Ratcatcher - Acchiappatopi - Film (1999)

Ratcatcher - Acchiappatopi
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 27/07/12 DAL BENEMERITO MICKES2
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Mickes2 27/07/12 18:45 - 1670 commenti

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Siamo nella squallida periferia di Glasgow invasa dai rifiuti (e dai topi) a causa di uno sciopero. James di 12 anni, un padre buono ma spesso ubriaco, una madre in balia degli eventi, due sorelle. Interessante esordio della Ramsay, a metà tra il documentario e l'affresco poetico. Racconto di formazione immerso nella desolata povertà della grigia e puzzolente periferia scozzese visto attraverso gli occhi di James, ragazzino vispo ma introverso, che porta con sè tutto il peso di una situazione famigliare e sociale con pochissime prospettive.

Saintgifts 19/06/13 10:32 - 4098 commenti

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Parafrasando il titolo del famoso romanzo di J. D. Salinger, potrebbe essere The Ratcatcher in the Rye. È proprio attraverso la finestra della casa in costruzione che James vede il campo di segale illuminato da un sole che sembra non esistere nella sua periferia di Glasgow e finalmente può liberare il suo corpo e la sua mente da tutte le brutture e dai tristi ricordi che ha accumulato in questa sua fase prepuberale. Eppure c'è anche del buono tra i cumuli di sacchi dei rifiuti: l'amore della mamma e delle sorelle, l'amicizia con Margaret Anne.

Cinecologo 21/03/18 19:53 - 51 commenti

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Sullo sfondo socio-politico di una Scozia proletaria (alla Ken Loach), dove uomini e ratti si identificano nel condividere medesimi spazi e infausti destini, Lynne Ramsay costruisce questa buona opera prima in cui protagonista è un giovane adolescente che - similmente al bellissimo Paranoid Park di Van Sant - dovrà affrontare la tragicità della morte con l'assenza di quegli strumenti emotivi che la realtà in cui è calato gli nega. Fotografia e montaggio, magari un po' furbescamente, sanno tuttavia come incantare.
MEMORABILE: Il topolino nello spazio; L'inquadratura dell'abbraccio sul divano tra i due protagonisti; La "gita" fuoriporta alla futura abitazione.

Kinodrop 19/04/18 21:00 - 2956 commenti

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Glasgow, un amaro sguardo sulla vita dell'adolescente James nel degrado di una periferia abbandonata e lurida, tra la durezza della realtà, sensi di colpa e speranze di riscatto. Lynne Ramsay, al suo esordio, racconta senza eccedere nella denuncia sociale, lasciando intravvedere piuttosto l'aspetto psicologico con risvolti non privi di affettività; e in questo senso la storia manca di mordente e in alcuni momenti gira un po' a vuoto. Nonostante l'ambientazione fatiscente, la fotografia riesce comunque a dare una patina ideale e poetica. Cast credibile.
MEMORABILE: Il canale; I bulli e la "ragazza facile"; Topi e pidocchi; L'ultimo fotogramma: un omaggio al Truffaut dei 400 colpi?

Paulaster 19/06/20 09:25 - 4423 commenti

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Ragazzino muore annegato in un canale mentre gioca con un amichetto. Ambiente anni 70 in una Glasgow suburbana e vittima dello sciopero degli spazzini. Neorealismo popolare in cui imperano la vita di strada, la povertà, il bullismo, topi e pidocchi. L’attenzione viene data alla presa di coscienza del protagonista con virate morbide verso la speranza di una crescita migliore. Regia attenta ai particolari e che sottolinea una vena poetica, sebbene si parli di rischio sanitario e violenza urbana.
MEMORABILE: Le immagini di repertorio; Lo sputo nella birra; I sandalini regalati; Il topo appeso al palloncino.

Daniela 28/11/20 12:05 - 12668 commenti

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In un quartiere popolare di Glasgow che lo sciopero dei netturbini ha trasformato in una discarica a cielo aperto, un bambino annega in una pozza d'acqua putrida sotto gli occhi del protagonista, un dodicenne introverso il cui futuro sembra predeterminato dall'ambiente degradato in cui vive, tra povertà, sporcizia, alcolismo, bullismo e promiscuità sessuale. Ma in un quadro tanto cupo, resta aperto qualche spiraglio verso una vita migliore: se un topolino bianco può atterrare sulla luna, anche James potrà forse un giorno sorridere in mezzo ad un campo di spighe illuminato dal sole. 
MEMORABILE: Tutta la sequenza iniziale; Il volo del palloncino; La famiglia in cammino nel campo. 

Bubobubo 15/12/21 18:03 - 1847 commenti

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Negli slum di una Glasgow che, all'inizio degli anni '70, soffoca tra pile di spazzatura non raccolta e smisurate ambizioni di una nuova gentrificazione, si consumano le giornate di James (Eadie), sensibile preadolescente in balia di un padre alcolista (Flanagan) e consumato dai sensi di colpa per aver lasciato annegare il coetaneo Ryan (McTaggart). Plumbeo come le sue ambientazioni, a tratti crudo e sgradevolmente realista nella rappresentazione dell'umanità degradata e animalesca dei sobborghi, possiede tuttavia una sua forza catartica, sublimata in un finale di sospeso onirismo.
MEMORABILE: L'annegamento di Ryan; Molestie a Margaret Anne (Mullen); James e Margaret Anne in vasca assieme; Il finale.

Thedude94 28/03/22 23:27 - 1097 commenti

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Crudezza, sporcizia e degrado sociale ci sono tutte in questo film di crescita e formazione di un giovane ragazzo di Glasgow, cresciuto in mezzo ai bulli e con una famiglia abbastanza complicata. La Ramsay decide di puntare tutto sull'iper-realismo e su di una fotografia molto fredda e si concentra sul concetto di sporco e sulla presenza di ratti e topi che avranno la loro importanza nelle vite dei cittadini scozzesi di quel tempo e di quel luogo. Da non sottovalutare anche l'aspetto dolce della pellicola, che tratta con delicatezza temi quali l'amore e l'amicizia tra ragazzini.

Capannelle 17/01/24 00:04 - 4412 commenti

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Un sobborgo di Glasgow già problematico e abbandonato di suo si trova a dover fronteggiare un'epidemia scatenata dallo sciopero dei netturbini. In queste condizioni basta seguire la vita dei ragazzini di quartiere per materializzare una denuncia sociale che non ha bisogno di altro o di ricorrere alla cronaca spicciola. Ambientazione riuscita e giovani attori validi ma questo non risparmia una dose eccessiva di trascinamento e un che di programmatico.

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