Il giorno della prima di Close up - Corto (1996)

Il giorno della prima di Close up

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 7/02/12 DAL BENEMERITO GIùAN
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Giùan 7/02/12 11:45 - 4537 commenti

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In 7 minuti forsennati il maniacale Nanni alle prese con la proiezione in prima nazionale (presso il suo Nuovo Sacher) di Close Up di Kiarostami. Omaggiando la sfortunata (commercialmente) pellicola dell'Autore iraniano, Moretti gioca ulteriormente con la vertigine cinematografica che già il film metteva in scena. Eccolo così mostrarci, nella duplice veste di regista/esercente, la sua proverbiale ossessione, in cui sono inscindibili visione della vita e passione per il Cinema. Autoironico e pieno di understatement nello sfumar il confine tra verità e finzione.
MEMORABILE: I suggerimenti alla cassiera per incoraggiar gli spettatori alla visione di un film con sottotitoli; A letto mentre ascolta i risultati del botteghino.

Pigro 30/03/12 09:44 - 9634 commenti

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Ci voleva l’autoironico narcisismo di Moretti per mostrare la dura realtà dell’esercente cinematografico non-allineato: eccolo, dunque, nella sua attività di gestore del Sacher in cui si proietta Kiarostami (in temibile versione originale), in concorrenza con imponenti blockbuster. Il corto è tanto vero quanto spassoso nel raccontare l’ansia nella preparazione per l’arrivo del pubblico, le piccole manie, fino alla notevole segreteria telefonica finale. Perché il cinema è fatto anche di queste piccole cose. Un corto acuto e gustoso.

Mushroom 30/05/12 19:57 - 36 commenti

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Cortometraggio di Moretti in cui riprende nuovamente le sue ossessioni e le sue critiche. Le prime si riscontrano nel modo in cui il regista\attore gira più volte sulle stesse frasi e stesse parole, spaventato dai pochi incassi del film Iraniano e cerca di convincere gli spettatori che un film con i sottotitoli è meglio che doppiato. Le seconde sono presenti specialmente all'inizio e alla fine del corto, quando Nanni è al letto ed ascolta gli incassi della giornata e in realtà non gliene importa: il film buono non è fatto di incassi buoni.
MEMORABILE: Nel letto, dopo aver saputo dalla collega gli incassi di close-up, spegne la luce mentre quella continua a ripetere titoli con incassi annessi.

Homesick 24/08/13 11:24 - 5737 commenti

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Dura la vita dell’esercente del cinema “Nuovo Sacher” che proietta film d’essai in concorrenza con le pellicole commerciali… In sette minuti Nanni Moretti ne condensa l’ansia, le fisime e l’attesa con un realismo semidomentaristico nel quale non manca di inserire con l’inconfondibile voce stridula e arrochita le sue improvvise uscite paradossali e spassose che fanno di questo cortometraggio un tassello necessario nel suo ormai lungo curriculum artistico.
MEMORABILE: Moretti che si sveglia di soprassalto per ascoltare il messaggio nella segreteria.

Mickes2 26/08/13 13:35 - 1670 commenti

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Corto simpatico con sottofondo amarissimo poiché imbevuto di quella vena tragicomica (cinematograficamente parlando) che in Italia è presente fin da tempi non sospetti. Nanni Moretti nella doppia veste di esercente e appassionato/divulgatore di Cinema, in una manciata di minuti ne racconta le preoccupazioni, i dubbi e le speranze. E tra piccole strigliate ai dipendenti, lettura degli altrui incassi “stellari” e pillole sull’autore di cui verrà proiettato un film, si consuma un altro (auto)ironico episodio della vita del cinema d’essai nel Bel paese.
MEMORABILE: Il finale.

Viccrowley 12/11/13 00:05 - 814 commenti

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Poco più di sei minuti per condensare con arguzia e divertimento, ma anche una punta di amarezza, il Moretti-pensiero sulla situazione cinematografica d'essai italiana. Il vacuo tentativo di promuovere la visione dei film in lingua originale, l'ossessiva lettura dei milionari incassi dei film commerciali e di fondo l'irriducibile, incondizionato amore per il mestiere del cinema, a volte così poco capito e apprezzato.

Caesars 31/07/15 13:58 - 3777 commenti

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Bel corto nel quale Nanni Moretti porta su grande schermo le paure di un proprietario di cinematografo che cerca di proporre qualcosa di (molto) alternativo. Questo accadeva quasi 20 anni fa, ma le cose da allora non sono di certo migliorate. L'autoironia del regista romano rende gradevolissimi i pochi minuti di proiezione riuscendo (forse) a instillare nel pubblico curiosità verso il film iraniano oggetto di questo corto. Merita la visione.
MEMORABILE: Moretti che "impersona" lo spettatore medio, atterrito dai sottotitoli.

Paulaster 24/07/15 18:36 - 4389 commenti

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Dura la vita per chi propone film di qualità: le presenze si contano sulle dita di due mani, gli anziani possono avere il rimborso, bisogna indicare il giro largo per il parcheggio. Piccole nevrosi sulla pubblicità e l’audio, analisi dei tramezzini, battuta sui doppiatori italiani: lo stile realistico di Moretti nell’ansia della prima visione. Peccato la breve durata, ci si prendeva gusto nell’aspettare il tanto atteso pubblico.

B. Legnani 26/07/15 13:50 - 5523 commenti

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Quando Nanni Moretti prende in giro sé medesimo è irresistibile. Qui è angosciato dal risultato della proiezione al Sacher di un film iraniano ("Nema-ye Nazdik", vale a dire "Close up") con sottotitoli (roba che neanche Riccardelli infliggeva a Fantozzi e colleghi), al punto di far alzare il volume dell'audio (peraltro incomprensibile, essendo il film parlato in persiano e in azero) in modo che tale che non ci si renda conto che è stato alzato... Assai gustoso.

Rambo90 27/08/15 20:06 - 7675 commenti

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Piccolo corto molto divertente e ironico di Moretti. L'ansia dell'esercente che, unico tra tanti, mette in scena un film iraniano nel proprio cinema (per giunta in lingua originale con sottotitoli) è resa benissimo attraverso simpatici sketch e la divertita interpretazione del protagonista. Appena sei minuti, ma che si ricordano. Spassoso il finale con i risultati della prima giornata e il raffronto degli incassi dei vari cinema.

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Magi94 24/08/17 20:48 - 944 commenti

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Un divertente corto su un argomento puramente cinematografico. Moretti riprende il suo alter ego dai mille complessi e lo catapulta nel suo cinema Sacher alla prima di un difficile film iraniano. Corregge i particolari con la solita arguzia e riesce a divertire prendendosi gioco di se stesso. Gli incassi saranno risibili, ma non importa perché il film ai pochi è piaciuto comunque!
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