The confession - Serie TV (2011)

Bisogna arrivare alla fine dell'ottavo episodio (di dieci!) per dare (finalmente) un senso a quello che guardiamo e in un certo senso per godersi gli ultimi due, nonostante nemmeno la conclusione sfiori l'originalità. Prodotto ambiguo, realizzato benissimo, tecnicamente, ma così privo di spunti originali e interessanti da non trovare nemmeno un motivo al fatto che siano dieci episodi da 6 minuti. Troppo colloquiale e statico, decisamente sopravvalutato.

Una web series ben costruita, tenuta in piedi nella prima parte da un bellissimo duetto d'attori fra Sutherland e Hurt e nella seconda da un colpo di scene abbastanza prevedibile ma giocato molto bene. I dialoghi sono interessanti e incalzanti; certo la confezione è un po' misera, ma la cosa è dovuta alla destinazione finale del prodotto. Buono.

Sulla scia di In Bruges (ma il tono qui è più serioso) un discreto noir filosofico, con un bel duetto di attori (ma compare anche Michael Badalucco). Si dicono cose vere (a volte dietro le apparenze c'è del marcio), c'è atmosfera e molto impianto teatrale; per fortuna l'ho visto tutto assieme, non in episodi, altrimenti avrebbe perso molto. Nulla fa gridare al miracolo (vale per lo più per gli attori), ma l'opera è comunque riuscita. Discreto colpo di scena finale.