Henry - Pioggia di sangue - Film (1986)

Henry - Pioggia di sangue

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

John McNaughton, a Chicago, lavorava per la televisione quando gli fu commissionato un horror qualsiasi, da girare senza pretese. Lui trovò una cassetta dove si raccontavano le gesta del pluriomicida Henry Lee Lucas e restò impressionato al punto da ispirarsi a lui per mettere in scena la storia di un serial killer che uccide per il gusto di uccidere. Ne uscì un film nuovo, che per la prima volta si avvicinava alle gesta di un personaggio riprovevole (interpretato bene da Michael Rooker) seguendone la giornata (il titolo originale, HENRY: PORTRAIT OF A SERIAL KILLER, è molto più indicativo), senza nessuna concessione allo spettacolo, con una freddezza inusitata. Un autentico film d'autore, insomma,...Leggi tutto che introduce dialoghi semplici e lunghi silenzi in una storia che non c'è, che è solo un breve elenco delle malefatte di un pazzo lucido, che sa bene come non farsi prendere dalla polizia e che coinvolge un amico (Tom Towles) rozzo e ignorante nelle sue scorribande criminali. L'unico vero, grande difetto del film è la staticità: sono scene che prese singolarmente mantengono una forza eccezionale, sceneggiate senza mai ricorrere a luoghi comuni alla ricerca di un iperrealismo fondamentale, nell'economia dell'opera. Montate insieme però rischiano di sfibrare lo spettatore per la loro lentezza (e infatti un'ora e venti basta e avanza), trasformando HENRY: PORTRAIT OF A SERIAL KILLER quasi in un documentario privo di commento. Comunque sia, l'originalità del lavoro di McNaughton e la sua coerente realizzazione faticarono a trovare una distribuzione. Il film (più violento che sanguinoso, con esplosioni improvvise d'isteria contagiosa) uscì infatti solo tre anni dopo, diventando un cult.

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Caesars 20/07/07 09:37 - 3790 commenti

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Stranamente anche la critica ufficiale, o almeno parte di essa, diede pareri positivi su questo film appartenente ad un genere solitamente da essa snobbato. Personalmente ne rimasi parzialmente deluso, pur non arrivando agli effetti descritti da Nanni Moretti nel suo Caro diario. Ritmo lento (ma non è necessariamente un difetto) interrotto da improvvise esplosioni di violenza e un tentativo di restituirci il ritratto psicologico del killer non perfettamente riuscito. Buona l'interpretazione degli attori ma manca "qualcosa" per renderlo un buon film.

Undying 8/10/07 09:40 - 3807 commenti

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Ispirato alla reale figura dell'enigmatico, quanto inquietante, killer (casuale) Henry Lee Lucas, macchiatosi di centinaia di delitti (di cui accertati, all'incirca, qualcosa come 160) e celebre per essere stato l'unico "graziato" da George W. Bush quando era ancora governatore del Texas. Il debutto (a parte un documentario del 1984) di John McNaughton, accompagnato da critiche varie, è un pugno allo stomaco per via della crudezza di messa in scena: più che sul piano estetico (di fatto il gore latita), per il distacco "morale" del cinico script.
MEMORABILE: L'omicidio con ripresa diretta su telecamera.

Deepred89 19/03/08 09:26 - 3706 commenti

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Interessante ritratto di un serial killer, più credibile e violento della media. La confezione non è eccellente, con inquadrature poco curate, fotografia anonima, fullscreen e musiche rozze (a tratti ricordano quelle di Quando Alice ruppe lo specchio). Il personaggio di Henry comunque è inquietante e assolutamente verosimile e la storia è crudele, interessante e coerente fino in fondo. Bravissimo Michael Rooker. Non un capolavoro ma sicuramente degno di nota.

MAOraNza 21/03/08 12:35 - 244 commenti

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Un film marcio, malato e profondamente deviato, tanto crudo quanto realistico, una specie di documentario sulla perversione umana, senza etica, senza morale e senza redenzione. Sicuramente una pellicola che riesce a disturbare grazie all'occhio attento del regista che riesce quasi a passare per "testimone silenzioso", quasi come se nemmeno lui volesse far parte dello scempio che Henry e il suo socio perpetrano nei confronti di innocenti. Sadismo all'ennesima potenza, sangue a volontà. Moretti lo bistratta, a torto, nel suo Caro Diario. Epico.
MEMORABILE: "Andiamo a bere una birra?"

