Due i principali motivi d'interesse di questa commedia: l'aver segnato l'esordio della baviana Elke Sommer e l'essere firmata dall'eclettico Bennati. Pellicola diretta con brio, un buon espediente tragicomico (tre giovanotti e una ragazza che si improvvisano ladri e sono inguaribilmente... onesti!), episodi disegnati con grazia (Delle Piane innamorato della burrosa Sommer, il pensionato che si affeziona al cagnolino), Chiari eterno fanciullo candido e sfrontato... un film che è un buon amico per una serata di relax!
MEMORABILE: Romano a Chiari: "Tu di lavorare non hai voglia, sennò a quest'ora qualcosa avresti rubato!"; l'intermezzo musicale di Tony Dallara.
Discreto, non originale né nello spunto né nello sviluppo ma diretto con brio e con due o tre momenti riusciti. Il cast poi è ben scelto: Chiari è in una delle sue parti migliori, misurato e non eccessivamente sopra le righe e affiancato da ottimi caratteristi come Romano e Delle Piane (a cui spetta l'episodio forse migliore). Ci sono alcune ingenuità eccessive (la truffa del cane) e qualche momento sottotono, ma nel complesso si lascia guardare col sorriso.
Sobria e bonaria commedia sulle peripezie di una “banda di onesti”, girata con un buon ritmo e guidata da un Chiari generoso, irruente e al tempo stesso misurato. La struttura del film, quasi a episodi, permette ad alcuni buoni caratteristi (Delle Piane, Romano, Ucci) di mettersi in mostra, senza trascurare Carotenuto (sempre una garanzia) e il debutto di Elke Sommer. Un buon intrattenimento, anche se a tratti ingenuo e un po’ datato.
MEMORABILE: I frati su Augusto: “Alla sua età non si è più orfani… si è pensionati”; La “testa da cristiano”; Toni Ucci batterista; Augusto e il “cumenda”.
Commedia nello stile dell'epoca che si regge essenzialmente sulla prestazione degli attori coinvolti, fra i quali Chiari nel suo periodo d'oro affiancato da grandi caratteristi (Delle Piane, Carotenuto, Ucci, Garrone) che trovano qui meritatamente più spazio del solito. La sceneggiatura non è una grande cosa e in molti casi ricicla situazioni già viste, ma riesce comunque a strappare diverse risate, puntando soprattutto sulla rivalità nord-sud allora piuttosto sentita. La regia quadrata garantisce un buon ritmo ed evita la noia. Un film discreto, che si guarda volentieri.
MEMORABILE: Il portafogli di Garrone; Il primo giorno di lavoro di Delle Piane.
Giuseppe Bennati HA DIRETTO ANCHE...
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Le immagini utilizzate per i due gol della Roma durante la partita contro la squadra lombarda, che saranno motivo della scommessa e della successiva truffa ai danni dell'imprenditore al di fuori dello stadio, sono in realtà due gol subiti dalla squadra giallorossa. Una cosa simile è capitata nel film Ladro lui, ladra lei (1958).
Il primo gol è della partita Roma-Fiorentina del 18 novembre 1956, terminata 2-0 e valevole per l'8° giornata Serie A '56/'57: