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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Esiste una serie di film usciti direttamente in videocassetta e saltuariamente trasmessi da qualche tv privata. Questi, solo “presentati” da Fulci ma diretti in realtà da registi meno noti (salvo SODOMA’S GHOSTS e QUANDO ALICE RUPPE LO SPECCHIO, interamente girati da Fulci) sono horror di basse pretese il cui unico motivo di interesse è la presenza di qualche discreta scena splatter. E allora Fulci cosa fa? Contando sul fatto che in ben pochi siano riusciti a rintracciarli, ne recupera le scene sanguinarie e le inserisce in una storia...Leggi tutto pretestuosa che serve come esile filo che le unisca col risultato di creare una sorta di “best of” (dall’apparenza di un trailer). La curiosità di NIGHTMARE CONCERT (questo uno dei titoli per l’esportazione) riguarda il protagonista e cioè Lucio Fulci in persona, nella parte di se stesso. Il regista, nel film, è vittima di continue allucinazioni dovute, forse, alla natura morbosa e deviante dei suoi horror. E cosa vede nelle allucinazioni? Per l'appunto le sopracitate sequenze sanguinarie, montate in un crescendo di sangue e violenza senza limiti: donne sciolte nel forno e bastonate a morte, bambini sgozzati, decapitazioni varie, mannaiate, uncinate e via inventando. La storia, che ci mostra un Fulci sempre più preoccupato, ci presenta anche lo psichiatra che aveva in cura Fulci, suggestionato delle cassette donategli dal regista per spiegare l'origine delle sue perversioni. Trama anomala, come si vede, ma rovinata da una conduzione stanca, svogliata. Fulci sembra vagare sul set senza una meta...

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Giapo 2/04/07 10:50 - 242 commenti

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Fulci ci presenta una serie impressionante di sequenze rivoltanti, in gran parte recuperate dai suoi stessi film. Nonostante gli effetti siano spesso approssimativi l’intensità è tale da garantire un certo senso di disgusto. Non c’è molto altro da apprezzare se non una notevole ironia di fondo e la curiosità di vedere Fulci identificato nella vittima del terrore di cui è artefice. Imperdibile per i conoscitori e gli amanti della filmografia del regista, per gli altri risulterà un’insensata mattanza.

Lercio 4/04/07 11:04 - 232 commenti

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Il film esteticamente lascia a desiderare, il recupero di sequenze da altri film dà fastidio a chi quei film li ha visti e rivisti, ma l'idea di introspezione effettuata da Fulci è tutt'altro che banale e come attore il regista non sfigura affatto. Con una confezione migliore sarebbe stata un'opera da non sottovalutare.

Deepred89 6/04/07 13:13 - 3701 commenti

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Un'operazione caotica e farneticante, potenzialmente destabilizzante se affrontata impreparati. Un delirio di omicidi e mutilazioni (molto artigianali e quasi interamente riciclati dai “Lucio Fulci presenta”) imbastito attorno ad una striminzita tramina quasi truffautiana, i cui momenti più (apparentemente) biografici e metacinematografici rappresentano gli unici spiragli di luce in mezzo alla palude Stigia di (brutte) frattaglie. Solo per fan, sperando ci donino un giorno qualche info su David L. Thompson, il misterioso psichiatra killer stracult.
MEMORABILE: Fulci in pigiama si risveglia al suono delle motoseghe; gli sguardi di Thompson.

Homesick 14/04/07 18:40 - 5737 commenti

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Delirante, autoironico, metacinematografico: Fulci riflette sui suoi film e sugli incubi che mette in scena. Nonostante il budget inesistente, l'ambientazione casereccia e l'ampio riciclaggio di sequenze presenti in altri suoi film (peraltro i peggiori), l'idea è comunque molto valida e meritevole di una visione, almeno da parte dei fans del regista.