Redeyes 28/03/08 14:12 - 2449 commenti

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Buon film che trasmette perfettamente la glacialità del protagonista attraverso una fotografia fredda, distaccata e una regia non certo protagonista. È inquietante l'efferatezza e l'intangibilità del protagonista, ma ancor più il film assume i contorni della triste degenerazione con i personaggi di contorno. Otis è il sadico co-inquilino che disturba ancor più di Henry e Becky è una povera disagiata che porta ancora i segni sulla psiche di un'infanzia disperata. Devastante è lo scambio dei - Ti amo! - atono come un - Vuoi una birra?.

Hackett 30/03/08 18:42 - 1867 commenti

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Buon film che ha il merito di aver contribuito all'inaugurazione di un genere. È tra i primi infatti a cercare di descrivere la vita e le gesta di un serial killer con i suoi occhi, seguendo il suo "quotidiano". Film cupo, spietato, sgradevole perché mostra con lucidità la brutalità di un mostro generato da mostri e che vive tra esseri non tanto diversi da lui, in una realtà di miseria e alienazione. Una pellicola riuscita perché non cerca morali o scontri tra bene e male. Ottimo Michael Rooker, buon attore spesso sottovalutato da Hollywood.

Pol 16/04/08 18:50 - 589 commenti

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Rimarranno sicuramente delusi coloro che cercano un classico thriller o peggio ancora un horror: niente di tutto questo è associabile alla pellicola in questione, un freddissimo (e proprio per questo efficace) resoconto della vita di un serial killer. La "pioggia di sangue" è solo uno specchietto per le allodole (anche se i titoli di testa lasciano presupporre che...), ma a volte non servono effettacci per sferrare pugni allo stomaco (esemplare l'ultima inquadratura). Finale raggelante.
MEMORABILE: I due assassini che guardano la registrazione di un loro massacro come se fosse il filmino delle vacanze. Disturbante.

Herrkinski 30/05/08 18:04 - 8109 commenti

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Forse il più noto film su un serial-killer, "Henry" è un'istantanea della vita quotidiana di un serial-killer che uccide per il puro gusto di farlo. Nel film c'è poca azione e lo stile registico è statico, quasi documentaristico, senza alcun compiacimento o presa di posizione. La violenza e il sangue ci sono e certe scene sono proprio spietate, tuttavia a spaventare di più è l'alone di vuoto esistenziale e nichilismo che pervade i vari protagonisti della vicenda. Duro, livido e senza speranza, un film sicuramente interessante.
MEMORABILE: Il close-up finale sulla valigia...

Daidae 11/04/09 23:03 - 3179 commenti

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Un bel film dell'orrore, ispirato (maluccio) alla vita di Henry Lee Lucas, che commise qualcosa come 160 omicidi. Il film è bello e tenta di ricreare la vicenda di Henry e dei suoi due complici (anche qui ci sono discrepanze con la realtà). Stupende le musiche. Non è così duro e spietato come potrebbe sembrare, anche se alcune scene sono davvero disturbanti.

Puppigallo 13/04/09 19:09 - 5273 commenti

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Può entrare nella categoria dei film D.O.M. (Denominazione d'Origine Marcia) questa sporca storia scaturita dalle confessioni, poi ritrattate, di uno psicopatico. Si tratta comunque di una libera interpretazione, ma dal "quadretto" si può affermare che due simili individui (Henry e Otis) sono l'esempio perfetto della totale mancanza di umanità; e non ci si faccia ingannare dal gesto finale di Henry. Lui non è cambiato di una virgola, anche se, a modo suo, ne fa una giusta. Una certa lentezza non giova alla narrazione, ma ciò non toglie che si respiri tutta la fetida aria della vicenda.
MEMORABILE: Il discorso tra la ragazza e Henry (lei violentata dal padre, lui matricida); Televisorata in testa con inserimento dello spinotto e elettrificazione.

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Ciavazzaro 15/04/09 11:52 - 4770 commenti

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Molto crudo. Ripreso senza tanti guizzi tecnici e forse questo lo rende ancora più sporco e inquietante (e il finale amarissimo un brivido lo lascerà: occhio alla valigia...). Cast di attori non troppo bravi, ma eccellente Rooker nel ruolo del protagonista. Da vedere.

