Footloose - Film (2011)

Non poteva mancare il remake di Footloose (che sinceramente non ho mai visto)... La pellicola di Brewer salta le sale italiane e approda direttamente in homevideo. Inizialmente mi pareva un film ambientato nei primi anni 80, poi ho capito di no, anche se sembra davvero di stare in un paese fuori dal mondo, non dei giorni nostri. Buona l'introspezione dei personaggi. Il film descrive bene la realtà che si vede (menzione per il protagonista). Un piccolo disastro l'ultima mezzora "loffia" e la prevedibile resa dei conti finale, che più deludente non si può.

A parlar bene di Footloose 2011 bisogna arrampicarsi sugli specchi; perché se la versione 1984, in pieno periodo reaganiano, qualche appiglio di tipo sociologico poteva consentirlo, oggi nulla giustifica questo progetto di riesumazione di un passato già allora irreale. A restare immutato è lo scompiglio ormonale tipico dei teenager, che non faranno fatica ad identificarsi nella vicenda di Ren e compagni, unica ragion d’essere di un film da dimenticare in fretta. Peccato, perché Brewer è regista di talento.

Un remake di cui è difficile comprendere il senso e riguardante una pellicola già assai mediocre nella versione originale. La vicenda viene pedissequamente ripresa e collocata in un contesto difficilmente accettabile anni fa e che adesso pare alieno. Storiella leggera basata su sceneggiatura pedestre e interpretata da un cast che per i nomi più noti (Quaid ad esempio) deve essere stato coinvolto per motivi esclusivamente "alimentari".

A distanza di 27 anni appare questo remake che nulla aggiunge e nulla toglie all'originale. I passi di danza si sono fatti più dinamici grazie anche ai giovani protagonisti, che appaiono ispirati; meno fondamentale la presenza di Quaid e della MacDowell, che incidono poco.

Piccola cittadina del sud degli Stati Uniti, in seguito a un incidente stradale che ha causato la morte di cinque ragazzi emana ordinanze in cui vieta il ballo agli inferiori di diciassette anni. Kenny Wormald, più acrobata che ballerino, è la star maschile di una innocua commedia da visionare in grande leggerezza, remake che dopo ventisette anni appare ancora meno credibile ma ha comunque un suo perché nel trattare il tema della gioventù che, naturalmente, si ribella a ogni costrizione, specie quando esagerata come in questo caso.

A seguito di un tragico ncidente, in una piccola città di provincia è stato instaurato il coprifuoco per i minori, oltre al divieto dei balli di gruppo e della musica ad alto volume. Tre anni dopo, l'arrivo in paese di un ragazzo di Boston scombina la routine... Remake di un film già poco esaltante, quasi identico a parte l'aggiornamento della ost ai mutati gusti musicali. Alcune sequenze di ballo sono piacevoli, ma il resto risulta troppo convenzionale. Penalizzante l'assenza di carisma di Wormald, ribelle di maniera, e anche Quaid appare svogliato come reverendo bacchettone.