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TITOLO INSERITO IL GIORNO 15/05/12 DAL BENEMERITO XAMINI
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Xamini 16/05/12 00:01 - 1252 commenti

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Un drammatico che non offre particolari slanci. Vicenda dall'andamento prevedibile, toni tutt'altro che brillanti. Eppure si fa gradire. La sua bellezza sta altrove: nel suo modo di raccontare misurato, equidistante da qualche possibile eccesso di banalità, nell'ottima prova di Marie Gillain.

Cotola 3/07/12 01:23 - 9052 commenti

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Se temi ed intenzioni della pellicola sono notevoli e lodevoli, non lo sono affatto la sua realizzazione ed i risulati raggiunti. Anzi, personalmente ho trovato scorretto il modo di affrontare la storia. In particolare: è davvero utile ai fini narrativi la grave malattia con la quale si deve confrontare la protagonista, fino all'ineluttabile? Credo sarebbe stato meglio concentrarsi maggiormente sul filone "legale", ma in ogni caso "umano", della questione e meno su quello privato. Bravi comunque gli attori ma piatta la regia. Passo indietro.

Galbo 21/10/12 08:37 - 12398 commenti

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Dopo il riuscito Welcome, il regista Philippe Lioret torna con un film che affronta temi difficili come l’ingiustizia sociale, l’emarginazione e la malattia. Rischioso sulla carta, riuscito nella realizzazione in gran parte per merito di una scrittura equilibrata che evita di costruire personaggi “santini” ma rappresenta in modo mirabile il quotidiano, rifuggendo il più possibile gli stereotipi delle situazioni. Bravissimo Vincent Lindon, attore notevole affiancato ad una coprotagonista altrettanto valida.

Daniela 3/09/14 08:20 - 12668 commenti

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Giovane magistrata, a cui resta poco da vivere, prende a cuore la sorte di una poveraccia vittima dei contratti/capestro delle agenzie di credito, riuscendo a coinvolgere nella battaglia in difesa dei suoi diritti un collega più anziano... Con questo plot era facile cadere nel melodramma ricattatorio, oltretutto costipato dall'intreccio di aspetti privati, questioni sociali e cavilli legali. Rischio in gran parte evitato grazie all'intensa prova dei due protagonisti che, rendendo veri e credibili i loro personaggi, ce li fanno amare fino al commovente finale.
MEMORABILE: La nuotata nell'acqua gelata; La partita di rugby

Schramm 20/04/17 10:42 - 3495 commenti

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I cortocircuiti legislativi come sineddoche di quelli corporei e, a sinusoide e per specula, l'inesorabilità tumorale come quella di una legge quasi mai uguale per tutti. Sta in questo gioco inversamente proporzionale tra leve esistenziali e iter giuridico-burocratici il fascino di un'opera che, seppure attorialmente incoronata e inghirlandata a dovere, manca di quella suppurazione capace di far sprofondare chi la esperisce. La sceneggiatura monopolizza e soffoca progressivamente una regia che pure sa come trasfigurare prolissità e ridondanze. Lindon e Gillain fiore e occhiello drammaturgici.

Decimamusa 26/09/17 17:33 - 102 commenti

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Addentrarsi in un tema abusato come quello del male incurabile, intrecciandovi anche istanze sociali e uscirne molto bene, con un film intenso e delicato. Grazie a una solida sceneggiatura, ricca di sfumature e a una regia attenta, che conduce la narrazione senza oltrepassare mai la misura e senza indulgere a cedimenti retorici. Molto brava la Gillain nell'alternare i momenti di intimo e silenzioso dolore con quelli di effimera ma gioiosa rimozione; grande anche l'interpretazione di Lindon, compagno elettivo nelle ultime stremate passioni.
MEMORABILE: Claire: "È ingiusto, però, per una donna che ama la giustizia".

Kinodrop 2/04/22 18:21 - 2956 commenti

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Quando si affronta il tema di una malattia che non lascia scampo è difficile e imbarazzante astrarsi e giudicare semplicemente il film dal punto di vista formale. In questo caso l'ombra dell'ineluttabile si estende anche alla trama parallela giuridico-legale, alle malefatte e i cavilli con i quali le società di credito strozzano i malcapitati. Si nota lo sforzo del regista di non cadere pesantemente nel patetico, ma vengono meno i nodi più realistici e alcune situazioni sono francamente inverosimili (la nuotata, la partita di rugby, il predisporre la futura vita del marito).

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