e Peppino è sempre eccellente, le trovate simpatiche; certo le cantate di Johnny Dorelli (nel film figlio di Peppino e innamorato della figlia di Totò) potevano esserci evitate, così come alcune inutili divagazioni.

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Enzus79 20/03/09 09:59 - 2873 commenti

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Uno dei film meno riusciti con la coppia Totò-Peppino. Un po' troppo lento e con delle scene mielose. Le gag fanno uscire a stento dei sorrisi. Meglio gli episodi con Totò. Annoiano (ovviamente) le scene in cui Dorelli canta. Si poteva fare certamente di più.

Rickblaine 20/03/09 10:31 - 635 commenti

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Come sempre Totò e Peppino, qui Tony e Pepi, insieme regalano tante risate. Manca però qualcosa e quel qualcosa è una buona storia sotto. Infatti, l'opera sembra sempre poggiarsi sulle gag dei due comici e sulle doti canore e musicali prima di Dorelli e poi di Carosone.

Pigro 28/02/11 09:32 - 9634 commenti

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Vari episodi con le disavventure (a sfondo coniugale) di Totò e Peppino, raccontati da loro stessi rinchiusi in manicomio: microstorie piuttosto piatte che suscitano tutt'al più simpatia per le sempreverdi gag fisico-verbali dei due comici, ma che stentano a stimolare risate. Non che non ci s'ingegni: si pensi allo sketch degli elettrodomestici con tanto di rumore infernale e con le battute che compaiono come nuvole di fumetti. Ma non basta. Unico momento da ricordare: l'esibizione finale di Carosone, quella sì davvero notevole e travolgente.

Graf 29/09/11 01:26 - 708 commenti

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Un film di Totò e Peppino che delude un po’. In altre occasioni rimediavano ai buchi della sceneggiatura, agli errori di drammaturgia e alle regie trasandate con la loro energia comica, la loro forza anarchica dirompente, il loro folle estro, invece qui sono solo due grigi mariti pieni di saggezza tiranneggiati dalle mogli che cercano di coalizzarsi tra di loro per trovare il modo di riportare pace in famiglia. Quindi niente scontri spassosi tra di loro, niente zuffe all’ultima risata. Due comici normalizzati, che fanno ridere poco.
MEMORABILE: La satira sulle feste di beneficienza dove si mangia si mangia... Invece nello spettacolo teatrale i due comici non fanni ridere per niente.

Rambo90 9/11/11 13:40 - 7675 commenti

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Fra i vari film con la coppia, forse questo è il più debole, soprattutto a causa di una storia davvero troppo esile. Totò e Peppino però sanno regalare alcuni momenti divertenti anche qui, come la telefonata in ufficio o tutto lo sketch del secondo insieme al bravo Mario Riva. Dorelli giovanissimo rallenta tutto con un paio di inutili canzoni, Carosone invece è simpatico e coinvolge. Bravissimo anche Aroldo Tieri, ma il film zoppica.

Giùan 10/12/11 14:04 - 4537 commenti

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Prima delle due pellicole dello strepitoso binomio comico dirette da Mattoli (verrà Signori si nasce). Stilisticamente è un film ad episodi "velato", con i vari aneddoti che han come comun denominatore le ossessioni femminili (ma non solo). Forse la durata è eccessiva e Totò e Peppino appaion appesantiti, eppure la cadenza ineccepibile di Mastro Mattioli è in grado di conferire al Duo un'aura di martiri della civiltà dei consumi a cui si guarda quasi con compassione, tanto son fuori tempo e luogo. Lo guardavo sempre col nonno: quanta malinconia nel comico!
MEMORABILE: Il virtuosistico duetto Peppino/Riva: "una pennellata e una rilassata"; "Orfanellli, orfanellli..."; Carosone; Udite udite "Il calypso melody" di Dorelli.

B. Legnani 29/12/11 01:29 - 5523 commenti

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Decisamente brutto (*½). Unici squarci sono le telefonate con equivoco di Totò (nella prima crede di parlare con una prosperosa impiegata, invece sta conversando con la moglie...). La storia è cucita alla meno peggio, risolvendosi in scenette non troppo funzionanti. C'è Carosone che canta "Tu vuo' fa' l'americano": è bravissimo come sempre, ma viene coinvolto nel film solo per fare metraggio. Il che la dice lunga sulla qualità complessiva della sceneggiatura.

