Wrong - Film (2012)

Wrong
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Wrong
Anno: 2012
Genere: commedia (colore)
Note: Presentato al 30° Torino film festival nella sezione "Rapporto confidenziale".

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Sulla genialità d Dupieux è difficile discutere, e sul fatto che nelle sue sceneggiature si nascondano decine di trovate spassose e potenzialmente esilaranti nemmeno. Ciò che invece continua a rappresentare un suo tallone d'Achille è la regia. Che l'ex mr. Oizo (a proposito, in una scena si vede pure il famigerato pupazzetto giallo del video di "Flat Beat") si prenda i suoi tempi è legittimo, ma a lungo andare ritmi tanto blandi finiscono con lo spegnere la forza delle numerose brillanti intuizioni che compongono l'ossatura della trama. Il nostro tende insomma a dilungarsi un po' troppo, nelle gag più felici, e se anche è vero...Leggi tutto che l'insistenza tende talvolta ad accrescere (come noto) l'effetto umoristico, nel contempo ne smorza l'impatto.

Il protagonista è Dolph Springer (Plotinick), da poco licenziato da un ufficio nelle cui sale interne piove (!) anche se fuori c'è il sole. Ha perso pure l'affezionatissimo cane Paul e, dopo aver chiesto al vicino se l'abbia per caso visto, comincia a cercarlo. Senza foga comunque, perché nel frattempo fa molto altro: chiama ad esempio una pizzeria d'asporto e si sofferma a parlare con la commessa chiedendole delucidazioni sul logo ("Perché avete scelto una lepre?"), discetta col proprio giardiniere (Judor) sulla misteriosa comparsa di un pino (!!) al posto della palma che c'era sempre stata dietro casa, si occupa di facezie e - un po' come tutti gli altri personaggi - risponde spesso in modo del tutto illogico a domande che lo sono ancora di più. D'altronde siamo in un film in cui la sveglia, passate le 7.59, segna le 7.60! WRONG, appunto: è tutto sbagliato, e più si procede più ci si addentra in percorsi nei quali gli accadimenti privi di senso sono all'ordine del giorno. Che dire ad esempio del responsabile (Fichtner) del rapimento del cane, un tizio che sequestra animali domestici per farne sentire ai loro padroni la mancanza in modo da spingerli a riamarli come il primo giorno? O del detective (Little) chiamato a indagare sul cane scomparso che arriva a collegare elettronicamente un escremento dello stesso a un marchingegno che ci mostra su schermo cosa quell'escremento ha visto?

Insomma, le trovate a dir poco folli si sprecano e ce n'è molte di poco visibili e ugualmente riuscite; solo che dopo la prima mezz'ora la visione si fa soporifera e non sempre è facile seguire la resurrezione di chi muore d'improvviso, cogliere gli agganci che legano un'azione all'altra... Si finisce col galleggiare un po' nella dimensione tipica di Dupieux come catturati dalla stessa sensazione di vuoto che deve provare il vicino di Dolph quando si ritrova con la sua auto perso nel nulla, tra sabbia e fumo... E' evidente la capacità di ricamare dialoghi in cui la risposta è quasi sempre spiazzante e per questo spesso divertente, eppure non sempre a tanta originalità corrisponde vero godimento in chi guarda. Ad ogni modo, imparando a sopportare le lungaggini (il fatto che il regista si occupi anche del montaggio sarà corretto ma è deleterio), ci sarà modo di apprezzare una volta di più l'estro di Dupieux, maestro dell'approccio lunare e disincantato, fucina di gag che forse meriterebbero davvero miglior sorte.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/12/12 DAL BENEMERITO COTOLA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 22/02/23
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Cotola 5/12/12 23:16 - 9009 commenti

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E se all'improvviso nella nostra vita tutto iniziasse ad andare letteralmente per il verso sbagliato? Commedia surreale e grottesca con sprazzi di fantastico ai confini della realtà. In primis può contare su protagonista azzeccato ed in parte, con una faccia perfetta per il ruolo. A tratti divertente, tanto da strapparne diverse, di risate. Per il resto pur con qualche discontinuità si mantiene abbastanza piacevole ed il risultato finale è discreto. Se vi capita, dategli una chance.
MEMORABILE: Il rapitore di cani e l'investigatore che indaga per ritrovarli.

Daniela 7/04/13 10:02 - 12622 commenti

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In un mondo in cui la sveglia, dopo le 7.59, segna le 7.60 può succedere di tutto, ed infatti è quello che accade allo stralunato protagonista, a cominciare dal rapimento del suo amato cane da parte di un filantropo eccentrico. Piccolo film non del tutto riuscito (l'incubo del giardiniere mal si incastra nell'insieme, alcune gags non vanno a segno), ma piacevole da seguire e talvolta sorprendente per alcune trovate surreali, come la pioggia che inzuppa gli impiegati dentro l'ufficio mentre fuori splende il sole o l'apparecchio in grado di visualizzare i ricordi degli escrementi canini. Carino

Schramm 12/06/13 12:19 - 3490 commenti

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E' un mondo diacronico, anamorfico, che gira al contrario; l'incomunicabilità è il nuovo linguaggio, solo la tele(m)patia può portarci a un salvifico rewind. Accattivante su lettera morta, l'assunto di base non trova una moltaplicabile altezza filmica: coordinato da un umorismo implosivo e autistico come il mondo che racconta, Dupieux scioglie con estrema difficoltà i nodi di uno script costellato di gags più mortificanti di una freddura, che bascula attorno a un'idea anche geniale ma mai realmente articolata. Meglio allora il consapevole vuoto pneumatico di Rubber. Wrong è in primis il film.

Bubobubo 25/07/19 21:55 - 1847 commenti

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È un Dupieux quasi coeniano quello che sceneggia le giornate terribilmente sbagliate (e quindi perfettamente normali) di Dolph-Plotnick, che si sveglia alle 7:60 di ogni mattina e va a lavorare in un ufficio, funestato da un diluvio incessante, da cui è stato licenziato tre mesi prima. Tantissimi spunti (e alcuni personaggi anticipatori del successivo, micidiale Wrong cops, come Duke-Burnham) per una serie eterogenea di gag nevrotiche che, nel complesso, faticano però a scalfire la superficie (non riuscito Chang-Fichtner). 90' un po' faticosi.
MEMORABILE: La palma diventa pino: un momento così demenziale e inaspettato da risultare irresistibile.

Leandrino 24/04/21 17:03 - 511 commenti

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Dolph si sveglia una mattina e il suo amato cane non c'è più. Un estratto dal plot basilare ma piuttosto scomposto, che forse rappresenta l'apice dell'assurdità raggiunto dall'autore francese. Pur mantenendo infatti uno stile originale fatto di demenzialità e nonsense, Dupieux si butta in una spiccata deriva lynchiana da Strade perdute. L'effetto parodia è dietro l'angolo, e l'operazione sembra far perdere coerenza. Nel complesso però un film godibile e piuttosto divertente, con una sottile ma sentita dose di tenerezza.
MEMORABILE: Gran parte delle scene con Victor il giardiniere; Il sopralluogo del detective; La scena onirica; Il licenziamento del detective; Il finale.

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  • Curiosità Zender • 23/02/23 14:09
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Come dice anche il Marcel nel papiro, il pupazzetto che si vede di schiena quando "l'investigatore di cani" esplora la casa del suo cliente, è quello di Flat Eric, storico protagonista del videoclip di "Flat Beat" di Mr. Oizo (che poi altri non era che lo stesso Quentin Dupieux):

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images64/flatericwrong.jpg[/img]