A corner in wheat - Corto (1909)

Magnate del grano specula in borsa facendo lievitare il prezzo del pane ed affossando i contadini. Nel work in progress cinematografico di Griffith (in vista dei suoi capolavori kolossal), questo corto è fondamentale sia dal punto di vista tecnico, di linguaggio che dal lato per così dire sociologico. Straordinaria per i tempi la fotografia naturale (polverosa di luce e grano) di Bitzer, mentre il fenomeno dell'accaparramento è descritto con uno stile secco e relativa sobrietà (almeno rispetto agli standard melò del maestro americano). Opera "capitale".

L’irresistibile ascesa del ricco monopolista del grano mette in ginocchio gli agricoltori e i consumatori. Griffith descrive le aberrazioni della speculazione economica in un corto compatto e incisivo, di alto spessore drammatico e con una sensibilità visiva notevole, ben espressa in alcune scene d’impatto, come la convulsa borsa del frumento o la statuaria fila nel panificio. E così la tensione verso un discorso sociale di facile decodifica e di grande presa popolare si sposa con una forte e suggestiva attenzione alla composizione “pittorica”.

Un capitalista diventa ricco speculando sul grano, facendo salire i prezzi del pane e mandando in rovina agricoltori e consumatori. Un film politico, dove Griffith dimostra di essere già molto più padrone del mezzo cinematografico rispetto al suo esordio. Certo la distanza da quel periodo si avverte, soprattutto nei ritmi.