I dimenticati - Corto (1959)

I dimenticati
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Anno: 1959
Genere: corto/mediometraggio (colore)
Cast: (n.d.)

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 20/09/12 DAL BENEMERITO GIùAN
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Giùan 20/09/12 22:48 - 4559 commenti

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La strada per Alessandria del Carretto è tutta in salita... anzi, non esiste, e i trasporti sono affidati a mulattiera e letto delle fiumare. De Seta (all'ultimo documentario del suo quinquennio d'oro) parte dall'ennesima realtà di "sviluppo senza progresso", in fieri però la mdp "conosce" e filma la Festa dell'abete, sagra primaverile capace di animare e "liberare" la piccola comunità calabrese dalle costrizioni della quotidianità. Emergono ancora l'interazione tra sacro e profano, la gioia legata a doppio filo alla fatica e alla natura. Magico realismo.
MEMORABILE: "L'addobbo" dei muli con le provviste; L'abete trascinato in paese; "L'incanto" dei prodotti tipici; Il ragazzo che, in cima all'abete, si lascia pendere.

Pigro 21/04/13 08:25 - 9666 commenti

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Un paese calabrese senza strade per essere raggiunto: è Alessandria del Carretto, che sembra collocato in un paesaggio western tanto affascinante quanto insidioso. De Seta ce lo mostra durante la festa dell’abete, che ritornerà 50 anni dopo nelle Quattro volte di Frammartino, con il villaggio in festa, la banda e la sfida tra i giovani per salire sull’albero della cuccagna. La tensione civile del titolo si stempera però nel filmino para-turistico, e l’impressione finale è del pittoresco. Comunque interessante.

Pinhead80 13/03/16 12:19 - 4760 commenti

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I dimenticati sono gli abitanti di un paese calabrese che si trovano senza strada e in cima a una montagna. 15 chilometri di ciottoli e salite impervie li dividono dalla "civiltà". L'occhio sempre attento di De Seta si sofferma nella prima parte sulle difficoltà di queste persone e nella seconda sulle cose che le rendono felici (la festa dell'abete). Non è solo un'opera di denuncia ma anche l'ennesima occasione per mostrarci la semplicità del mondo contadino. Interessantissimo.
MEMORABILE: Il lungo viaggio a piedi per arrivare in paese; L'albero della cuccagna.

B. Legnani 20/08/17 12:34 - 5532 commenti

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Siamo ad Alessandria del Carretto, al Pollino, quando ancora non esisteva la strada provinciale che l'ha liberata dal suo isolamento, che l'incipit del film ci mostra: ogni cosa, dalle tegole alla birra, arriva in camion al punto X e da lì arriva al paese a dorso di mulo. Questa prima parte è straordinaria. Interessante anche il seguito che riesce quasi sempre ad evitare la caduta nel pittoresco grazie alla genuinità della gioia e dei volti. La processione richiama Per grazia ricevuta.

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