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MAOraNza 5/03/07 17:18 - 244 commenti

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Da un certo punto di vista è un film sulla Fede, nel senso stretto del termine. Nanni Moretti descrive la confusione della "fine" storica del comunismo con una metafora allucinante, un racconto spudoratamente autobiografico, salace, amaro, malinconico. L'alter ego Michele Apicella vive il suo tormento ai bordi di una vasca, durante una partita di pallanuoto casereccia, intreccia relazioni abominevoli con tutti i personaggi, soffre. Almeno un paio di scene memorabili.

B. Legnani 9/09/07 01:38 - 5535 commenti

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Pur rivisto, continua a non piacermi, e mi spiace perché si sente che è un film voluto, sentito, sofferto. Ma le metàfore sono di cospicua pesantezza, i monologhi non ha hanno la presa che altrove Moretti riesce a raggiungere e lo spiazzamento politico-personale, benché sincero, è fine nelle intenzioni e nei mezzi, ma talora greve nel risultato. Nonostante la brevità della pellicola, essa pare interminabile. Belli, invece, i recuperi infantili, a partire dai "rifiuti natatori" e la descrizione dei giovanissimi pallanotisti. Una fonte ne è L'ultimo campionato, girato nel 1986, edito nel 2007.

Il Gobbo 10/09/07 10:04 - 3015 commenti

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Arduo cimento: come rendere interessante il travaglio del dopo-Muro anche a spettatori che, pur apprezzando Moretti, non ebbero mai piena sintonia con Cremlino, Botteghe Oscure e tutto il resto della Famiglia Addams? La carta è quella della metafora sportiva, ma l'allegoria non si addice ad Apicella, e comincia l'era dei film-non film, da cui salvi qualche chicca qua e là, ma senza che l'insieme regga, funzioni, coinvolga. Non aiuta la presenza di Silvio Orlando, ammazza-film per eccellenza della seconda repubblica cinematografica.

Galbo 2/02/08 11:27 - 12399 commenti

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Film estremamente politico e a tratti ostico, "Palombella rossa" (il titolo si riferisce ad un'azione della pallanuoto, sport realmente praticato dal regista ed elemento centrale del film), è una sincera e lucida riflessione sul ruolo di una parte politica (il PCI) nello scenario della vita italiana. Ma il film, che appare crudo e niente affatto consolatorio, è anche un duro atto d'accusa contro la logorrea e la sterile chiacchera del cattivo giornalismo, qui perfidamente rappresentato.

Hackett 12/06/08 16:14 - 1867 commenti

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Nel film si ritrovano alcuni personaggi stralunati alla Moretti, Orlando è sempre bravo e l'ambientazione che ruota attorno ad una vasca da pallanuoto è curiosa. Ma manca lo smalto del miglior Moretti, la storia vuole essere troppo concettosa e si perde in se stessa, involvendosi. La noia è in agguato e le premesse sono un po' deluse.

Matalo! 20/07/08 12:18 - 1378 commenti

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Tempistico. Instant movie rovinato da mille e mille ambizioni di metafora che lo appesantiscono in maniera da farlo diventare un non-film ma solo un enorme concetto in testa del regista che può affascinare solo lui. Raramente Moretti è stato così irritante e presuntuoso, nonostante il coraggio di fare un film sui tempi in "diretta". Alcune battute memorabili. Lui è un cane d'attore ma questo a volte è un valore per i personaggi che interpreta, sempre odiosi.
MEMORABILE: Il cameo del grandissimo, purtroppo scomparso, critico Giovanni Buttafava, già professore-poeta in Bianca.

Pigro 18/09/08 07:52 - 9673 commenti

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Un esponente del PCI cerca di recuperare i frammenti di una memoria persa a causa di una accidentale amnesia, durante una partita di pallanuoto. Nanni Moretti realizza qui il suo film più violentemente sarcastico nei confronti del suo partito che in questi mesi (siamo nel 1989!) sta vivendo un drammatico travaglio, ma soprattutto una caduta di tensione etica e politica senza precedenti. Gustose le varie tirate di Moretti, che fanno di questo film più un pamphlet allegorico (schematico, ma efficace) che non un vero racconto.