Undying 16/04/07 22:42 - 3807 commenti

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E' un Fulci giocherellone quello che compone questa opera "metacinematografica" (come poi farà Craven con Nightmare - Nuovo incubo) con le sequenze splatter delle pellicole del ciclo Lucio Fulci Presenta. All'epoca inedite nel nostro paese (passarono solo in televisione in concomitanza con la realizzazione di Un Gatto nel Cervello) costituirono per il regista un motivo di sfogo (e rivalsa verso il bigottismo radio-televisivo). Il film celebra anche il sodalizio con Antonio Tentori, che qui contribuisce a una sceneggiatura di un certo interesse...

Cotola 7/04/08 00:52 - 8998 commenti

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Film fulciano di difficile decifrazione in cui l’esilissima trama è solo una scusa per mostrare spezzoni granguignoleschi di pellicole brutte e misconosciute dirette da altri registi, fatta eccezione per gli inediti (almeno a quel tempo) Quando Alice ruppe lo specchio e Il fantasma di Sodoma, che sono invece del regista romano. Per il resto poco altro se non qualche azzeccato inserto comico. In ogni caso si tratta di un lavoro “alimentare” che Fulci avrebbe fatto meglio a non girare.

Ciavazzaro 8/04/08 14:39 - 4768 commenti

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Fulci dal nulla dirige un ottimo film del terrore, con lui stesso protagonista. E che dire: il buon Fulci sa anche recitare come si deve! Il resto del cast fa abbastanza pena e gli effettacci sono rubati da altre produzioni minori, ma la bravura di Fulci non accenna a diminuire, tornando quasi agli albori. Disprezzato da molti, è invece uno degli ultimi interessanti film del maestro. Buone le musiche.

Ghostship 3/05/08 13:13 - 394 commenti

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Per i Fulci-maniaci un must assoluto. Idea di base assimilabile a ben altre perle metacinamatografiche (vedi Effetto notte), tecnicamente forse il più rozzo film di tutta la lunga filmografia del regista romano, ma nonostante tutte le consuete pecche un saggio d'amore verso il cinema ed un regalo ai fan.

Herrkinski 15/05/08 15:01 - 8052 commenti

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Ovvero Effetto Notte secondo Fulci. Delirante film in cui Fulci mette in scena se stesso come protagonista assoluto, cavandosela anche bene. Le numerose sequenze gore prelevate dai film della serie "Lucio Fulci presenta" funzionano bene nel contesto, anche se possono annoiare chi ha già visto la suddetta serie. Da notare la breve e divertente apparizione del Robert Egon di Sodoma's Ghost. Godibile e bizzarro, ma solo per fan sfegatati di Fulci.

Rickblaine 25/10/08 16:12 - 635 commenti

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I suoni distorti che spesso sentiamo nella testa non sono altro che morsi che il nostro cervello subisce da un gatto. Superare il limite d'identità. Fatti reali mischiati con quelli irreali. Qual è la realtà? Il maestro non se ne esce con un capolavoro, ma comunque con un'opera che lo lascia a testa alta. Bello il contrasto iniziale con il menu di carne umana accompagnato con musica classica. Autobiografico e ironico. Unica pecca: troppo erotico, ma è nel suo dna. Molte le scene interessanti.
MEMORABILE: La scena finale.

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Enzus79 25/10/08 16:36 - 2864 commenti

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Il classico esempio di come si possa fare un pessimo horror in Italia. Sceneggiatura zero e scene splatter, tette e culi a volontà. Ci voleva un film del genere? Secondo me no. Infine (ma mi riferisco solo a "Un gatto nel cervello"), Fulci mi ha fatto più ridere con questo che coi suoi film con Franco e Ciccio...

Hackett 27/10/08 21:31 - 1865 commenti

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Deprimente accozzaglia di spezzoni di film di Fulci stesso, storia assemblata in fretta e furia senza un filo logico evidente e che porta alla noia dello spettatore dopo pochi minuti. Il buon Lucio fece alcuni film davvero memorabili, ma anche altri scadenti che lasciavano spazio solo allo splatter più dissennato e a tratti involontariamente ridicolo. Questo film appare un'antologia del peggio del regista.

