La crisi di coscienza di un infiltrato nella società segreta dei Molly Maguires che, a fine '800, tentò con metodi "terroristici" di migliorare le condizioni di lavoro dei minatori irlandesi in Pennsylvania. Austero, rigoroso, antimanicheo, è uno dei rari film "operai" girati a Hollywood. Ritt ne fa qualcosa di complesso sia tecnicamente (la fotografia di Hong Howe), che ideologicamente (l'attenzione alle ragioni di tutti), che personalmente (in filigrana è evidente il discorso sul maccartismo di cui fu vittima). Gara di bravura tra Harris e Sean. Ponderoso.
Dramma storico molto curato: nella splendida fotografia, nella regia attenta e nelle scenografie. Un po' difficile da seguire a causa di un ritmo spesso lento e di tanta verbosità, ma non per questo di poco impatto. Connery e Harris sono straordinari, molto affiatati fra loro e perfetti nei singoli momenti di gloria. Lodevole l'asciuttezza dei toni, che non sono mai né enfatici né epici. Buono.
Nella seconda metà dell'800, un gruppo terroristico lotta per il miglioramente delle condizioni dei minatori della Pennsylvania. Uno dei rari film duramente politici e sindacali prodotti ad Hollywood si deve al regista Martin Ritt. L'opera è complessa e non facilmente fruibile a causa di un certo eccesso di dialoghi. Rimarchevole l'eccellente ricostruzione storica e la buona prova degli attori. Impegnato.
L’amicizia virile, il tradimento e il puritanesimo sono elementi cardine del western classico, qui recuperati per rievocare le origini delle lotte sindacali negli Stati Uniti e formulare la tesi antropologica dell’osservatore esterno che, a contatto del suo oggetto di indagine (gli operai dinamitardi da denunciare) finisce col subire un processo di cambiamento irreversibile. La regia si impronta al duro realismo del lavoro in miniera, le parti sentimentali rifuggono qualsiasi sdolcinatura e Harris si cala con massima fermezza nell’ingrato ruolo di delatore proletario tra i proletari.
MEMORABILE: La paga settimanale di Harris: da un lordo di 9 dollari ad un netto di soli 24 cents.
Bella ricostruzione (anche ambientale) della vera storia dei Molly Maguire, il gruppo terrorista di minatori irlandesi dell’800, vista attraverso lo scontro tra il leader e l’agente infiltrato: due ottimi Connery e Harris, che restituiscono tutte le sfumature più complesse e ambigue dei loro personaggi. La questione politico-sindacale della reazione alle dure condizioni di lavoro in miniera assume toni che trascendono lo specifico periodo storico, trasformando questo film in un documento vibrante che lancia interrogativi pressoché attuali.
Pennsylvania, seconda metà dell'Ottocento. Un agente si infiltra fra i minatori allo scopo di individuare i capi di un'organizzazione segreta che lotta per difendere i diritti dei lavoratori sfruttati... Nel ricostruire la storia dei Molly Maguire, Ritt pone sullo sfondo la ricostruzione ambientale per privilegiare il rapporto fra il leader del movimento e lo spione ma senza incidere in profondità, nonostante il carisma dei due attori. Interessante ma non molto convincente, sia per l'eccesso di dialoghi che per la ridondanza di certi passaggi.
Girato a Eckley in Pennsylvania, villaggio di minatori dove è stato ricostruito il frantoio per il carbone e con una scenografia generale molto realistica. Grande cura nella descrizione del lavoro in miniera e dello stile di vita dei minatori e delle loro famiglie. Da una parte i cospiratori che combattono a loro modo le regole imposte dalle Compagnie, dall'altra l'infiltrato che si trova nella posizione scomoda di convivere due realtà. La sua relazione e l'epilogo di questa, con miss Mary, è il punto cardine di riflessione dell'amara vicenda.
Dramma storico sulle azioni dei Molly Maguires, un'organizzazione sindacale estremista che nel 1870 lottava per migliorare la condizioni dei minatori irlandesi della Pennsylvania. Il film si snoda attorno a una classica detective-story con Harris infiltrato che deve scoprire i membri della suddetta società. Come in Hombre Ritt unisce spettacolo e impegno aiutato dalle splendide scenografie delle miniere in Cinemascope. Nei panni di un personaggio rude e scontroso Connery si dimostra un ottimo interprete affrancandosi definitivamente da 007.
MEMORABILE: Il primo attentato in miniera; Il processo in cui Harris svela la sua vera identità di spia.
La rivendicazione di sacrosanti diritti può giustificare il ricorso alla violenza? Dubbio che si pone il protagonista, poliziotto infiltrato tra i minatori estremisti e a cui sembra rispondere positivamente questo film di forte impegno politico e civile, non sempre scorrevole a livello narrativo ma che si avvale di un'efficace ricostruzione ambientale e di dialoghi quasi mai banali. Ben supportati dal cast di contorno, Harris e Connery interpretano al meglio due personaggi non facili. Bella fotografia e buone musiche di Henry Mancini.
MEMORABILE: Le due omelie del prete; Le detrazioni in busta paga; Il confronto finale tra Harris e Connery.
La dura vita nelle miniere della Pennsylvania porta un gruppo di minatori a imporre azioni eclatanti per un miglioramento delle condizioni; è la via sbagliata ma a loro non resta altra scelta. Spaccato di vita crudele, nel quale la violenza la fa da padrona. Il film è fatto bene e il regista sceglie una chiave di lettura intelligente, supportato da Connery e Harris (nemici-amici sino alla fine), entrambi in grande spolvero su un tema comprensibilmente sentito da ambedue.
Bel film di Ritt che ricostruisce le vicende della setta segreta dei Molly Maguire.
La ricostruzione ambientale è ottima; la fotografia di Hong Howe è strepitosa; il cast è in gran forma con Harris e Connery a fare la parte dei leoni; la regia di Ritt è buona. Eppure...eppure gli sfugge la statura di grandissimo film a causa di una sceneggiatura che disperde la compattezza narrativa in qualche rivolo privato di troppo, annacquando così la tensione. Ed è un peccato perché i numeri per primeggiare c'erano tutti. Merita comunque una visione.
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HomevideoRocchiola • 17/02/16 10:18 Call center Davinotti - 1238 interventi
Il DVD della Paramount è ormai fuori catalogo ma ancora reperibile a prezzi decenti. Il video anamorfico 2.35 appare piuttosto pulito, fatto salvo per qualche sporadica spuntinatura. L'audio 2.0 è un po' basso ma sufficientemente chiaro. A fine 2019 è uscito anche in bluray ma solo per il mercato americano.
Secondo Il Mereghetti è l'unico film che parla della setta segreta dei Molly Maguires.
Dal punto di vista letterario se ne parla almeno in due opere: ne "La valle della paura" di Conan Doyle (è una delle avventure di Sherlock Holmes) e in "Antracite", romanzo di Valerio Evangelisti.