Folle oggetto del suo tempo. Il titolo è azzeccato: non c'è un attimo di pausa tra le canzoni e il ritmo folle a cui viaggia la pellicola; ero un po' distratto durante la visione, lo ammetto, ma il film è passato veloce come bere un bicchiere d'acqua. Un film di bassissimo costo come questo, la coppia Morricone-Bacalov alle musiche se la sarebbe solo potuta sognare, poco tempo dopo; i tanti cantanti e le canzoni son ben inserite ed in alcuni casi in ottimo contrasto.
MEMORABILE: Anna Maria Izzo che canta "Piano" e il finale con la Esdra piangente assediata dal cibo.
Amori casti, gelosie tra coppie, egoismi e canzonette. Il film di Enzo Trapani, regista già allora perlopiù televisivo, è di fatto un "musicarello" che strizza decisamente l'occhio al giovanissimo pubblico di allora offrendo tanta musica, twist e qualche tiritera amorosa il più delle volte pretestuosa. Di buono, almeno per gli amanti della melodia italica Anni '60, c'è la folta schiera di cantanti impiegati. La pochezza del soggetto e la poca cura nei dialoghi relega la pellicola in una sorta di guazzabuglio indecifrabile.
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