Il mosaico del crimine - Film (1969)

Un giovane si ritrova in una stanza, colto da totale amnesia, con un cadavere al fianco. Interverrà il detective Belding a dipanare la matassa. Tipico gialletto anni 60 di media fattura, inferiore (e di molto) a Mirage con Peck, di cui è il remake. Manca la qualità del reparto attoriale del modello e la tensione narrativa che il primo film aveva in dosi massicce. Resta un certo rigore nella confezione e un meccanismo di suspance ben oliato. Recitato con garbo. Si può apprezzare, ma non è un film da ricordare. Passabile.

Se da un lato può raffreddare gli entusiasmi il fatto che si scopra ben presto chi c'è dietro a un cadavere che rischia d'incastrare un dirigente di un'agenzia dei servizi segreti, ecco che dall'altro il susseguirsi degli eventi svela dettagli assai rocamboleschi e sorprendenti su ciò che si era realmente verificato, e non per niente la parte del leone la farà l'acido lisergico, usato a più riprese e talvolta per fini diametralmente opposti. Dillman è una vittima introversa alla Anthony Perkins, mentre Guardino, investigatore privato, è baldanzoso e gaio ma non si arrende mai.