Homesick 23/10/09 17:10 - 5737 commenti

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L’analisi convergente della crisi politico-identitaria del PCI all’indomani dello spegnimento del lume sovietico e il disagio esistenziale vissuto da Apicella – degrado di valori e linguaggio, nostalgia per l’infanzia perduta e per il sentimento romantico simboleggiato dal Dottor Zivago – è svilita dalla frastornante entropia di un racconto allegorico cui difettano sia l’aguzza icasticità di Bianca, sia l’afflato intimista de La messa è finita: un racconto che è autobiografismo compiaciuto e sterile. Immancabili la canzoni di Battiato, insopporabili gli schiamazzi di Orlando.
MEMORABILE: La Tribuna Politica in cui i dogmi del partito svogliatamente enunciati da Moretti sfumano in “E ti vengo a cercare” di Battiato.

Mdmaster 14/02/11 13:06 - 802 commenti

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Da piccolo lo vedevo semplicemente perché mi rivedevo nel piccolo Michele che non voleva andare a nuoto. Oggi, pur cogliendone il messaggio politico, continua a sembrarmi un film troppo compaciuto, terribilmente innamorato della storia che vuole raccontare, senza chiedersi se possa davvero interessare. I meccanismi di Moretti sono oliati alla perfezione, ma in interminabili ottanta minuti c'è davvero poco che si riesca a sopportare senza cadere addormentati. Forse è giusto così, ma siamo su livelli molto inferiori rispetto a La messa è finita.

Nando 13/02/11 10:57 - 3816 commenti

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Una personalissima analisi del regista ed attore sulla crisi che attanaglia la sinistra in Italia, in cui sarcasticamente critica l'operato degli esponenti del partito. Sullo sfondo una drammatica partita di pallanuoto e i continui flashback del protagonista. Lievemente pesante e monotematico, solo per accaniti fan di Moretti.

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Markus 26/04/11 09:10 - 3690 commenti

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Istant-movie sulla fine del PCI (e del comunismo nel mondo) descritto - con evidente rammarico da parte del regista - attraverso la metafora sportiva, ma si ha l’impressione che l'abbia capita solo lui: un guazzabuglio di scene mal recitate intervallate da rari momenti in cui Moretti fa Moretti, ma qui non basta. Lo spettatore è “vittima” delle volontà (un po’ troppo ambiziose) del regista; tuttavia il film ebbe un buon consenso, forse perché in definitiva Nanni aveva già un suo pubblico. Orlando infastidisce.

Luchi78 24/11/11 23:31 - 1521 commenti

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Esilarante Moretti in questa rivisitazione della crisi della politica italiana di sinistra, tutta vissuta tramite una partita di pallanuoto surreale dove i vuoti di memoria si alternano ai ricordi riaffioranti. Il tutto si presta alla verve comico-satirica del regista e protagonista, il quale fa girare attorno a sè personaggi rappresentativi e deliranti allo stesso tempo. Geniale la rappresentazione del rapporto con la figlia, una giovanissima Asia Argento, con la quale parla di scarpe e vestiti, ma non di politica... una chicca!
MEMORABILE: Il finale con Apicella che durante la tribuna politica in TV intona le note di "E ti vengo a cercare" di Battiato.

Myvincent 6/09/13 19:57 - 3744 commenti

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La crisi del comunismo (e del comunista) alla fine degli anni '80 ripropone il tema dell'identificazione di una classe politica che in parte è ancora attuale. Peccato che l'istrionismo malinconico di Moretti si esasperi fino all'autismo stilistico, offrendo un piatto freddissimo, esagerato in virtuosismi simbolici.

