Terrore - Nella morsa del Ku Klux Klan - Film (1947)

Johnny Larimer torna dalla guerra con le ferite e gli orrori del conflitto. Pensa di ritrovare il suo mondo intatto, invece l'ambiente che lo circonda è diventato ostile ed estraneo. Angosciato e deluso, decide di unirsi alla setta delle tre K sino al tipico epilogo buonista tutto americano. Film che racconta le tragedie del razzismo in un clima leggermente claustrofobico, poco incisivo e doppiato alla carlona. Passato raramente nelle sale, ancor meno in tv, se non si può considerare una pietra miliare del cinema di denuncia resta almeno un sanpietrino.

Se non altro si focalizza bene su certe argomentazioni di questa setta segreta, che non comprendevano solo il razzismo, comunque ingiustificabile, ma pure il reinserimento dei reduci di guerra e la lotta alla concorrenza sleale. Il film verte però molto su una storia d'amore mancata e sulle conseguenze catastrofiche di certe lettere mai scritte, con tanto di folklore di un paesino intriso di sbornie e malumore; se si aggiunge il pessimo doppiaggio dei neri, che come vittime dovrebbero coinvolgere e rischiano invece di far sghignazzare, ecco che non si va oltre il giudizio mediocre.