Brainiac 23/01/09 18:22 - 1083 commenti

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Questo film è un miracolo del "mestiere" fulciano e già per questo meriterebbe un applauso. Certo che non deve essere stato facile cucire una sceneggiatura che mettesse insieme dei pezzi così disomogenei tra loro. Però, prendendo il film in sè per sè rimane ben poco, se non il divertimento per alcuni truci effettacci (il corpo squagliato) e per l'idea di un metacinema horror. La visione, fra tanti scarti logici, risulta pesante, farraginosa. Non lo consiglio a nessuno (anche perché ad occhio e croce gli appassionati l'hanno già visto).

Myvincent 16/11/11 23:02 - 3722 commenti

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Lucio Fulci alle prese con i suoi stessi incubi (che riportano ad alcune delle scene più splatter delle sue ultime produzioni) "risvegliati" dalle azioni quotidiane più innocenti. Realtà e macabra fantasia si confondono nella sua mente vacillante, così come finzione cinematografica e non, mentre una trama bislacca prende forma e si dipana liberamente. Il solito Fulci "artigiano dell'orrore" manipola la materia truculenta con disinvolta ironia, slegato da logiche commerciali: puro sfogo della sua immaginazione.

Funesto 29/12/09 14:38 - 525 commenti

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Un insensato collage delle scene splatter dei film del ciclo "Fulci presenta" appiccicate l'un l'altra tramite una storiella di fondo un po' scarna ma che mira a riflessioni profonde (tirando in ballo Nietzsche). Ed è il delirio. Nonostante Fulci, nel ruolo di se stesso, si dimostri un buon attore, il film prende la piega del ridicolo in più occasioni (gli SFX splatter sono scarsi, lo psicologo nelle vesti del killer di Massacre fa ridere) e il soggetto è vuoto, inconcludente. Non è il peggior Fulci in circolazione, ma nemmeno un buon film. **.
MEMORABILE: Il delitto sotto la doccia (presa da Non avere paura della zia Marta) e le belle musiche (parte delle quali sono prese da E tu vivrai nel terrore!).

Metuant 8/02/10 13:48 - 456 commenti

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L'idea dell'autocitazione spinta al limite estremo (il regista prgioniero dei suoi film) non era male, ma purtroppo lo sviluppo è fin troppo frammentario e gratuito, inserendo scene su scene di disgusto e orrore fini a sè stesse. Perfino la storia dell'analista folle sembra fin troppo artefatta e spesso non si capisce bene dove finisce il riciclo e dove comincia il film vero e proprio. Omicidi 'esagerati' e un killer poco credibile completano il quadro.
MEMORABILE: Le visioni di Fulci sulla famiglia sterminata.

Ale56 25/01/10 19:57 - 225 commenti

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Ottimo film del mai troppo compianto Fulci. Il "Fulcione Nostro" raccoglie le migliori scene splatter della serie (ne diresse lui stesso due capitoli) appioppatagli da Nannerini & Lucidi e ne compone un collage raccapricciante. Sullo sfondo di una sceneggiatura originale, Lucio ha allucinazioni gore di ogni genere: decapitazioni, infornamenti, lingue tagliate, menomazioni e altre amenità simili. Condimento finale: musiche prese un po' ovunque, tra cui riconosciamo il tema dell'immortale Aldilà. Molto nostalgico. Craven ne tenne conto per Nightmare 7.
MEMORABILE: Il finale, le decapitazioni del bambino e della "donna della cassapanca" prese da Non Aver paura della Zia Marta.

Ischan 7/02/10 14:41 - 18 commenti

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Quasi comico questo esperimento schizofrenico di Luci Fulci. Un horror destabilizzante, con il regista che interpreta se stesso in un delirio di allucinazioni che lo fanno credere autore di efferati delitti. Devo ammettere che se non fosse di Fulci, il mio giudizio sarebbe più obiettivo, in quanto non si arriva alla sufficienza manco di striscio: ripeto, se esiste un filone trash/horror anni '80, "Il Gatto nel cervello" ne è sicuramente il capofila. Solo per appassionati e amanti del maestro.

Sabryna 7/03/10 17:26 - 225 commenti

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La summa di tutto lo splatter più splatter. A partire dalla prima sanguinolenta sequenza il film si snoda in una serie di raccapriccianti visioni come solo Fulci sa fare. Gore a parte, non resta nulla di questa pellicola, che sembra quasi una sorta di autoironico ritratto del regista e di ciò che l'ha reso più celebre. Buono lo spunto di recitare un se stesso colpito dalla materia che egli stesso crea; superficiale e trash la resa effettiva. Buono da vedere per i cultori di Fulci e del filone splatter/trash.

Il koreano 6/03/10 12:09 - 44 commenti

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In vena di surrealismi, Fulci interpreta se stesso in un prodotto televisivo che gioca, con un canovaccio di scene gore, sulla reputazione di un regista horror ossessionato dal suo mestiere. Purtroppo, il periodo storico appiattisce regia e interpretazione, portando il livello dell'opera al di sotto delle aspettative. Seppur abile, Fulci porta all'esasperazione ogni dettaglio, cercando invano di "marchiare" la retina dello spettatore con effettacci e nudi femminili, com'era di moda all'epoca.

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Manowar79 28/03/10 15:18 - 309 commenti

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Un'opera unica nel suo genere: Fulci racconta Fulci, il lato oscuro della sua (in)coscienza, le sue debolezze e le sue frustrazioni, con un film autocritico e violento, eccessivo da ogni punto di vista. Assolutamente antifreudiana la componente psicanalitica. "Un gatto nel cervello" è il titolo che segnerà per Fulci l'inizio della fase più decadente e terribilmente avvolta nel pessimismo... ma sempre con un'idea in più (e qualche compromesso in meno!) rispetto ad Argento. Da vedere rigorosamente in versione uncut.

Gestarsh99 14/08/10 11:18 - 1395 commenti

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Qui Fulci, memore della lezione di Fellini (!), cerca di comporre il proprio Otto e mezzo e lo fa utilizzando esclusivamente spezzoni di suoi film recenti (alcuni nemmeno girati da lui ma solo supervisionati per la serie Lucio Fulci Presenta). La pellicola è null'altro che un girovagare del nostro (anche protagonista) tra situazioni assurde ed ultragore, in un allucinato ed onirico viaggio/collage nelle pieghe di trame totalmente slegate l'una dall'altra. Un'opera fortemente artigianale, anarchica, anti-commerciale, poco riuscita ma apprezzabile.

Pinhead80 30/03/11 16:14 - 4715 commenti

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Non c'è niente da fare: Fulci o lo ami o lo detesti. Il sottoscritto lo ama e adora quest'opera che però, ad essere obiettivi, non è che sia un granché. Film slegato e sconclusionato che pesca a piene mani da altri girati e che ci viene proposto come un pout pourri ultra gore. Nonostante tutto grazie Lucio...

Giùan 13/06/11 17:02 - 4528 commenti

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Più che un ponderato esperimento metacinematografico (si farebbe torto a Fulci e alla sua intelligenza pensarlo) è un curioso e raffazzonato divertissement che serve al Maestro per cucire assieme inediti (allora) brani horrorifici. Dalla sua ha il grande merito di prendere in giro se stesso e alcune narcisistiche agiografie sui Creatori di incubi. In tal senso ammicca allo spettatore segnalandogli tuttavia al contempo di non volare troppo alto. Ovvero come mantenere un'etica anche quando si gira robetta (e lui ne sapeva qualcosa).