Tomslick 5/12/09 14:34 - 205 commenti

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L'orrore in questo film viene mostrato in modo tanto distaccato da far quasi sembrare "complice" nella vicenda chi questa vicenda ce la sta raccontando. Telecamera fissa, lunghi primi piani, dialoghi ridotti all'osso, personaggi noncuranti di cosa sono e di come vivono, ambientazioni poverissime e tristissime, fotografia scialba, musiche praticamente inesistenti fanno sì che la freddezza della forma renda ancora più agghiacciante il contenuto. Il bersaglio infatti viene centrato: film a tratti raccapricciante e spaventoso, senza se e senza ma.

Galbo 7/12/09 07:37 - 12392 commenti

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Diventato celebre in italia per l'ironica citazione fatta da Moretti in Caro diario, Henry-Pioggia di sangue ha l'ambizione di realizzare un ritratto a tutto tondo, poco cinematografico e patinato di un serial killer. Il film è molto crudo ed essenziale ma al di là di questo si rivela piuttosto anonimo e poco personale, specie per quanto riguarda la regia. Bravo il protagonista.

Metuant 2/02/10 23:19 - 456 commenti

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Secco, violento e malato, non poteva avere titolo più azzeccato: il ritratto freddo e lucido di un serial killer con uno straordinario Michael Rooker, perfetto nella sua impassibilità quasi costante intervallata solo da deliranti momenti di rabbia. Forse il fatto che non ci sia una vera trama potrebbe far storcere il naso a qualche purista del genere, ma è proprio il taglio documentaristico a rendere così efficace la pellicola. Azzeccati anche gli altri due protagonisti.
MEMORABILE: Le inquadrature fisse dei cadaveri con in sottofondo i rumori distorti della loro morte.

Trivex 8/04/10 22:27 - 1744 commenti

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Formidabile esempio di come poter ottenere parecchio, con una generale modestia di tutto. Banalmente, è l'atmosfera che sorprende in questo film, perché essa è priva di vita. La luce non si scorge in nessuno dei protagonisti, per diversi motivi appartengono al buio ed alla morte, da subito. Lo psicopatico è la grande mietitrice, uccide. I suoi compagni sono stolti, uno lo segue e l'altra lo ama. Alla fine, se posso essere franco, il mondo non rimpiangerà il loro destino, anche se comprenderà il perché sono diventati così. Film crudele, disperato e credibile.

Mdmaster 8/01/11 15:09 - 802 commenti

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Più che horror, una fetta della vita di un serial killer che uccide per divertirsi, quasi per hobby. Una pellicola che va avanti da sola per 80 minuti e poi si ferma, senza pretese di raccontare una storia, né intenti moralistici. Potrebbe lasciare insoddisfatto lo spettatore alla ricerca di una conclusione, ma è facile apprezzare la recitazione asciutta di Rooker, la colonna sonora semielettronica e la nessuna concessione allo spettacolo. Intrigante e imperfetto, da vedere. Forse a Moretti non è poi così dispiaciuto...
MEMORABILE: L'efferata vendetta su Otis; l'uccisione dello scortese venditore di televisori.

Macguffin 6/02/11 16:22 - 124 commenti

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Movimenti di macchina avvolgenti, grande uso del sonoro (quello fuori campo dei primi omicidi, il suono metallico che anticipa/accompagna la violenza, le musiche alienanti), la trovata narrativa della telecamera (che moltiplica le possibili riflessioni). McNaughton "asciuga" poi tutto il resto (fotografia, sceneggiatura, messa in scena) ottenendo un devastante squallore umano e visivo. Film low-budget, troppo cerebrale per i miei gusti ma efficace nel disturbare lo spettatore e con un posto assicurato nella storia del cinema di genere.

Luchi78 24/05/11 14:09 - 1521 commenti

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Deve il suo fascino alla crudezza delle immagini, allo stile essenziale e scabro, a quel tocco di voyeurismo aggiunto con le riprese di una vecchia cinepresa VHS. Il tutto è davvero efficace ma molto poco curato. Le interpretazioni degli attori non sono assoluamente da ricordare: peccato, con un po' d'impegno in più poteva essere ricordato meglio (forse anche dal Nanni nazionale...)

Greymouser 3/06/11 11:07 - 1458 commenti

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La scelta registica di rappresentare in modo volutamente freddo e minimalista la fenomenologia di un serial-killer, seguendolo nello svolgersi del suo ordinario quotidiano, si rivela vincente. Il film è sporco, sgradevole, disturbante, nonostante l'assenza di scene di violenza troppo esplicite. Il ritratto di Henry non sembra quello di un mostro: il tipo (un ottimo Rooker) appare perfino capace di razionalità e sentimento. Il finale agghiacciante ci mostra brutalmente la verità più oscura, dopo averci illuso con qualche timido raggio di sole.

