I sette senza gloria - Film (1969)

Un capitano inglese deve far saltare un deposito di carburante tedesco nel deserto. Per la missione gli viene affidata una squadra di criminali di varie nazionalità. Sulla scia della Sporca dozzina ma con meno ritmo e, se possibile, ancora più violenza e rudezza. C'è molta tensione in alcune scene e, anche se con momenti morti, si arriva alla fine soddisfatti di quello che si è visto. Bravissimo Michael Caine, ma anche Davenport non è da meno.

Somigliante alla sporca dozzina, ma qui le canaglie sono solo sette. La guerra inoltre è ancor più sporca e violenta e le differenze sono anche stilistiche: ci sono più momenti "riflessivi" ma ciò, a mio avviso, non va a discapito del ritmo. L'attesa per ciò che sta per accadere, aumenta anzi la tensione che raggiunge livelli notevoli in varie scene. Merito dell'ispirata regia di De Toth che gira con classe e costruisce da maestro le scene d'azione, scegliendo poi un finale feroce, davvero riuscito. Recuperatelo!

Film bellico di genere che inizia il filone sui mercenari. Non eccelso nella trama e con un finale fuori dai canoni. Come sempre Caine da manuale nei ruoli da film bellico. Ottime ambientazioni. Il ritmo non è dei più elevati e alcune volte ci si annonia un po'. Comunque, per il periodo, politicamente scorretto. Si parla di mercenari, omosessualità e c'è una scena di tentato stupro.

Film bellico secco ed essenziale, più improntato al realismo che alla spettacolarizzazione. Spunto di partenza analogo a Quella sporca dozzina, con una difficile missione affidata a dei pendagli da forca; stavolta però ci troviamo sul fronte africano (in realtà gli esterni vennero girati in Spagna), i toni sono ancora più aspri e pessimisti, i nostri antieroi, più che dal nemico, dovranno guardarsi dal cinismo dei loro stessi comandanti e il finale è inaspettatamente tragico. Ottimi Caine e Davenport, Andrews e Green non demeritano.

Film di guerra al vecchio stile inglese. Ancora una volta vengono descritte le illogicità che emergono in situazioni belliche e le assurde decisioni prese dai superiori. Molte sequenze soporifere in cui sono protagoniste solo le tempeste di sabbia e i rumori dei veicoli sui sassi, ma per fortuna sul finale si comincia ad avere un po' di azione. Effettivamente se non fosse per la sequenza conclusiva e la scena della mina all'oasi non varrebbe neanche una visione. Nulla di speciale comunque.

Durante la campagna d'Africa, ad un ufficiale inglese ligio ai regolamenti e con scarsa esperienza sul campo viene affidato il comando di un manipolo di ex criminali col compito di infiltrarsi dietro le linee tedesche per una missione di sabotaggio... Inevitabile il confronto con Aldrich, ma anche questo del più modesto De Toth è un film solido, avvincente, costruito più sulla tensione che sull'azione, a cui viene riservata la parte conclusiva altamente spettacolare. Molto bello l'epilogo, secco ed amarissimo. Nel cast, bel confronto tra Caine e Davenport, funzionali gli altri.