Buiomega71 14/06/11 19:08 - 2899 commenti

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Godibilissimo trailerone grondante sangue a più non posso. Fulci si autopsicanalizza, ci mette dentro spezzoni di film della serie "Lucio Fulci presenta", (compresi i suoi Sodoma's ghosts e Quando alice ruppe lo specchio) e si crede il Truffaut di Effetto notte! Simpatico e sghangherato, feroce e malato, demenziale e folle, Fulci racconta Fulci in prima persona, disgustato da quello che mette su pellicola, preda di uno psichiatra (ridicolissimo) più sciroccato di lui! Il divertimento è assicurato, solo per chi adora il Lucione nazionale. Cult!
MEMORABILE: Fulci che chiama il bambino: "Franchino, Franchino..."; le espressioni facciali di Lucione (e dello psichiatra); Fulci sedotto; Fulci in barca a vela.

Kekkomereq 26/09/11 23:07 - 358 commenti

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Cosa fare di tutta quella serie di spazzatura girata malissimo, con recitazione povera e scenari caserecci conosciuta con il titolo di Lucio Fulci Presenta? Semplice, rimontare il tutto a mo' di sogno per creare il film più noioso della carriera di Lucio Fulci. Pessima la sceneggiatura, così come la recitazione dello stesso Fulci; in più scegliere di includere tutto il materiale splatter girato male da altri registi è stata proprio una scelta stupida.
MEMORABILE: Fulci che uccide una prostituta (preso dall'orrendo Massacre) e non si capisce se sia sera o mattina.

Furetto60 4/03/13 10:20 - 1192 commenti

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Fulci interpreta se stesso con tanta autoironia e cogliendo l’occasione di togliersi, come si suol dire, un paio di sassolini dalle scarpe (le accuse agli effetti nefasti dei film horror). La trama è esile, ma non è importante; piuttosto conta l’atmosfera, con connotati da sogno, a volte deliranti, come nel costume del regista. Evidenti i riferimenti ad altre pellicole della serie Lucio Fulci presenta, come noto. L’interpretazione dello psicologo assassino lascia perplessi: la recitazione è così orribile da chiedersi se sia voluta o meno.
MEMORABILE: Io faccio film horror, se facessi film d’amore non andrebbe a vederli nessuno.

Jena 14/04/15 18:42 - 1547 commenti

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Una bella idea mal sviluppata. Geniale infatti la trovata di fare un film con Lucio Fulci stesso come protagonista ossessionato fino alla follia dai suoi horror. Però allora occoreva girare un vero film con qualche inserto delle sue altre opere. Invece prevale la "furbata" di fare uno spezzattino di scene di altri film con qualche raccordo girato ex novo ma inserito spesso malissimo tra una scena gore e l'altra. Però una certa simpatia il film la trasmette, se non altro per Fulci che si diverte a passare per un maniaco della violenza.

Taxius 4/06/15 20:34 - 1656 commenti

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Un gatto nel cervello è sicuramente l'ultimo film degno di nota di Fulci. Opera molto autobiografica in cui il protagonista (lo stesso Fulci) rivive tutti gli incubi dei film appartenenti al ciclo "Lucio Fulci presenta". Nonostante sia stato girato con pochissimi soldi il progetto funziona e, soprattutto, riesce a far affiorare la nostalgia per un genere di film che in Italia non vedremo mai più. L'unico difetto, oltre alla scarso livello recitativo (ma ci si passa sopra) è il fatto che i film non siano certo tra i migliori del regista...

Lythops 1/12/15 08:24 - 1019 commenti

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Triste film in cui la tecnica fulciana è ancora presente, ma realizzato in modo per nulla convincente e per questo, a tratti, quasi comico a cominciare dai versi del gatto che si mangia il cervello durante i (brutti) titoli di testa. Dialoghi e attori sono di una banalità sconcertante e non basta la graziosa normalità dei nudi femminili proposti a impegnare l'attenzione dello spettatore. Citazioni ridicole, forse anche volute come tali visto che il film è fondamentalmente un delirio messo in scena. Buon soggetto, peccato.

