Il palloncino rosso - Corto (1956)

Il palloncino rosso
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 30/09/12 DAL BENEMERITO FABER
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Faber 30/09/12 20:50 - 4 commenti

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Film poetico e lieve, sul sogno e l'utopia descritti attraverso l'amicizia metafisica e metaforica tra un bambino e un palloncino rosso e le loro avventure nella Parigi del dopoguerra. L'incontro fra i due, la giornata fantastica che ne segue, l'epilogo che passa a un soffio dal dramma ma che si risolve invece nella speranza: tutto diventa l'immagine della vita umana, del sogno, della solitudine, della violenza della massa e della necessità di conservare comunque l'ottimismo. Girato quasi come un muto, limpido e stilisticamente impeccabile.

Pigro 17/04/13 09:04 - 9635 commenti

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Un palloncino per amico. Rosso. In una Parigi grigia e umida, tra vicoletti bui e macerie polverose. Una microstoria, anzi un acquerello, l’istantanea di un sentimento lieve e profondo che unisce un bambino e il suo inseparabile e fedele pallone, dove non servono parole. Un corto che ha fatto meritatamente razzia dei premi più importanti, per la grazia poetica del racconto e delle riprese, per un minimalismo attraverso cui passano grandi passioni e sconvolgimenti, per un finale di immensa e favolosa radiosità. Imperdibile.

Galbo 19/04/13 16:00 - 12380 commenti

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Piccolo capolavoro realizzato su una storia di assoluto minimalismo: il rapporto tra un bambino e un palloncino, che attraversano il cupo teatro di una città europea nel difficile dopoguerra. Siamo a Parigi e nei vicoli martoriati dal conflitto bellico si racconta la giornata dei protagonisti che passano attraverso un'ampia varietà di toni e sentimenti molto umani, descritti con uno stile ricco di grazia e delicatezza.

Giufox 13/04/21 15:49 - 324 commenti

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Tra le staccionate, le scuole e dei palazzi martoriati di Ménilmontant a Parigi, un palloncino rosso gonfio di elio si anima di umani sentimenti e segue un bambino. Tra momenti di libertà, riscatto e narcisismo, sfugge ai suoi oppressori e gli insegna a "volare". Piccola perla che fa eco alla guerra, inneggia all'amicizia e dipinge Prévert su celluloide. Con un budget modesto e un'idea fortemente affascinante nella sua semplicità, Lamarisse sa incantare l'infanzia, parlando a dei futuri adulti (Disney e Pixar ringraziano in silenzio). Mediometraggio solo nella durata. Premiato.
MEMORABILE: L'incontro con la bambina e il suo palloncino blu; La gang contro il palloncino; Il finale (liberamente copiato in UP).

Kinodrop 26/09/22 20:05 - 2922 commenti

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In una Parigi ancora ferita dalla guerra, tra boulevard e stradine di quartieri popolari, un bambino libera un palloncino rosso che diventerà il suo inseparabile alter ego. Una delicata storia di amicizia e protezione reciproca, non priva di momenti di difficoltà e di cattiveria gratuita, che il regista disegna con un misto di realismo e di poesia, quasi inseguendo la levità del palloncino nel suo volteggiare. Uno splendido Technicolor che esalta la brillantezza e il contrasto dei colori, specie nel volo solidale nell'emozionante finale. Un vero gioiello da riscoprire.
MEMORABILE: L'incontro tra il palloncino rosso e quello azzurro; L'inseguimento fionde alla mano; La "mongolfiera" nel finale.

Daniela 28/09/22 19:48 - 12626 commenti

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Mentre sta andando a scuola, un bambino fa amicizia con un palloncino rosso che inizia a seguirlo come un cucciolo... Può essere definito "piccolo" perché dura solo 34 minuti, ma questo film è un capolavoro tout court: mentre seguiamo il palloncino danzare con il suo colore vibrante nel grigio dei palazzi di pietra e dei selciati parigini bagnati dalla pioggia, il sorriso per il tenero umorismo alla Tati di certi  passaggi viene sostituito dalla tristezza suscitata da una cattiveria molto umana per sciogliersi infine in un epilogo poetico che scalda il cuore. Un pieno di emozioni.
MEMORABILE: Nascondino nel portone; L'incantro tra il palloncino rosso e quello azzurro; L'attacco degli altri ragazzini; L'immagine finale.

Anthonyvm 14/10/22 00:17 - 5640 commenti

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Dolcissimo e lirico corto che innalza un tributo all'imperturbabilità dell'innocenza a dispetto del grigiore del mondo che la circonda (tema tutt'altro che banale, in considerazione del periodo post-bellico): su deliziosi sfondi insaturi che sembrano usciti dal pennello di un acquerellista da strada, si staglia come una macchia di brillante acrilico il palloncino rosso che accompagna il piccolo Pascal nella magia della quotidianità, fra il piacere di buffi incontri e il freddo rigore degli adulti, fino a un climax conclusivo che sfocia nel dramma. Ma la speranza è l'ultima a morire.
MEMORABILE: Il palloncino che segue Pascal ma non si lascia acchiappare; Il palloncino rosso e il palloncino blu; Il linciaggio dei monellacci; Il "volo" finale.

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  • Curiosità Daniela • 28/09/22 12:27
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    ALBERT LAMORISSE: COSA HA A CHE FARE IL POETICO REGISTA DEL PALLONCINO ROSSO CON I CARRARMATI? 
    Personalità poliedrica, il parigino Albert Lamorisse, oltre che regista, fu fotografo, scrittore, produttore e anche inventore di una tecnica denominata Hélivision, un metodo che consentiva riprese aeree fluide e prive di vibrazioni, in seguito utilizzato per documentari e film, compresi i primi con protagonista James Bond.
    La sua creazione più nota, anche se comunemente non associata al suo nome, esula però dal campo cinematografico: appassionato di giochi da tavolo, alla fine degli anni '60 brevettò un nuovo gioco commercializzato a partire dal 1960 con il nome di  "La conquista del mondo", ribattezzato anni dopo come "Risiko" - alzi la mano chi non ha mai tentato di invadere la Jacuzia oppure la Kamchatka con le proprie armate di carrarmatini...

    Fonte qui