Mickes2 4/10/13 12:22 - 1670 commenti

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Un film frammentato che funziona poco e solo a fasi alterne, perché la crisi politica e identitaria del PCI (e Apicella) in verità poco attecchisce, sfianca e infine irrita. E l’isterismo dilagante non aiuta di certo, gli squarci sul passato appaiono slegati, le urla francamente evitabili. Rimangono però lampi d’arguzia, romanticismo e sofferta ironia (le parole sono importanti!, “E ti vengo a cercare” cantata in quel modo, il riferimento al Dottor Zivago) e qualche elemento interessante da estrapolare nel ring-piscina nella partita di pallanuoto.

Paulaster 23/07/15 10:43 - 4427 commenti

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Il comunismo si sgretola e il progressismo manda i primi vagiti dai bordi di una piscina. La giornalista non capisce, i cattolici lo pressano, i compagni gli danno dell’egoista; Moretti vuole uscire dai cliché ma in fondo vede l’ideologia difficile da scardinare. L’accostamento sportivo serve come una seduta dallo psicologo: da piccolo non voleva nuotare ma poi il suo ricordo è bellissimo. Divertente l’utilizzo del pubblico della pallanuoto e gli intermezzi del Dottor Zivago. Piacevoli anche le piccole scene con la Argento.
MEMORABILE: “Se guardi a destra poi lo so che tiri a sinistra”.

Gabrius79 25/08/15 22:15 - 1427 commenti

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Nanni Moretti dirige e interpreta questo film piuttosto autobiografico e dedicato al cambiamento politico della sinistra italiana. Il risultato non è di certo esaltante; a volte la recitazione appare appassionata, altre solo logorroica. Non da annoverare tra le sue migliori opere. Occhio a una giovanissima Asia Argento.

Almicione 4/12/16 21:31 - 764 commenti

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Moretti allegorico come sempre, anzi in modo esagerato. L'ottimo equilibrio fra messaggio e godimento presente in Sogni d'oro e Bianca è qui completamente sbilanciato; presto ci si annoia della piscina e delle scene, delle grida dell'allenatore e dei compagni. Anche l'identificazione di Apicella con il PCI ha perso il suo coinvolgimento durante gli anni. Rimane qualche sequenza celebre, il senso sconfortante che anima molti film di Moretti, qualche risata provocata da spunti geniali; ma sicuramente non può figurare tra le sue migliori pellicole.
MEMORABILE: "Tu sei contento che io esista?" "NO! No!"

Magi94 29/06/18 17:05 - 954 commenti

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Forse il più criptico e difficile dei Moretti, che si lancia in un mix di nevrosi morettiana e surrealismo puro. Questo dà l'idea della pesantezza dell'ora e venti di film, ma allo stesso tempo ci regala un paio di scene e alcune metafore molto azzeccate. Il regista è al solito arrogante ma inattaccabile nel suo elitismo culturale e il pensiero delle masse viene ritratto senza sconti (la giornalista che legge frasi fatte sul PCI). Va da sé che per apprezzare il film bisogna essere interessati all'argomento e a quel che Moretti ha da dire.
MEMORABILE: Il cattolico insistente e irritante.

Il Dandi 1/10/19 17:02 - 1917 commenti

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L'ultima volta di Michele Apicella (all'alba della seconda Repubblica Moretti sostituirà il suo alter ego interpretando in Aprile direttamente sé stesso). Trasparente allegoria nella quale il regista allude al crollo del Muro con la metafora della perdita della memoria dove si innestano ossessioni personali (la pallanuoto, le canzoni di Battiato) e perfino metacinematografiche (la visione collettiva del Dottor Zivago). Film amaro in cui alla dichiarata ideologia si affianca l'onestà intellettuale della sconfitta.
MEMORABILE: Scena che originò un vero e proprio tormentone proverbiale: "Ma come parla? Le parole sono importanti!"