Ryo 8/08/12 12:22 - 2169 commenti

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Ispirato alle confessioni del più prolifico killer della storia contemporanea, il film racconta la vita Di Henry Lee Lucas dall'incontro con il compagno di omicidi Otis Toole. Alquanto fittizio e modificato, contiene scene turbanti e spietate con un discreto livello di splatter. Psicotico e beffardo, con una fotografia sporca che dona ancor di più un senso di squallore.
MEMORABILE: L'inquietante espediente per descrivere gli omicidi iniziali: carrellata sul cadavere con relativo audio di colluttazione in sottofondo.

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Mickes2 16/08/12 13:04 - 1670 commenti

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Altro viaggio malsano tra le gesta e nella mente di un serial killer. L’orrore rappresentato in forma squallida, sporca, cruda e delirante; magari fin troppo trattenuto quando è il momento di esternare il vero malessere che assilla il protagonista e formalmente grezzo, ripetitivo… ma efficace nel documentare un anfratto di società che non ha nulla da perdere, che non combatte, che è posseduta dal Male. Inquietante il tratteggio del protagonista, dalla doppia personalità, ambiguo e nichilista, aiutato da un sound design sincopato e ansiogeno.

Lupoprezzo 10/11/12 19:17 - 635 commenti

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Cronaca spicciola del serial killer Henry Lee Lucas, messa in scena da John McNaughton con uno stile freddo e distante, assolutamente congeniale alla vicenda. La deriva esistenziale che coinvolge i protagonisti e misera e squallida; le loro vite insignificanti, invisibili, perdute nel silenzio di una quotidianità senza speranza. Trattenuto forse dal lato degli effetti (anche se le scene forti non mancano di sicuro: le prostitute; l'assalto filmato; il rivenditore di elettrodomestici), trova la giusta inquietudine soprattutto nel fuori campo (il finale).

Myvincent 17/03/13 07:33 - 3741 commenti

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Un autentico cult ispirato alla storia vera di un serial killer che si attribuì l'uccisione di 600 vittime fra donne, uomini e bambini. L'ambientazione e la descrizione sono scarne ed efficaci, mentre l'indugio sul degrado sociale in cui si svolge la scena, aiuta a capire le ragioni di una mente malata che uccide a caso, a freddo, ma con un preciso piano, utile a depistare e confondere la polizia. Inquietante, smuove le corde più recondite dello spettatore.

Schramm 29/10/13 14:54 - 3495 commenti

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Certo è che visto allora in una vuota sala raggelava col suo dirci che tutto è sottomesso al più primitivo degli istinti, e illustrarci per la prima volta cenni di propedeutica sull'omicidio come opera d'arte sembrava un definitivo e invalicabile approdo. Poi è giunto il trio belga a rimpolpare il concetto e avere l'ultima parola, i sk-movies han fatto a gara (vinta da Buttgereit) a chi si spingeva più a fondo, il meta-omicidio ha varato in Serbia la nave di non ritorno, ed Henry, grazie anche a tagli e piatto doppiaggio, riesaminato oggi resta sì seminale ma perde non pochi punti e colpi.

Fabbiu 4/04/14 08:45 - 2144 commenti

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Tra dialoghi telefonati, doppiati al peggio e molteplici scene del tutto inutili infilate "giusto per", si sviluppa questa storia di Henry, assassino caratterizzato abbastanza superficialmente. Il film si lascia seguire in modo fluido ed è a suo modo coinvolgente, nonostante molti scivoloni tecnici e qualche varia ingenuità (le musiche un po' ridicole a tratti fuori luogo). Il contesto ambientale degradante è reso bene, come molto efficaci sono le scene di violenza (non tali da gridare allo "splatter" a mio parere).

Chainmailb 8/04/14 22:33 - 11 commenti

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Davvero asciutto, con una regia ai confini della trasparenza che rifugge la spettacolarizzazione della violenza con buona pace dei (miserabili) sberleffi morettiani. Lascia allo spettatore un'imbarazzante – e illusoria, può darsi - sensazione di autonomia morale e colpisce per l'insolita verosimiglianza non tanto dei personaggi quanto delle relazioni che li uniscono (per esempio la dinamica con cui Henry viene assimilato nella famiglia disastrata e monca di Otis). Che bel film!