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Markus 21/12/15 12:33 - 3680 commenti

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Fulci regista del film e se stesso come attore in questa sorta di autoironico horror che, sulla carta, poteva anche essere il suo congedo; invece, al di là che questo non accadde, la messinscena è tradita da uno sminuente low budget (a partire dalle scene splatter riciclate da altri film) e dalla pessima fotografia, che relegano la pellicola a sottoprodotto di serie B. La scelta del regista di essere protagonista, inutile girarci intorno, si rivela sbagliata e controproducente (un alter ego avrebbe giovato).

Anthonyvm 25/03/18 23:13 - 5615 commenti

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Se esiste un buon "brutto" film costituito in gran parte da spezzoni di altri filmacci, è proprio questo: sorta di testamento metacinematografico dell'intramontabile Fulci, che è uno spasso nei panni di se stesso come protagonista. La trama è esile ma non mancano certo le buone idee (a partire dalla riflessione orrore/realtà) e anche le sequenze di sangue, sebbene siano estrapolate dai famigerati prodotti di Nannerini e Lucidi, sono abbondanti e incastrate nel plot con un certo criterio (eccetto qualche trashata inevitabile). Chicca per fan!
MEMORABILE: Il finale, prevedibile ma adorabile.

Rebis 9/09/16 12:45 - 2331 commenti

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Splatterone fulcianico che restituisce i sintomi psicotici di una mente invasa da allucinazioni horror assemblando il meglio del peggio (Alice, Marta, Sodoma's , Bloody Psycho): il risultato è saturo, pantagruelico, a tratti insostenibile (lo stesso Fulci, discreto attore nei panni di se stesso, finisce col perdere i sensi) ma stemperato da tocchi di sorniona ironia e geniali intuizioni di metacinema. Morale: se la psicanalisi è un tunnel paranoide, il cinema ne è una valida catarsi. Clamorosa presa per i fondelli? Forse, ma se ne esce talmente sazi e frastornati che ogni obbiezione è irrilevante.

Maik271 9/11/16 17:19 - 436 commenti

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Lucio Fulci protagonista del film nei panni di... se stesso. Originale l'idea del regista dell'orrore che si ritrova vittima delle sue stesse creazioni orrorifiche. Bassissimo budget come al solito, non ci vuole molto per capirlo, ma il gusto del macabro e dello scherno è sempre presente. Certo si fa grande uso di spezzoni di film appartenenti alla serie "Lucio Fulci presenta" mischiati al nuovo girato, ma il risultato è abbastanza godibile. Bello il finale.

Ronax 27/07/18 01:36 - 1244 commenti

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Un regista horror, qui Fulci in persona, ossessionato dagli incubi generati dai suoi stessi film, cade preda di uno psichiatra pazzo che se ne serve per compiere feroci delitti. Baracconata metacinematografica autocelebrativa che ha il solo e unico merito di non prendersi sul serio neanche per un istante, il film si riduce a una sequela quasi ininterrotta di squartamenti e di teste mozzate presi da altri film e intercalati a siparietti in cui Fulci interpreta se stesso in stato confusionale. Presumibilmente lo stesso stato in cui lo ha girato.
MEMORABILE: L'auto di Fulci che ha due targhe diverse nella stessa scena.

Alexpi94 23/08/18 01:29 - 186 commenti

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Trashissimo horror con Fulci (addirittura) protagonista (oltre che regista) di deliranti incubi e confusioni mentali durante le riprese dei vari capitoli della sua famigerata (e scultissima) saga "Lucio Fulci presenta". Solita mediocrità, ma stavolta c'è tutto il meglio del peggio dei precedenti film al prezzo di uno (svariati spezzoni cult rubati agi altri capitoli, in grado di rendere ancor più misero il prodotto). Nonostante tutto risulta però più guardabile di molti altri del filone (dopo Alice, ovviamente) e Fulci attore suscita interesse.