Gordon 9/07/20 00:07 - 261 commenti

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Classica pellicola morettiana con annesse riflessioni di un incallito e malinconico militante comunista. La chiave di lettura del personaggio è in questo caso una grande passione dell'attore, ossia la pallanuoto, le cui tattiche vengono sviscerate in modo comico da un ottimo Orlando, che fa da vivace contraltare al valido quanto cupo Moretti. Per il resto il film non si segnala né per un ritmo decisamente sostenuto né per la fotografia, a volte quasi amatoriale. Buona invece la sceneggiatura.
MEMORABILE: La scenata di Moretti alla giornalista; "Marca Budavari!", il quale poi puntualmente insacca.

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Daniela 26/08/20 00:01 - 12672 commenti

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Dirigente del PCI immemore causa incidente cerca di riassemblare i ricordi affioranti mentre è a mollo in una piscina... Moretti attinge al proprio vissuto di ex pallanuotista per imbastire una metafora sulla crisi d'identità di un partito che la fine della contrapposizione tradizionale tra i due blocchi ha lasciato nel guado tra un passato con ombre ed un futuro incerto. Tema certo sentito, dato che la partecipazione emotiva del regista/attore è ben avvertibile, ma svolgimento a tratti pesante, troppo moretti-centrico, che ne smorza l'impatto.
MEMORABILE: I ceffoni e poi gli urli: "Come parla, come parla, le parole sono importanti!"

Fabbiu 17/12/20 21:13 - 2147 commenti

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La perdita di memoria del protagonista (il solito Apicella, alter ego di Moretti) lo conduce in crisi: non trova più l' ideologia della sinistra italiana nella realtà in cui si ritrova (compreso il linguaggio con forti influenze anglofone). Il regista inserisce il tema della pallanuoto (di cui è stato praticante con ottimi risultati) rendendo molto autobiografico il contesto. La narrazione è interessante e regala qualche piacevole gag o momento, ma i toni che si intuiscono dai primissimi minuti e il costante clima riflessivo non aiutano i ritmi: la durata si fa sentire tutta.

Pessoa 28/08/22 22:04 - 2476 commenti

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Moretti riflette, senza risparmare toni polemici, sulla contemporanea fine del PCI (lo farà anche nella vita reale), intersecando esperienze infantili e impegno politico giovanile in una partita di pallanuoto che non riesce a diventare epica nonostante i toni evocativi. La pecca maggiore del film è proprio nell'estrema frammentazione delle vicende, che finisce per fiaccare lo spettatore, mentre nel cast più che il protagonista piuttosto monocorde si apprezzano di più in ruoli minori Orlando, Messeri e una giovanissima Argento. Film non memorabile, ormai superato nei modi e nei temi.

Thedude94 4/04/23 23:28 - 1097 commenti

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Riflessione politica triste di una decadenza della sinistra e del partito comunista alla fine degli anni '90 messa in scena con originalità da uno splendido Moretti, il quale nei panni del solito Michele Apicella è alle prese con una crisi di perdita di memoria che lo porterà a riflettere sulle conseguenze di ciò che ha detto prima delle elezioni. Il tutto avviene in un contesto ai limiti del surreale, durante una partita di pallamano, con personaggi strampalati e divertenti che realizzano delle gag da storia del cinema italiano. Una perla da non dimenticare e che fa pensare molto.

Rambo90 20/04/23 14:21 - 7702 commenti

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Un Moretti particolarmente morettiano, quasi criptico in alcune sue manifestazioni, che sceglie la struttura di un racconto volutamente confuso per poter snocciolare i temi a lui più cari, dalla politica alla nostalgia, dalla linguistica alla sport. La parte più interessante è proprio quella inerente la partita, con un grande Orlando e alcuni bei ralenti del match. Meno riusciti i flashback tratti da un vecchio corto e i ricordi del protagonista da bambino. Una sorta di passaggio tra i film della giovinezza e i successivi lavori maturi. Belle le musiche di Piovani.

