Forbidden world - Film (1982)

Forbidden world
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Forbidden World
Anno: 1982
Genere: horror (colore)
Note: Aka "Mutant". Ha avuto un remake, "Terrore nello spazio" (1991).

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Roger Corman produce un clone povero di ALIEN che tuttavia su un minimo di budget può contare. Lo si riscontra non tanto nella scelta del cast (il protagonista Jesse Vint qualcosa – soprattutto in tv – ha fatto, ma gli altri...) quanto piuttosto in scenografie tutto sommato decenti, fotografate con colori accesi e contrasti che se da una parte evidenziano una certa grossolaneria di fondo (inevitabile), dall'altra danno un po' di vivacità a un fantahorror palesemente derivativo e senza grandi ambizioni. Si comincia con una battaglia interstellare stile STAR WARS, con laser che partono dappertutto...Leggi tutto e schermo che s'illumina di flash continui; poi capiamo che Mike (Vint), da poco risvegliatosi dal sonno criogenico, è un "risolutore di problemi" ed è chiamato, assieme al suo robottone (successivamente ben poco in scena), a raggiungere una base spaziale su un pianeta lontano, dove il solito gruppetto di astronauti sta conducendo esperimenti genetici su misteriose forme aliene. Naturalmente, dal momento che si gioca senza negarlo in “serie B”, del gruppetto fan parte anche due sventole dalle tutine attilate (June Chadwick e Dawn Dunlop) che non tarderanno ad accoppiarsi a turno col nuovo ospite e a mostrare i loro bei corpi nudi (la Chedwick se ne girerà per la base in accappatoio per gran parte del secondo tempo). Nel frattempo, mentre l'immancabile dottore ne combina di tutti i colori in laboratorio, uno del gruppo non ci pensa due volte a lasciare sbadatamente aperta la cella di vetro in cui alloggia la creatura. Dove volete che vada, quella? Se ne esce e comincia a trasformarsi, ad appiccicarsi alle facce degli umani, a sciogliersi e infine a mostrare il suo vero volto, che è quello di un alien un po' alla Giger ma più grassoccio e dalle fattezze semplificate. Ciò che accade tra i corridoi e le sale della base lo può immaginare chiunque, compresa una veloce passeggiatina nel deserto esterno all'inseguimento dell'alieno scappato di casa. Più che sangue un discreto lavoro di make-up, più che recitazione qualche espressione grintosa di Vint e primi piani sulle giovani disponibili. D'accordo, a guardar bene si scorgono anche un paio di idee sul processo di mutazione (ah, quando si collega al computer del centro, il mostro pare sia persino in grado di comunicare con noi scrivendo, se non fosse che alla prima domanda seria risponde accoppando chi tentava di leggere), ma nel complesso siamo alla quintessenza della più classica delle cineclonazioni. Tensione scarsa, inventiva nella sceneggiatura pari a zero. Fortunatamente Corman sa che per rendere appetibile questo tipo di film ci vuole almeno un regista con la mano ferma, e in questo Holzman non delude poi troppo.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 9/06/12 DAL BENEMERITO PUMPKH75 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 15/04/15
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Pumpkh75 9/06/12 17:14 - 1751 commenti

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Fantahorror essenziale, con scenografie coloratissime ed effetti speciali gelatinosi e sanguinolenti, che non rimarrà nella storia per l'originalità (mostro mutante + base spaziale + l'eroe e la sua bella) ma regala una settantina di minuti concitati e divertiti, con molto splatter e una buona soluzione finale nel contrastare la creatura. Come in tutte le migliori produzioni Corman, non mancano le scene pruriginose, inserite con abbondanza e senza tirchieria. Nostalgicamente apprezzabile.
MEMORABILE: La gratuita doccia a raggi luminosi delle svestitissime protagoniste.

Minitina80 27/02/15 00:19 - 2984 commenti

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La trama è abbastanza scontata per essere un horror fantascientifico, ma poco importa perché vive benissimo di vita propria; merito anche del contorno, curato e sviluppato con criterio. È cruento e sanguinolento in buona misura, con una fotografia molto vivida e la giusta durata che non lo rende noioso e ripetitivo. Si parte subito in quarta e tiene con il fiato sospeso fino all’epilogo.