Capannelle 16/07/14 08:15 - 4411 commenti

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Sporco e disarmante al punto giusto, è un buon esempio di cinema organizzato con poche risorse ma trasmettendo le sensazioni volute. Si passa da momenti ironico-sadici (vedi dal ricettatore) a punte di cattiveria glaciali. E la breve durata evita il rischio di ripetitività o di banalità tipiche del genere. Si poteva forse chiedere qualcosa in più a regia e attori, ma nell'insieme è godibile e "sobriamente" disturbante.

Delpiero89 23/09/14 18:44 - 263 commenti

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Ritratto essenziale di un serial killer. Ottanta minuti scarsi che fotografano "le gesta" di Henry Lee Lucas. Tutto ci è raccontato con una freddezza agghiacciante e immagini di fortissimo impatto. Ben costruiti anche i luoghi e i personaggi di contorno. Ottima la prova del protagonista Michael Rooker. Davvero un cult da non perdere.

Pinhead80 2/04/15 18:47 - 4758 commenti

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Lo considero un film incredibile perché racconta con freddezza e crudezza le gesta di un serial killer che sembra appartenere a un altro mondo. Sembra la reincarnazione umana di Michael Myers: non c'è luce nei suoi occhi, nessuno spazio ai sentimenti; l'unico segno della sua presenza è la scia di sangue che lascia dietro di sé. Uno dei migliori film sui serial killer.
MEMORABILE: Il finale.

Minitina80 29/04/15 08:49 - 2984 commenti

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Poco importano i dettagli tecnici in questo caso; qualche difetto c’è, ma non è rilevante e viene coperto a dovere da tanta cattiveria. Viene messa in scena la brutalità di Henry Lee Lucas e il suo compagno Ottis Toole; è appena un assaggio di quello che è accaduto nella realtà, ma è sufficiente a dare l’idea di quanto fossero disturbate le loro menti e quanto disumani e crudeli i loro omicidi. Ha uno spirito malvagio che decine di altre pellicole non sanno dove sta di casa.

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Matalo! 17/06/15 12:16 - 1378 commenti

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Moretti disse una delle sue in Caro diario: Henry pioggia di sangue merita invece il plauso. Nonostante i limiti di budget abbiamo molte peculiarità che lo fanno apprezzare. Personaggi ben definiti con poco, un senso di morte incombente benché di sangue ce ne sia poco; una riflessione non solo sulla violenza ma sulla morale della visione, sviluppata nelle scene delle riprese con la videocamera (atroci solo per il "distacco" mediatico, terribile quella dei barboni nel parco). Il film non è "lombrosiano": anche se appena accennati, i traumi di Henry si vedon tutti.
MEMORABILE: Il finale.

Daniela 18/11/15 10:18 - 12662 commenti

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Molto famoso, da noi anche per ragioni incidentali, quello di McN. non è certo un "bel" film: la regia appare neutra alle soglie dell'anonimato, la fotografia sporca, gli ambienti squallidi. Quanto ai personaggi, Henry sembra un involucro vuoto, il suo compare è un un essere laido, le vittime non suscitano alcuna empatia. La violenza, quasi sempre tenuta ai margini, quando mostrata non ha alcuna giustificazione estetica. "Brutto" film ma lascia un persistente senso di disagio, per cui vien da chiedersi se non sia proprio questa la maniera più eticamente corretta di affrontare il soggetto.
MEMORABILE: Il filmato con il massacro della famiglia

Buiomega71 22/05/16 14:34 - 2910 commenti

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Non c'è catarsi, solo squallidume e tanfo putrido di morte. McNaughton giunge alle vette lustighiane di Maniac, ma con un senso di degrado e di desolazione umana che resta impregnato addosso. Dagli iniziali piani sequenza con i cadaveri femminili profanati dalla follia sanguinaria di Henry ai filmini snuff con massacro di famigliola borghese da vedere in compagnia (una delle scene più insostenibili mai girate) ai televisori sbattutti in testa, alla misoginia e alla larvata omosessualità, fino all'allucinato smembramento di Otis. Viscerale e a suo modo poetico.
MEMORABILE: La furiosa e incubotica lotta finale tra Henry e Otis; Facendolo a pezzi nella vasca da bagno; Il girovagare notturno predatorio di Otis e Henry.

Bubobubo 9/12/18 16:26 - 1847 commenti

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Supera a destra lo squallore, a sinistra il disagio e direttamente in curva il nichilismo. Una delle rappresentazioni più tetre, sporche e filosoficamente insostenibili della psiche di un serial killer, qualcosa che va decisamente oltre la categoria del "semplice" slasher. Non basteranno centinaia di docce a rimuovere dalla mente quella sgradevolissima sensazione di sudiciume, pace Maniac e Angst... Quello che rimane, alla fine, è solo un grande vuoto.