Pinhead80 3/10/23 12:31 - 4767 commenti

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Un onorevole del PCI perde momentaneamente la memoria a causa di un incidente d'auto. Cercherà di recuperare i ricordi durante un'interminabile partita di pallanuoto. In questo film c'è tutto il risentimento e il rammarico del regista nei confronti di una situazione politica che vede una certa concezione di comunismo andare alla deriva. Lo sport agonistico e in particolar modo la partita con i suoi mille risvolti è il luogo ideale dove poter sfogare tutta la rabbia nei confronti di un passato che non c'è più e di un presente governato dall'incertezza. A tratti ostico ma necessario.
MEMORABILE: Apicella bambino che non vuole entrare in acqua; Il calcio di rigore.

Mattatore 13/09/23 12:07 - 82 commenti

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Complessa parabola discendente su vita, perplessità e impegno politico di Michele Apicella, onorevole di un PCI oramai a lui alieno tanto quanto il gioco della pallanuoto, attività di squadra/metafora di una lotta di classe che, incagliatasi nelle sue stesse incertezze, ha fallito nel suo intento fondamentale. Il protagonista, assalito dunque da drammi infantili, strenui tentativi di corruzione ideologica, colpi semantici scagliati dal giornalismo più farisaico e arguti raggiri religiosi, appare puerilmente condannato dalla giustizia del dubbio ad un calvario surreale e commovente.
MEMORABILE: L'incidente; Michele a galla tra le pubblicità di gelati; "Ti ricordi?"; Il metacinema; I due portatori di dolci; La partita; Il magnifico finale.

Noodles 16/10/23 16:06 - 2233 commenti

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Film piuttosto ostico di Nanni Moretti, che unisce qui alla sua consueta riflessione politica una certa vena surreale molto interessante. Il film è tutto centrato su una partita di pallanuoto, il resto sono flashback, frammenti e tantissime metafore sulla situazione politica del PCI, ormai privo di identità all'epoca. Nonostante la pallanuoto sia al centro della pellicola, è forse il film più politico del regista. Chi lo ama apprezzerà molto questo lavoro. C'è anche una giovanissima Asia Argento, che si mostra qui migliore rispetto a molte prove future. Buono.
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  • Discussione Gugly • 26/04/08 21:07
    Portaborse - 4710 interventi
    Mah, è Moretti stesso che ha voluto inquadrarsi in un discorso politico, poi ognuno può apprezzarlo secondo le proprie inclinazioni, ci mancherebbe...detto questo, concordo sul Moretti comico mancato, anche se il film che mi ha fatto più ridere è stato Caro Diario.
  • Discussione Zender • 26/04/08 23:41
    Capo scrivano - 47804 interventi
    Gugly ebbe a dire:
    Mah, è Moretti stesso che ha voluto inquadrarsi in un discorso politico.
    Ma non c'è dubbio. Il mio è un pensiero personale che sicuramente Moretti non condividerebbe mai (né tantomeno potrebbe farlo la critica, che non può non vedere quello che sta dietro a ogni film di Moretti...)
  • Curiosità Macbeth55 • 7/09/10 14:01
    Galoppino - 99 interventi
    Il portiere dell'Acireale è il mitico Mario Scotti Galletta, ex portiere della Canottieri Napoli e della Nazionale. Il personaggio interpretato da Remo Remotti, di cui Silvio Orlando dice "è stato nazionale sia di pallacanestro che di pallanuoto" è un chiarissimo riferimento a Cesare Rubini, medaglia d'oro a Londra 1948 ( pallanuoto) ed ex giocatore poi allenatore del Simmenthal Milano ( pallacanestro). Inoltre l'allenatore dell "Acireale" è il bravissimo Mauro Maugeri, attuale coach della nazionale olandese femminile di pallanuoto.
    Infine l'istruttore di nuoto di Michele bambino ( ti porto all'acqua alta!) è l'ex pallanotista napoletano Telemaco Marcoccio, che pero' fece carriera a Torino, nel Fiat, assieme agli altri due napoletani Sante Marsili e Mattia Aversa.
  • Curiosità Zender • 24/07/14 12:24
    Capo scrivano - 47804 interventi
    Dalla collezione "I flanetti di Legnani" (con contributo di Zender al restauro), il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della prima tv di Palombella rossa (18 marzo 1991 all'interno del ciclo "Viaggio introrno all'uomo: i giovani", di Sergio Zavoli, grazie a Zender per la ricerca):