Il Gobbo 31/05/13 09:27 - 3015 commenti

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Sotto tono, malgrado l'impareggiabile e indefettibile mestiere. È che le ideuzze sono uzze uzze, le gag o striminzite o stiracchiate, il contorno mediocre o sottoutilizzato (Tieri). Si salvano il segmento di Peppino con Riva, la sequenza a fumetti, qualche equivoco verbale che funziona sempre perchè quei due erano quei due. E il numero di Carosone, avulso ma valido in sè.
MEMORABILE: "Alluvionata mia!". Le maggiorate. La sequenza a fumetti

Daniela 30/07/13 14:44 - 12621 commenti

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Totò e Peppino, ricoverati in manicomio, raccontano ad un medico assai comprensivo come i loro familiari li abbiano portati all'esasperazione con le loro assurde pretese... Fra i film della celebre coppia, probabilmente il più debole e raffazzonato, una sequenza di barzellette illustrate di scarsa verve tenute insieme da una trama assai esile, durante la quale anche il mestiere dei due commedianti fatica ad imporsi e strappare un sorriso. Simpatica, per quanto pretestuosa, la partecipazione di Carosone, da latte ai ginocchi i battibecchi Panaro/Dorelli. 1+

Saintgifts 9/11/14 23:03 - 4098 commenti

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Fa impressione vedere la strada che porta al mare, deserta, dove le auto dei protagonisti si sfidano in una corsa a colpi di cartelli offensivi e un vigile di cartone dovrebbe essere di monito a un traffico inesistente. E' l'episodio di presentazione, dove il ragioniere parastatale Totò e il cavaliere Peppino solidarizzano, vittime di famiglie con mogli despote. Si ironizza sui costumi di un'Italia pre boom con scenette in cui i due protagonisti tengono banco da par loro. Stacchi musicali con Dorelli improbabile batterista e il grande Carosone.
MEMORABILE: Renato Carosone e il suo complesso.

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Minitina80 27/03/15 22:46 - 2980 commenti

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I duetti tra Totò e Peppino sanno sempre come strappare una risata, anche se in questa occasione non vengono sostenuti a dovere. Una storia vera e propria non esiste; si può quasi parlare di scenette a sé stanti a cui si è cercato di dare un collante, ma senza grosso successo. Anche la regia sembra svogliata e poco incisiva. La consueta storia d’amore tra i rispettivi figli, interpretati da Dorelli e dalla Panaro, è veramente stucchevole e noiosa.

Smoker85 8/03/17 11:56 - 487 commenti

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I due grandi attori napoletani vengono coinvolti in un filmetto che ricorda vagamente la struttura del loro primo lavoro, ovvero Totò e le donne, senza però replicarne la verve e il divertimento. Certo, i due sono sempre spassosi, Totò sforna battute e gag a ripetizione che in sé fanno almeno sorridere, ma è la pellicola nel complesso a non decollare mai nonostante un cast di tutto rispetto che può contare su Riva, Dorelli (doppiato non si sa perché), Fanfulla e Tieri. Occasione persa.
MEMORABILE: Totò e Peppino cercano di ravvivare lo spettacolo pro-orfanelli; Totò che tenta di fare i conti sotto i "due meloni e 450.000 lire".

Gabrius79 16/07/17 22:44 - 1420 commenti

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Totó e Peppino sono i protagonisti di questa debolissima commedia (una delle meno riuscite in coppia) che ha una sceneggiatura raffazzonata e cucita alla buona. Gag non sempre riuscite ma che comunque si salvano grazie all'improvvisazione dei due comici. La storiella fra la Panaro e Dorelli è noiosa e inutile quasi insulsa. Bel numero musicale di Carosone verso il finale. Sufficienza scarsa.

Camibella 16/06/20 00:42 - 277 commenti

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Chiusi in un manicomio, Totò e Peppino raccontano a un dottore le peripezie che li hanno portati dentro. Scialba commedia di Mario Mattoli che nemmeno i due grandi attori riescono a salvare a causa di una sceneggiatura frettolosa e dalle pochissime e grossolane battute. L'impressione che si ha nel vedere il film è quella di un'operazione volta solo a fare cassa senza preoccuparsi di fornire una trama convincente che non risultasse noiosa. Buono l'intervento canoro di Carosone, ma è troppo poco. 

Paulaster 25/06/20 10:03 - 4389 commenti

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Coppia di mariti finisce in manicomio per le pretese dei familiari. Trama esile che serve ad inscenare qualche sketch fine a se stesso. I temi sono i soliti: gelosia, hobby e elettrodomestici, e in qualche frangente il duo protagonista fatica a improvvisare i dialoghi (a teatro e nella vendita delle cartoline). Come riempitivo vien fatto cantare Dorelli e soprattutto Carosone, l'unico degno di un vero applauso. 
MEMORABILE: La scapolata con le tedesche; La visiera da cavallo in ufficio; Carosone e il suo gruppo.