Bubobubo 22/11/18 23:28 - 1847 commenti

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Come tutto l'ultimo periodo fulciano, è un film invedibile, una sciattissima carrellata di sequenze slegate fra loro e costellate di cruenti (ma graficamente orrendi) omicidi riciclati da altre coeve pellicole di (sub-)genere. Evidente la necessità di far cassetta con il minimo dispendio possibile. Ad attirare, e in un certo senso a nobilitarlo, è il patto metacinematografico che il regista suggella con sé stesso e con il proprio spettatore: ora ti faccio vedere come funziona il giochino. Io accetto volentieri, Lucio!

Gabigol 31/12/18 19:49 - 569 commenti

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Un regista di solido mestiere come Fulci conosce bene i sacrifici dietro la costruzione di un film: "Un gatto nel cervello" carpisce materiale da pellicole precedenti da lui dirette - L'aldilà, La città dei morti viventi, orge naziste riprese da Robert Egon, lo specchio di Alice - nonché tasselli della collana "Lucio Fulci presenta" come il massacro di Bianchi (suoi i migliori spezzoni trash), reminescenze direttamente dalla zia Marta con ecatombe famigliare e miscellanea varia. Esperimento simpatico, ma Fulci non è al suo meglio nelle parti di raccordo.
MEMORABILE: "Io faccio film horror, se facessi film d’amore non andrebbe a vederli nessuno"; La scena della soprano schiaffeggiata; Lo psichiatra.

Ira72 7/09/20 11:51 - 1305 commenti

I gusti di Ira72

Un calderone bizzarro in cui Fulci (qui regista e attore) deve essersi divertito non poco nel mettere in scena alcune delle scene più trash e di sangue grondanti che abbia mai partorito la sua fervida fantasia. Il risultato è discutibile, sia per la goffa realizzazione (evidentemente le risorse economiche erano molto limitate) che per la sceneggiatura impacciata. Però. Fulci è Fulci e, nonostante la premessa, la pellicola rischia quasi di diventare un cult grazie proprio a questa accozzaglia di splatter con teste mozzate a volontà ed erotismo dozzinale spiccio, ma con un suo perché.

Febriz 31/01/21 14:28 - 23 commenti

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Capolavoro di meta-cinema, in cui il film lavora nel film del film. Nonostante la resa grezza (per questioni di budget), la storia del regista di film horror (Fulci che recita Fulci) che perde il senno è davvero come l'uovo di Colombo. Dentro questa scelta c'è la spiegazione di un cinema che stava per fallire, di produttori senza soldi e di registi ormai al confine che tentano operazioni di riciclaggio. Vedere Fulci poi vestito con abiti da boscaiolo aggirarsi per Cinecittà è davvero il massimo. Un lavoro "alla Truffaut" senza volerlo.
MEMORABILE: Una ragazza in sedia a rotelle saluta Fulci e lui se la immagina zombi paraplegica.

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Carlitos 9/03/21 10:12 - 43 commenti

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La storia è questa: Fulci deve firmare una serie di "porcherie" destinate alle tv regionali, che rimangono per vari problemi inedite e allora i due produttori impongono al nostro di imbastire il suo ultimo lavoro con spezzoni tratti dalle stesse, ad ora inedite. E il risultato è questo: un regista di horror soffre di allucinazioni dei suoi film. Un prodotto risparmiabile, piuttosto noioso e ripetitivo. Un’operazione commerciale di dubbio gusto consigliata solo agli amanti del regista di Trastevere. Per generosità, si segnala l’ottimo livello di gore di alcune scene.
MEMORABILE: Le allucinazione “alla moviola”.

Caveman 10/01/23 17:43 - 523 commenti

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Pastrocchio di Fulci, poverissimo nella realizzazione e non così fantasioso nell'idea. Spezzoni di altri film riciclati qua e là; il villain pare in questo caso davvero rigido, poco indicato. Fulci ha provato a sperimentare dimostrando tuttavia come questo tipo di film non sia il suo terreno; più che giustificato per via della malattia, certo, ci mancherebbe, e rispetto per il passato. Ma Craven è un'altra cosa.
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Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

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  • Discussione Vawe • 4/05/10 19:18
    Galoppino - 94 interventi
    Undying ebbe a dire:


    Ha utilizzato le scene "migliori" (diciamo così) del ciclo televisivo..