  • Curiosità Paulaster • 6/06/15 16:43
    Controllo di gestione - 97 interventi
    Nella parte dell'assistente alla tribuna politica c'è Daniele Luchetti, amico del regista:

  • Discussione Gugly • 25/11/16 10:58
    Portaborse - 4710 interventi
    Al festival del cinema di Torino è stata proiettata una versione restaurata della pellicola in questione; ho letto questo resoconto, a quanto pare il Caro Nanni non si è smentito...

    http://www.lastampa.it/2016/11/25/cultura/opinioni/buongiorno/palombella-rozza-hdTRzNBmBpsOnxH82I9XjL/pagina.html

    Moretti si è presentato in sala, dicono che abbia masticato svogliatamente quattro frasi di rito, e si è seduto in prima fila, dando appuntamento al termine della proiezione. Dopo pochi minuti ha lasciato il cinema di soppiatto e, quando si sono riaccese le luci, i fan hanno trovato la sedia vuota, rimanendoci male. «Il dibattito no» è una sua battuta. «Il rispetto del pubblico sì» fatica a diventare una sua pratica.

    Cotola, eri presente all'evento?
    Ultima modifica: 25/11/16 11:22 da Gugly
  • Discussione Cotola • 25/11/16 13:25
    Consigliere avanzato - 3845 interventi
    No e a quanto pare ho fatto bene. I biglietti sono andati esauriti da giorni e quindi anche volendo. Al festival cerco sempre di evitare questi eventi con le star: code chilometriche, lunghe attese e grosse delusioni. Tra l'altro poi essendo la programmazione molto fitta, ci sarebbe comunque poco tempo. Preferisco i registi esordienti che si presentano in sala con timidezza, freschezza e umiltà e che sanno dire anche cose simpatiche e intelligenti e non le trite Frasi di rito.
  • Discussione Gugly • 25/11/16 14:03
    Portaborse - 4710 interventi
    Grazie :)
  • Discussione Mco • 25/11/16 16:24
    Risorse umane - 9970 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    No e a quanto pare ho fatto bene. I biglietti sono andati esauriti da giorni e quindi anche volendo. Al festival cerco sempre di evitare questi eventi con le star: code chilometriche, lunghe attese e grosse delusioni. Tra l'altro poi essendo la programmazione molto fitta, ci sarebbe comunque poco tempo. Preferisco i registi esordienti che si presentano in sala con timidezza, freschezza e umiltà e che sanno dire anche cose simpatiche e intelligenti e non le trite Frasi di rito.
    Bravo Coty, anch'io la penso così, sebbene - vivaddio - esistano eccezioni (Dario Argento, ad esempio, l'ho incontrato più volte ed è stato molto disponibile).
  • Discussione Hackett • 25/11/16 21:41
    Portaborse - 530 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    No e a quanto pare ho fatto bene. I biglietti sono andati esauriti da giorni e quindi anche volendo. Al festival cerco sempre di evitare questi eventi con le star: code chilometriche, lunghe attese e grosse delusioni. Tra l'altro poi essendo la programmazione molto fitta, ci sarebbe comunque poco tempo. Preferisco i registi esordienti che si presentano in sala con timidezza, freschezza e umiltà e che sanno dire anche cose simpatiche e intelligenti e non le trite Frasi di rito.

    Bravo Cotola! Hai perfettamente ragione. Certo che il Moretti degli ultimi anni....mi fa troppa tristezza, come direbbe lui.