Siska80 19/07/20 12:12 - 3736 commenti

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Sulla scia di Siamo uomini o caporali, i due protagonisti rinchiusi in un manicomio raccontano al direttore le disavventure delle quali sono vittime: come già visto in Totò e le donne, si critica il complicato universo femminile, ma le risate sono poche, la trama esigua, insopportabili le scene con Dorelli e la Panaro, poco interessante il cast di contorno (a parte Tieri e Riva). Il finale, però, è azzeccato e indimenticabile la sequenza del campeggio con Totò che, nel tentativo di montare la tenda, prende a martellate una mano e un piede di Peppino.

Pessoa 10/10/20 09:45 - 2476 commenti

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La storia non è un granché ma si lascia guardare, grazie anche alla suddivisione in episodi e alla naturale intesa fra Totò e Peppino, invero in questo caso meno devastante che in altre occasioni. Particolarmente fiacca la love story, con Dorelli fuori parte, mentre il resto del cast non brilla a parte un prezioso intermezzo di Carosone, per quanto piuttosto forzato. Si gode di qualche duetto a braccio dei due protagonisti, che riescono a scavalcare la sceneggiatura scadente, e di poco altro (la cena con Tieri). Comunque guardabile, soprattutto per chi ama il genere.
MEMORABILE: "Peppino, qui tutto è perduto, anche l'onore!... Pepy, gute Nacht"; "Una rullata e una rilassata".

Puppigallo 29/08/21 12:44 - 5258 commenti

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Avere a disposizione due fuoriclasse come Totò e Peppino e non fornirgli un copione all'altezza è al limite del codice penale. Loro ovviamente sono bravi e naturalmente simpatici, ma le scenette sono quasi tutte davvero poca cosa, stucchevoli. In più, anche chi gli ruota attorno non aggiunge praticamente nulla, anzi. Eppure, nonostante questo, grazie alla presenza dei due comici, comunque affiatati e impegnati a raccontare le loro disavventure, tra capi sfruttatori e donne che cavalcano la modernità, un'occhiata gliela si può anche dare.
MEMORABILE: Totò promette 1400 calci nel sedere in contanti all'inviato del negozio di elettrodomestici dove la moglie ha speso un capitale; L'hobby di Peppino.

Jaconardo 13/03/22 20:10 - 7 commenti

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Film piuttosto debole della celebre coppia, anche se, come prevedibile, più di qualche risata scappa, seguendo le disgrazie dei nostri eroi. È praticamente un film a episodi, con Aroldo Tieri che dà il via ai vari racconti. Stucchevoli quanto inutili alla storia Dorelli e Panaro, con gli intermezzi musicali del cantante buttati in mezzo a caso. Simpatico l'intervento di Carosone e della sua band, anche se avulso alla storia.

Maxx g 5/06/22 11:52 - 632 commenti

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Due presunti matti sono da tempo rinchiusi in un manicomio. Un incontro con un dottore li pone nella condizione di raccontare quanto loro successo e del motivo per cui sono stati rinchiusi dalle rispettive mogli. Il film è diviso in quattro parti ed è piuttosto godibile, anche se la trama è invero piuttosto esile. Interessante però vedere le manie e le mode dell'epoca. Totò in grande forma, con Peppino degna spalla. Da segnalare Aroldo Tieri e un giovane (21 anni) Johnny Dorelli. Merita una visione. Piccola parte per Renato Carosone.
MEMORABILE: L'incontro con le turiste tedesche in campeggio.

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Gottardi 2/08/22 10:17 - 395 commenti

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Coppia di mariti tartassati dalle mogli “fanatiche” e i cui figli bisticciano per amore diventano compagni di “sventure” e finiscono in manicomio dove raccontano al medico le loro peripezie familiari. Pur non essendo il loro miglior film, la coppia Totò-De Filippo non delude mai, e seppure il film soffra di qualche sporadico rallentamento per dare spazio alla storiella/musicarella tra Dorelli e la Panaro, il divertimento è assicurato dai numerosi duetti dei due angariati.

Reeves 30/11/23 09:17 - 2172 commenti

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Mario Mattoli, famoso per cercare di arricchire i suoi film con il maggior numero possibile di attrazioni, unisce alla coppia comica più straordinaria del cinema italiano anche due cantanti, Johnny Dorelli e Renato Carosone. Il film ha quindi punte altissime (come quando i due devono montare una tenda) ma un ritmo un po' diseguale, che non impedisce di strappare comunque tante risate.
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  • Musiche Columbo • 10/05/11 11:16
    Pulizia ai piani - 1098 interventi
    La "chicca" musicale di questo film è "Tu vvuo' fa' l'Americano" cantato da Renato Carosone e la sua mitica Band.