Rufus68 27/02/20 23:15 - 3842 commenti

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Una dei rarissimi film che riesce a tenersi in bilico tra la spettacolarizzazione della morte e il resoconto anonimo e psicopatico dell'agire di un killer: una via di mezzo che mostra l'assassinio in tono oggettivo (lo squallore dei tre protagonisti è, in fondo, realistico) senza cadere nella freddezza documentaria. Sottesa alla trama è la reificazione dell'umano: l'ultima inquadratura, su una valigia, diviene simbolica di tale anomia del sentimento. Urtante e difficilmente eguagliabile, ha in Rooker un interprete perfetto.

Kinodrop 20/09/20 19:32 - 2948 commenti

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Il ripugnante sodalizio omicida tra Henry e Otis lascia dietro di sé una scia di vittime scelte a caso, per soddisfare sordidi impulsi misogini e sete di sangue. La scelta del regista di evitare l'impatto diretto con la violenza, relegandola al solo sonoro, o attraverso il filtro di immagini registrate, invece che attenuare il senso di orrore e di raccapricci lo accentua, mettendoci allo stesso livello voyeristico dei protagonisti. Non si tratta di un capolavoro ma di una scelta "antiestetica" che tutto sommato gioca bene le sue carte, anche in virtù di uno script senza vuoti.
MEMORABILE: Il fermo immagine sui cadaveri con le urla di ciò che è avvenuto; La feroce colluttazione a tre nell'appartamento; Il finale.

Fedeerra 17/09/21 07:39 - 770 commenti

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Storia di un serial killer e di un misantropo respinto dalla convivenza civile, ma anche rappresentazione della provincia come unico e univoco locus di degrado morale. Il film di McNaughton non rinuncia però al fascino dell’immagine, con inquadrature mai lasciate al caso e quei cadaveri allestiti come fossero importanti pezzi da museo; alibi narrativamente perfetto per inscenare un'esibizione della follia potentissima quanto disincantata. Straordinario, maniacale il cast.

Keyser3 8/01/24 22:57 - 444 commenti

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Il ritratto del serial killer, come recita il titolo originale, era già stato abbondantemente sondato come tema nel cinema americano: inevitabile per cui il confronto con Maniac, che fu un po' il capofila di queste pellicole. McNaughton viene dalla televisione e si vede, tuttavia il suo lavoro ha il merito di andare in crescendo, con punte da brividi all'Arancia meccanica (il filmino girato durante le sevizie) e un finale senza speranza, mantenendo sempre le atmosfere di un America dei bassifondi dimenticata. Imperfetto, ma di buon impatto.
MEMORABILE: L'esecuzione del venditore di televisioni.
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  • Discussione Buiomega71 • 6/10/13 20:28
    Consigliere - 25998 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Vero, confermo. Anch'io vidi quella foto dell'uomo baffuto con la gola recisa ( esattamente pubblicata su Gore Zone, a pagina 14, numero 2 Giugno 1991), dove reca la postilla: "Il futuro ci riseverà altri film del salvatore del genere, John Mc Naughton, ma NON potrete vedere mai questo fotogramma censurato di HENRY" ( e mostrano la foto dell'uomo con la gola recisa e gli occhi aperti sul sedile di guida di un auto)

    esattamente! era allegato a fangoria! ora so che numero ho perso :(

    Buiomega71 ebbe a dire:
    Quella che hai postato, Schramm, e una famossissima foto di scena del film: Michael Rooker che "taglia la gola" a John Mc Naughton.

    Confermo, la vhs Penta NON ha quella scena


    non sapevo che la vittima fosse mcnaughton! quindi è un joke-moment estraneo alle riprese e non appartiene al film?