    Se uno vuole approcciare il miglior Fulci (attivo nell'horror e nel giallo) io consiglio questa scaletta:

    Non si sevizia un paperino
    Una lucertola con la pelle di donna
    Sette note in nero
    e, a scelta, uno tra L'aldilà, Zombi 2, Quella villa accanto al cimitero, Paura nella città dei morti-viventi e Lo squartatore di New York.

    Tutto il resto è, al confronto, superfluo ;)


    "Sette note in nero", è un thriller bellissimo, dotato di grande eleganza.
    Si discosta da tutti gli altri film di Fulci.
  • Discussione Zender • 4/05/10 19:45
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Non so se se ne discosta troppo, ma di certo in effetti è un gran bel film, Vawe. Peccato solo che una volta visto poi ti ricordi del colpo di scena e la seconda visione ci perde.
    Son d'accordo con Undying nella lista, anche se toglierei lo squartatore dal gruppone per dargli dignità a se stante.
    in più, per conoscere un po' tutto il Fulci across the generi, io ci metterei Tempo di massacro e Il lungo il corto il gatto...
  • Discussione Undying • 4/05/10 20:28
    Risorse umane - 7574 interventi
    Sette note in nero è stupendo.

    Validi anche i film d'altro genere consigliati da Zender, ai quali - però - bisogna aggiungere anche La pretora...
    Ultima modifica: 4/05/10 20:28 da Undying
  • Discussione Ciavazzaro • 4/05/10 20:30
    Scrivano - 5591 interventi
    Parlando espressamente dei gialli io faccio questa lista:
    Una lucertola con la pelle di donna
    Sette Note in nero
    Non si sevizia un paperino
  • Discussione Gestarsh99 • 3/12/10 02:05
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Il "delizioso" TRAILER ANGLOFONO
  • Curiosità Mauro • 11/09/13 21:18
    Disoccupato - 11907 interventi
    Alcuni dei nomi citati nei titoli di testa e coda sono stati curiosamente "storpiati"

    John Fitzsimmons: Giovanni Simonelli (sceneggiatore con Fulci del film)
    Melissa Lang: Malisa Longo
    Ria Desimon: Ria De Simone
    Lubka Lensi: Lubka Lenzi
  • Homevideo Xtron • 17/11/14 17:58
    Servizio caffè - 2147 interventi
    Io ho la vecchia edizione uscita in edicola con la collana "I maestri della paura".

    Durata 1h29m03s
    Formato video Fullscreen
    Nessun extra

    Un'immagine dal dvd (si trova al min. 46:12)

    Ultima modifica: 17/11/14 18:43 da Zender
  • Homevideo Tersilli • 16/12/15 18:18
    Galoppino - 123 interventi
    Esce in dvd per Dynit/Minerva dal 17 febbraio 2016.

    http://www.kultvideo.com/DVD.aspx/24663-DVD-Un-gatto-nel-cervello-17-02-?__lang=it-IT
  • Discussione Ruber • 4/08/16 14:39
    Formatore stagisti - 9241 interventi
    Ultimo film per la brava, bella e divertente Ria De Simone (la sua scenetta con Banfi in "La liceale nella classe dei ripetenti" e da applausi) che morirà giovane nel '95.
  • Homevideo Zender • 10/10/18 14:08
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Il bluray 88films del film ha una qualità parecchio modesta a livello di definizione ma al momento non pare proprio potersi trovare di meglio. C'è la traccia audio italiana e i sottotitoli sono eliminabili, fortunatamente.

    https://www.amazon.it/Cat-Brain-Edizione-Regno-Unito/dp/B073MDN998/ref=sr_1_3?ie=UTF8&qid=1539173270&sr=8-3&keywords=gatto+nel+cervello