I sette ladri - Film (1960)

Buona parte del film serve per presentare i protagonisti del colpo al Casinò di Montecarlo che il professore Theo (Edward G. Robinson) ha studiato in tutti i particolari. Soprattutto deve convincere Paul (Steiger), venuto apposta dall'America. Ne vale la pena perché i personaggi sono ben assortiti e interpretati validamente. Il colpo offre momenti di suspense calibrati e ben diretti e il dopo-colpo dirà ancora la sua. Visione piacevole arricchita dalla bellezza (e anche dalla bravura) di una Joan Collins rubacuori, in versione ballerina sexy.

Tipico caper movie che soffre di una parte pre-colpo dal ritmo piuttosto lento e da un eccesso di verbosità, ma che si lascia seguire volentieri per l'ottimo cast, con il veterano Robinson e Steiger che svettano sugli altri. Il polo d'attrazione è ovviamente il rocambolesco furto, ma anche la presenza di un'abbacinante Collins. Il finale assume un tono forse troppo drammatico, ma in fondo è in linea con quello che si era visto sin lì. La regia è solida e la tensione, pur centellinata, si fa sentire nei momenti chiave. Un buon film.

Ancora un colpo "impossibile" (stavolta l'obiettivo è il casinò di Montecarlo) progettato da una banda eterogenea. Film del genere all'epoca andavano di moda e ricalcavano più o meno lo stesso canovaccio con poche varianti (qui un finale che passa rapidamente dal dramma al rosa). Hathaway se la prende inizialmente un po' comoda, ma sa anche far salire la tensione nei momenti topici, e il cast è di valore assoluto: spiccano il vecchio volpone Robinson, un risoluto Steiger e una splendida Collins, mentre Wallach è impagabile quando si spaccia per il nobile tedesco astioso e paralitico.