    Sì, quella che hai postato e una foto di scena sul set del film durante la pausa delle riprese. Rooker che scherza con McNaughton.
    Ultima modifica: 6/10/13 20:33 da Buiomega71
  • Curiosità Buiomega71 • 6/04/14 10:18
    Consigliere - 25998 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flano cinematografico della "prima" (Il Giorno, Venerdì 21 Agosto 1992) di Henry Pioggia Di Sangue:

  • Discussione Buiomega71 • 6/04/14 18:55
    Consigliere - 25998 interventi
    Schramm dice in curiosità:
    *come biopic il film è apocrifo e contiene molte inesattezze biografiche sia sulla figura di Lucas che su quella di Otis. Si avvicina più didascalicamente alla realtà il mediocre spin-off di poco successivo Confessioni di un serial killer

    In realtà l'ottimo crime-movie di Mark Blair e antecedente di un anno al capolavoro di McNaughton
  • Homevideo Schramm • 9/11/16 12:49
    Scrivano - 7694 interventi
    il visto censura di questa edizione a due dischi riporta 21 agosto 1982! trattasi di evidente refuso rispetto al decennio successivo dato che il film è dell'86.
    Ultima modifica: 9/11/16 12:50 da Schramm
  • Discussione Schramm • 9/11/16 12:53
    Scrivano - 7694 interventi


    questo frame è usato anche come specchietto nel retro dell'edizione a due dischi della angelo, schiaffato in mezzo alle altre come se fosse una scena del film.

    a breve uno speciale curiosità bello folto...
    Ultima modifica: 9/11/16 12:54 da Schramm
  • Curiosità Schramm • 9/11/16 20:56
    Scrivano - 7694 interventi
    (ATTENZIONE SPOILER)

    * Durante la scena dello stupro, la Arnold è svenuta due volte per la tensione e per un principio di soffocamento dovuto alla presa di Towles, che nella scena dell’aggressione casalinga si preoccupò a tal punto di aver spezzato il collo all’attrice da volerla a tutti i costi accompagnare all’ospedale: il collo di quest’ultime si era in realtà estremamente irrigidito per la tensione e il disagio avvertiti durante le riprese.

    * Rooker ha più volte proposto a Mcnaughton un riadattamento musical del film, ma il regista non ha voluto saperne.

    * Al Telluride Film Festival, durante la prima proiezione lasciarono la sala oltre venti spettatori. Alla seconda, l’unica spettatrice che lasciò orripilata e di corsa la sala si trovò davanti lo stesso Rooker che stava invece entrandovi in ritardo: lo choc fu duplice e di tale portata che iniziò a dare di matto urlando senza freni.

    * Injoke strutturale: quasi tutti i dialoghi contengono criptate anticipazioni di quel che accadrà ai personaggi nelle scene successive.

    FONTE: Documentario Portrait: Making of Henry

    * I suoni delle ossa del collo rotte sono stati ottenuti frantumando delle tazze di cotto contro un microfono. Quello di Henry che decolla Otis strappando lentamente un ziplok.

    * La testa finta di Otis per la scena della coltellata nell’occhio è costata da sola 700 dollari.

    * La scena finale dell’omicidio del ricettatore è stata ottenuta mandando in reverse un girato in cui Rooker estrae una finta tv di cartone dalla testa della vittima.

    * Nel copione la scena dell’attacco alla famiglia (che è poi stata completamente improvvisata dagli attori) avrebbe dovuto essere molto più protratta e culminare con una sequenza di completa necrofilia. Per McNaughton però già fu eccessivo il cenno e decise di non spingersi oltre.

    Fonte: Imdb
  • Homevideo Schramm • 10/11/16 13:08
    Scrivano - 7694 interventi
    Di seguito alcune interessanti curiosità riguardanti l'edizione primigenia del film, dritte dritte dal documentario Portrait: Making of Henry contenuto nel secondo dvd con gli extras dell'edizione Angelo:

    ATTENZIONE SPOILERONI ONI ONI

    *Il cut primigenio del film ammontava a due ore e mezza di durata. Tra le scene successivamente eliminate dopo numerose revisioni (durante le quali nessuno voleva saperne di tagliare alcunché, tanta era l’affezione ad alcuni particolari o dettagli di ogni singola sequenza: solo in seguito McNaughton si decise a sfoltire convinto da quanto gli disse il produttore dopo il primo screening “Devi essere spietato: tutto quello che non è funzionale o non va anche di pochissimo, va tolto senza indugi: la ridondanza va bene in fase di scrittura, ma tradotta in immagini per un film come questo è fatale”, in parte recuperabili del secondo dvd con gli extras, s’impongono all’attenzione quella in cui Becky viene stuprata nel sonno da uno sconosciuto introdottosi in casa mentre Henry e Otis stanno ammazzando le prostitute nel vicolo cieco. Di ritorno dalla mattanza, sorprendono l’intruso, lo pestano furiosamente per poi buttarlo dalla finestra. Malgrado tutti trovassero interessante e divertente la scena perché illustrava un mondo fuori da ogni garanzia nel quale nemmeno i più spietati serial killer potevano sentirsi al sicuro in casa propria, questa fu rimossa perché poco pertinente al generale ritmo interno; un’altra fu quella che esplicitava le implicazioni omosessuali tra i protagonisti altrimenti sottese nel resto del film: chi più chi meno tutti trovavano la scena goffa, imbarazzante e venuta male, oltreché stonata rispetto all’umore generale del film: per il regista accondiscendeva anche troppo al cliché che vede tutti gli assassini seriali sessualmente repressi e tendenzialmente omosessuali. Cosa quest’ultima che lo portò alla decisione di tagliarla.

