Luminal - Film (2004)

Due ragazze perse in una notte infinita di sballo, tra sesso e droga, in un immutato sbandamento che diventa progressivo cupio dissolvi. La storia è immersa in un rutilare di luci, suoni, colori fluo, con pennellate di fantascienza ed estetizzante gusto nipponico. Ma l’affannarsi a riempire lo schermo con un profluvio di eccentricità visive finisce col rivelare il vuoto che sta dietro (nella vicenda, nei personaggi, nel contesto): sembra sperimentale, è solo glamour con aspirazioni underground. E il risultato è di una noia mortale.

Cercare di portare sul grande schermo le opere letterarie di Isabella Santacroce non era per niente facile e il risultato lo dimostra ampiamente. In un vorticoso turbinio di luci ed effetti stranianti si consumano le vite di due ragazze dedite alla droga e alla prostituzione. La confusione regna sovrana e non permette mai di godersi lo spettacolo offerto dalle grazie delle protagoniste. Nella continua ricerca di effetti "drogati" si perde di vista il contenuto e si finisce per annoiare. Unico a salvarsi è un Denis Lavant alquanto viscido.