Sei solo, agente Vincent - Film (1989)

Questo tv-movie manniano è praticamente Heat in versione breve. Ad esso, infatti, si ispirerà in futuro, allungandolo di quasi 90 minuti, il regista americano nel suo bellissimo film action. L’andamento narrativo è più o meno quello (con modifiche dovute anche alla durata), così come certi elementi (il rapporto poliziotto-malvivente) e certe scene sono del tutto identiche (su tutte il confronto al bar). Per il resto lo stile ed il modo di “trattare” storia e personaggi è quello tipico di Mann. Il voto basso non può non scontare il paragone con il suo successore.

Il problema di questo pilota "che è diventato niente" (Jules Winnfield) è la sua parentela con Heat, uno dei film più famosi degli anni 90 (e mio cult personale). Il cast è miserrimo, la trama molto semplificata, i dialoghi poco credibili in bocca a questi attori. Certo, per essere un telefilm (sia pure maggiorato) è di buon livello, ma a ogni scena si affaccia nella mente il paragone con il suo discendente. E la gara è dura. Curiosità per manniani come me.

Bozza via etere di quello che sarà il capolavoro del 1995. Sceneggiatura e dialoghi sono quelli del superlativo remake, tranne che per qualche differenza originaria come l'assenza del personaggio della Portman e un finale nettamente ridotto. Per quanto il prodotto presenti tutti i limiti di una produzione non all'altezza del regista, i personaggi evitano il più possibile di apparire solo colossali macchiette dei giganti che prenderanno i loro ruoli, ma per i devoti di "La sfida" anche una tale imbastitura diventa una minuscola reliquia che anticipa un urban-action incancellabile.