Matalo! 17/04/15 08:21 - 1378 commenti

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Alien col pelo; sconnesso e ben più risibile che a un primo sguardo derivato del classico di Scott. Nonostante la regia sia anche professionale il film risulta comunque piuttosto sciocco. Il mostro dell'astronave è di una bruttezza da drive in; non si vedevano addetti alla pulizia così idioti da 50 anni. Il protagonista, nonostante l'aspetto, si accoppia dopo un microsecondo. Lo scienziato geniale è uno dei più malriusciti di sempre. Un filmaccio che non merita alcuna fama di cult in quanto non ne ha l'aura. Se però amate le saune la Dunlap vi renderà felici.
MEMORABILE: La Dunlap regina del gridolino.

Trivex 11/03/16 08:31 - 1744 commenti

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Ibrido di fantascienza, contaminato da horror e da qualche modesta dose di "sexploitation". La fotografia ha "spessore" e i colori forti contribuiscono al gusto della visione. Estetica a parte, la trama è banale e qualche volta ci si annoia pure, nonostante il film sia piuttosto breve e dotato di elementi che il sonno dovrebbero tener lontano (le fanciulle "spaziali", per esempio). Con scene più decise avrebbe potuto ben figurare nel panorama del cinema estremo di quel tempo; fatto così, pur "superdotato" rispetto alla media, non arriva al buon giudizio.

Jena 18/11/18 14:49 - 1557 commenti

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Balorda imitazione di serie Z di Alien prodotta da Roger Corman per raggranellare pecunia. La creatura che ai aggira per la base spaziale a seminare morte si vede poco e male e meglio così, perché è oltre i livelli del ridicolo per mancanza di fondi addirittura imbarazzante. Attori impresentabili. Per tener su la baracca il povero Hollzman la butta allora su nudi e scene di sesso abbastanza spinte (e del tutto fuori contesto) nonché su qualche esagerazione splatter, tipo il mattatoio con gli esperimenti genetici.

Rufus68 29/07/19 21:43 - 3845 commenti

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Un po' di Kubrick (la musica classica), un pizzico di Guerre stellari, una Julienne di Ridley Scott, un dottor matto, l'eroe (sorta di mr. Wolf interstellare), due gnocche (una bionda e una bruna, la Dunlop, carina assai) e il frittatone è servito. Nemmeno troppo indigesto e trash il giusto, secondo i dettami del mestiere cormaniano (infatti il film incassò il quadruplo dei costi). Laser di Carnevale, sbavamenti, spezzatini da laboratorio: qualcuno si divertirà. Peccato che il mostriciattolo ribelle sia una mezza fetecchia.

Anthonyvm 15/01/20 21:32 - 5705 commenti

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Corman produce un piccolo, bizzarro fanta-horror che cavalca l'onda di Alien, strizza l'occhio a Guerre stellari (il robot SAM è un cugino povero di C-3PO) e butta dentro stralci di 2001 (Strauss). Il risultato è economico, ma non sempre anonimo. Il montaggio psichedelico, i set curati (ripresi da Il pianeta del terrore), la deliziosa OST elettronica, i nudi gratuiti e una notevole dose di gore (make-up di Buechler) garantiscono un parziale soddisfacimento. Un po' banale il look xenomorfesco del mutante, tra l'altro poco visibile e mal animato.
MEMORABILE: I corpi contaminati dall'alieno si liquefano a poco a poco; L'alieno spia la ragazza nuda; L'operazione di estrazione del tumore (!) senza anestesia.

Herrkinski 20/06/23 03:20 - 8122 commenti

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Film di recupero nello stile Corman; buona parte di set, costumi e alcune scene di astronavi sono infatti riciclati da altri prodotti precedenti, ma questa volta si tenta un'operazione che segue il successo di Alien. Un fantahorror quindi, con tutti i crismi e i cliché del genere, a imitare la lezione di Scott ma secondo i canoni della serie B anni '80; un alieno "viscoso" (anche se non molto spaventoso a dire il vero), l'equipaggio attaccato e infettato, qualche nudo gratuito; ci sono però alcune intuizioni discrete, scenografie colorate e ben fotografate e la breve durata aiuta.

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