Oltre ad essere l'ennesimo finto documentario amatoriale con telecamera a mano, è soprattutto un'occasione decisamente persa, anche perchè il budget era buono, visti i computer effetti di un certo livello. Purtroppo però, invece di puntare sulla creatura preistorica sfuggente nella foresta pluviale, la si butta sulla quantità (pterodattili, plesiosauro, bipedi, pipistrellosauri...mah). Il vero colpo di grazia arriva però con la comparsa di un minisauro praticamente domestico (e lì le braccia cadono, seguite da due sferici accessori più in basso). Filmaccio con pochissime idee e tanta banalità.
MEMORABILE: Il Mokele Mbembe (citato davvero dagli indigeni in alcuni ducumentari, che dicono di averlo visto); A volte uno sputo in faccia può salvare la vita...
Il solito docufiction, la solita trovata del filmato recuperato, e una vicenda puerile il cui unico scopo è la messinscena di uno stravisto "mondo perduto" abitato da dinosauri chissà come sopravvissuti a milioni di anni. Tentativo fuori tempo massimo di sfruttare il filone dei rettiloni preistorici, ma senza una briciola di originalità, nè tanto meno di pathos spettacolare, poichè, alla fine, le apparizioni dei bestioni sono di fattura decente ma scontata e convenzionale, e nulla aggiungono a quanto già girato sull'argomento.
Mockumentary in cui una troupe televisiva cerca di far luce su una popolare leggenda: colonie di dinosauri sopravvissuti in alcuni luoghi remoti dell'Africa. Filmetto che è un po' un'occasione mancata; considerato il soggetto, avrebbe potuto essere un Cloverfield in salsa giurassica, si è invece preferito rimanere sul genere avventuroso con una blanda spruzzata di horror. Le creature sono discretamente realizzate, la tensione un po latitante. Non pessimo, ma si poteva (e si doveva) fare di più. Due pallini e mezzo.
MEMORABILE: L'assalto notturno degli pterosauri all'accampamento; Il simpatico cucciolo di Ceratosaurus; Il Mokele Mbembe.
Ennesimo e sfiancate mockumentary: stavolta tocca ai dinosauri seminare il terrore durante una spedizione in una foresta pluviale. Sceneggiatura assurda e qualche dinosauro (saranno alla fine tre o quattro tipi, sempre quelli) che ogni tanto attacca l'uomo, ma la messinscena è talmente ridicola e prevedibile da levare quel poco di tensione che c’è. Quando un ragazzo offre degli “M&M’s” a un dinosauro, poi, si rasenta anche il trash. Pellicola insalvabile sotto tutti i punti di vista, che m'ha stimolato uno spaventoso torpore in sala (vuota).
La nefasta e abusata moda dei mockumentary incontra Jurassic Park. Un gruppo di zoologi si addentra in inesplorati territori africani in cerca di dinosauri che si pensa sia sopravvissuti all'estinzione. Prendete questa risicata trama, aggiungete interminabili riprese di tutti i tipi fatte con ogni possibile aggeggino hi-tech e avrete un nuovo sinonimo per la parola noia. I macchiettistici personaggi sono insopportabili, i momenti horror latitano e l'atmosfera non riesce mai a creare la giusta tensione. Buone un paio di sequenze, dimenticabile il resto.
MEMORABILE: L'attacco al villaggio; Crypto, il dinosauro con la telecamera come collare.
Dinosaurs holocaust, potrebbe intitolarsi questo film nel quale viene ritrovato materiale video appartenente a una spedizione in cerca di criptozoologia scomparsa nella giungla. Non è un granché, ma qualcosa di buono c'è, come alcuni paesaggi incontaminati che ricordano la preistoria e naturalmente i dinosauri (il tutto ripreso mosso dai protagonisti per dare il senso del realismo). Il tema del mondo perduto in versione strega di Blair come vogliono oggi i tempi delle videocamere e dei cellulari.
Già i film con i mostri non sono la mia passione, ma credo che questa produzione abbia suscitato perplessità anche negli amanti del genere. Una trama inesistente, inquadrature innervosenti che dovrebbero simulare le cineprese portate dai protagonisti. Cast mediocre. Per fortuna c'è il mostro "bambino" che ci fa sorridere quando sputa sul protagonista per salvargli la vita.
Pochissimi spunti che possano giustificare la visione di un film fuori tempo massimo a causa del soggetto (dinosauri) e le modalità con cui lo si mette in scena (mockumentary). Il tutto si riduce al solito gruppo di personaggi che, uno dopo l'altro, diventano il luculliano banchetto per gli annoiati dinosauri presenti nell'habitat incontaminato. Latitano tensione e coerenza, ma il trash e gli scivoloni narrativi sono più che abbondanti e decretano già dopo 20-30 minuti le sorti della pellicola. Da evitare con cura.
MEMORABILE: Il microfono tirato in testa agli pterodattili; Il dinosauro che mangia le caramelle; Il plesiosauro che rimane in posa, per poi fuggire dal mosasauro.
Variazione simil-Jurassic Park 3 ma decisamente più improntata verso il ridicolo. A che pro sviluppare un falso documentario (con il consueto montaggio da montagne russe ai limiti della nausea) in una simile maniera? Già l'idea di partenza (un'area del Congo ignota e zeppa di dinosauri evoluti) è impossibile da prendere sul serio; se poi vi si aggiunge una storia mal recitata e dallo sviluppo balzano e approssimativo, ecco che la frittata è completa. Le creature vantano una buona CGI, quindi sale il rammarico per non averle apprezzate in un miglior contesto. Evitabile.
MEMORABILE: In negativo, il dinosaurino addomesticato in due secondi (forse poteva funzionare ne L'era glaciale 3, qui decisamente no).
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