    *Per gli autori il personaggio di Otis doveva rispondere a caratteri di contrappeso estremamente buffoneschi e da giullare. Towles prese talmente seriamente l’aspetto comico del personaggio che nella scena in cui il buon samaritano stradale viene freddato a revolverate, Otis prende la pistola, la mette in mano al ragazzo e urla “Look, Henry: sui-ci-de!”. Il modo in cui la frase viene pronunciata e scandita fu per gli stessi autori troppo irrispettosa e oltraggiosa e venne quindi tagliata la scena. È perciò che nel film scatta il senso del blooping nel vedere la pistola in mano al morto mentre i due lasciano la scena del delitto.

    *Lo zoom back camera iniziale del tableau del primo cadavere riproduce una vera foto d’archivio dei presunti omicidi attribuiti a Luckas, e nel film è monco e bruscamente interrotto e non lascia intravedere bene il dettaglio dei calzini. Altri death-tableaux sono stati rimossi perché ritenuti inefficaci e di scarso impatto o per riproporre il film alla MPAA : uno di questi è quello dell’uomo sgozzato in auto (vedi frame in DG): pur non essendoci l’audio (andato perso nelle tracce delle scene mancanti), questo è di fatto il più agghiacciante e brutale del lotto.

    Rivedendo il film, alcune di queste scene sono state decurtate sfumando con dei fade to black. Solo il primo tableau è troncato bruscamente a circa metà.
  • Discussione Raremirko • 11/11/16 00:37
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Schramm ebbe a dire:


    questo frame è usato anche come specchietto nel retro dell'edizione a due dischi della angelo, schiaffato in mezzo alle altre come se fosse una scena del film.

    a breve uno speciale curiosità bello folto...



    Certo che mi hai proprio traumatizzato con l'info del fatto che Henry sia in realtà un prestanome per omicidi fatti da altri...

    Ma il libro l'hai letto?
  • Discussione Schramm • 11/11/16 12:21
    Scrivano - 7694 interventi
    scusa rare ma che domanda sarebbe? chiaro che si, nella fonte ho anche segnalato la forbice di pagine dalle quali ho distillato la curiosità. peraltro se può servire a cavarti la spina del dubbio dal fianco aggiungo che lo stesso mcnaughton afferma nel doc da cui vengono le ultime curiosità postate che "ormai è cosa ufficialmente comprovata che il caso luckas fosse un bluff, e già ai tempi delle riprese il suo caso era messo in dubbio, è per questo che abbiamo scelto di mescolare l'aspetto e l'umore del documentario con quello fictionale liberamente ispirato alla loro biografia anziché spingere solo sull'una cosa o l'altra"
    Ultima modifica: 11/11/16 12:22 da Schramm
  • Discussione Raremirko • 13/11/16 22:07
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    scusa rare ma che domanda sarebbe? chiaro che si, nella fonte ho anche segnalato la forbice di pagine dalle quali ho distillato la curiosità. peraltro se può servire a cavarti la spina del dubbio dal fianco aggiungo che lo stesso mcnaughton afferma nel doc da cui vengono le ultime curiosità postate che "ormai è cosa ufficialmente comprovata che il caso luckas fosse un bluff, e già ai tempi delle riprese il suo caso era messo in dubbio, è per questo che abbiamo scelto di mescolare l'aspetto e l'umore del documentario con quello fictionale liberamente ispirato alla loro biografia anziché spingere solo sull'una cosa o l'altra"


    Sorry non hai tutti i torti, è un periodo di forte stress.

    Non ho detto comunque di non crederci, e mica volevo provocarti, ho detto che è una vicenda che mi ha molto stupito.

    Ad ogni modo sarà pure vero ciò che dici, ma con tutti i vari film a lui dedicati, mi sa che molti credono ancora alla vicenda di Lucas pluriomicida.
    Ultima modifica: 13/11/16 22:08 da Raremirko