Simpatico d'esordio del giovane youtuber Silvestrini (The Chronicles of David Rea). La storia non ha decisamente troppe pretese, ma ciò che colpisce è la sceneggiatura genuina, senza volgarità né uscite ruffiane, interpretata peraltro da un cast molto valido (l'unico problema la Guerritore: qualcuno le spieghi che siamo in una commedia e non a teatro), specie quello giovane: la Bilello era inaspettatamente brava in Happy family ed è brava anche qui. Pop, frizzante, ciò che il nostro Paese necessita per mettersi a passo coi tempi. Bravo Ivan.
MEMORABILE: "E' stupido che tu te ne vada!"; La fiatella.
Per la leggerezza con la quale affronta l'argomento, per l'eleganza con la quale si eleva dalle commediacce nostrane che affrontano il tema, per la simpatia di tutti gli interpreti, già solo per queste qualità meriterebbe un plauso. Non sembra neppure un film italiano, per come affronta un amore gay senza remore, sesso incluso (nulla di sconvolgente, semplice replica di scene d'amore etero che compaiono in ogni film); manca però il coraggio dello stile o almeno la capacità di saper far fronte ai pochi mezzi con qualche trovata di regia.
Un racconto moderno di coraggio e liberazione: il tormentato coming out casalingo del ragazzo pressato dall’arrivo inaspettato del suo fidanzato segreto. Incredibile: finalmente una commedia italiana, con tutti i crismi dell’immediatezza popolare, che sa affrontare il tema dell’omosessualità in maniera fresca, spigliata, coraggiosa (vera!), senza le banalizzazioni o volgarità a cui siamo abituati, e con attori genuini. Si sorride, si ride e si riflette al di là di stereotipi e pregiudizi: un film arioso che sembra venire d’oltreconfine.
Al di là del tema trattato, se non fosse per le apparizioni di Montanari (sempre più gagliardo mattatore comico), il film sarebbe di un piattume imbarazzante. Intanto è fin troppo evidente che Silvestrini ha le idee troppo confuse per dirigere in maniera almeno mediocre. Senza contare che la sceneggiatura fa viaggiare lo spettatore confondendogli le idee, su 4 spazi temporali diversi: come è, come sarà, come potrebbe essere e come potrebbe essere stato. Cast scarsetto dove finanche Bruschetta sfigura e finale molto semplicistico e ingannatore.
MEMORABILE: Il bacio omo, anche più forte di quello di Brokeback Mountain.
Commedia fresca che affronta l'omosessualità con leggerezza e senza accenno di volgarità. Le stereotipizzazioni sono fortunatamente latitanti e sovente si sorride, sinceramente. Bravo Montanari, valido trasformista, ma tutto il cast è ispirato, con Rivera simpatico. Piacevoli i titoli di coda.
Fresco e giovane, il film non ha particolari pretese ma ha il pregio di affrontare un tema ricco di insidie e di cliché senza mai apparire stucchevole. Un taglio a volte esageratamente da videoclip connota la regia, che però ripiega spesso sull'essenziale e sulla vena comica di Montanari, il migliore del cast. Il protagonista nella parte del gay sull'orlo del grande passo, Josafat Vagni, eccede a volte in titubanze e smarrimenti adolescenziali. Simpatico.
Piacevole sorpresa: un film molto ben recitato e con personaggi credibili e mai sopra le righe. Sorprendente Montanari, trasformista e istrionico. La storia è semplice, ma la bravura di un regista è proprio quella di saper tirar fuori dal poco un prodotto godibile e che lasci piacevolmente davanti allo schermo per tutta la durata.
Simpatica commedia italiana che, salvo la scena dal benzinaio col Libano drag queen, sfugge ai soliti cliché. Bravi gli interpreti che fanno scorrere bene le scene con una recitazione spontanea e belle facce giovani. Dal canto loro Bruschetta e Guerritore reggono bene il ruolo e lasciano alla nonna la verve comica. La storia, piuttosto semplice a esser onesti, è credibile e dà uno spaccato verosimile della nostra Italia. Lascia un sorriso alla fine e questo ci piace. Promosso.
Prima di trasferirsi in Spagna insieme al ragazzo di cui è innamorato, Mattia vorrebbe rivelare ai genitori di essere gay, ma... Simpatica commedia sulla difficoltà di fare coming out all'interno di una famiglia tradizionalista, o almeno percepita come tale, con un cast ben affiatato fra giovani alle prime armi e vecchi marpioni. Il tema è affrontato con ironia e leggerezza, ma senza troppa superficialità ed anche gli stereotipi sono piuttosto contenuti. Da vedere anche le brevi sequenze durante i titoli di coda.
Insidiosissimo per il cinema italico, con facili volgarità e doppi sensi sempre in agguato, il tema del coming out gay viene affrontato in questa commedia di Ivan Silvestrini senza fare ricorso a stereotipi, anche se in verità non totalmente. Il film è riuscito soprattutto nella prima parte mentre nella seconda ha un po' il fiato corto per evidente mancanza di idee. Il cast è tutto in parte, con la sorpresa di Francesco Montanari, attore che si rivela parecchio versatile.
Ivan Silvestrini HA DIRETTO ANCHE...
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Disponibile in DVD dal 23 Gennaio 2013 per Moviemax.
HomevideoZender • 18/12/17 14:27 Capo scrivano - 47802 interventi
Il dvd è fuori catalogo e non facilmente rintracciabile a prezzi decenti, ma in America incredibilmente lo si trova in bluray col titolo Tell no one, in italiano con sottotitoli escludibili: