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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Erik the viking
Anno: 1989
Genere: commedia (colore)
Regia: Terry Jones
Note: In homevideo come "Erik il vichingo". Con membri dei Monty Python.
APPROFONDIMENTI: Il genere pellicciottesco (o pellicciotto-movie)
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L'IMPRESSIONE DI MMJ
Riprendendo una delle tante leggende nordiche, che raccontava di Erik il Rosso come del più grande esploratore vichingo, l’ex Monty Python Terry Jones (il regista di tutti i film del gruppo) realizza un film d'avventura un po’ pazzo (come nella tradizione dei Python), in cui Erik è interpretato da Tim Robbins e, presa una barca e un manipolo di valorosi compagni, esce in mare aperto alla ricerca di Asgard e del Valhalla per riuscire a riportare il sole in Norvegia, oscurato, secondo le credenze, dal perfido Ragnarok. Il tentativo di trasferire il caratteristico umorismo dei Monty Python (qui rappresentati nel cast dallo stesso Terry Jones nella parte del re Arnulfo di Ay...Leggi tutto Brazil e da John Cleese in quella di Halfgard il Nero) in un film “esterno” non riesce anche per colpa di una sceneggiatura povera, che ad alcuni sprazzi di autentica genialità ne alterna altri (la maggior parte) noiosi e troppo descrittivi. La scelta di Tim Robbins come protagonista (è Erik, ovviamente) non è delle più felici, vista la scarsa propensione al comico del nostro, e anche il resto del cast (c'è pure Mickey Rooney in ruolo del nonno di Erik) non è all'altezza dei celebri multitravestimenti dei Monty Python (da soli interpretavano, cambiandosi di costume, quasi tutti tutti i protagonisti dei loro film). In poche parole un lavoro che conserva ancora qualcosa dall'inconfondibile trademark del gruppo (il finale, piuttosto visionario, ne è la dimostrazione) ma tende a perdersi in prolungate e stanche scene di battaglia, in dialoghi spesso inutilmente pomposi. Comunque, seppur a tratti, motivi di divertimento ce ne sono ancora, ed è un peccato che la presenza nel film dei grandi Terry Jones e soprattutto John Cleese si limiti a pochi minuti. Non è l'altezza di un film dei Monty Python, tuttavia resta sempre un gusto particolare per il demenziale oggi scomparso.
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ChiudiTITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Quello che si dice un buon film:
Puppigallo, Jena - Non male, dopotutto:
Marcel MJ Davinotti jr., Daniela - Mediocre, ma con un suo perché:
Pigro
Divertente, con gag più o meno riuscite, può contare su un buon gruppo di attori (fantastico il religioso che non vede il drago perchè non ci crede, mentre la bestia distrugge la barca). Anche la parte sull'isola non è niente male, col mantello invisibile e lo sprofondamento con canzone cantata in coro. Una nota di merito va anche a padre e figlio, il cui genitore ricorda in continuazione al poveretto la forza dell'orso che posseggono quelli della sua famiglia. Da gustare anche le sentenze del cattivo. Merita, nonostante alcune cadute.
MEMORABILE: Uno dei suoi uomini fa notare al capo che sulla barca ha messo ai remi tutti quelli coi baffi da una parte e quelli con la barba dall'altra.
L'ingenuo e compassionevole Erik guida i compagni vichinghi in una impresa ai confini del mondo: recuperare il corno magico, il cui suono risveglierà gli dei e farà tornare il sole ad illuminare la terra... Terry Jones dirige un film simpatico ma anche un poco deludente, considerate le sue benemerenze montypythoniane, in cui quasi tutto il divertimento è concentrato nella prima parte, mentre risulta assai più debole la seconda, virata sul fantastico. Nel cast, accanto a Robbins perfetto per il ruolo, si segnala John Cleese, cattivo flemmatico.
MEMORABILE: La disposizione difficoltosa dei rematori sulla barca - Il mantello che rende invisibili
Fantasy comico, che nell’ibridazione perde colpi su entrambi i fronti. Il viaggio di Erik verso il paese degli dei per ottenere la fine dell’inverno è impiantato nella mitologia con un linguaggio fortemente legato all’avventura anche molto spettacolare, ma il tono complessivo è umoristico senza mai riuscire a spingere fino in fondo il pedale dell’ironia o della parodia. Insomma, a parte qualche raro momento, non si ride quasi mai, schiacciati tra quel che un tempo si diceva “spirito di patate” e un’incertezza narrativa di fondo.
Assai prima delle recenti esplosioni vichinghe, abbiamo questo curioso prodotto in cui la comicità dei Monty Phyton (servita in dosi moderate) incontra l'universo norreno. Il risultato è bislacco, con personaggi bizzarri e parecchi momenti divertenti per chi apprezza quel tipo di comicità, con anche un discreto rispetto dei miti norreni. Terry (Jones) come l'altro Monty Phyton Terry (Gilliam) è bravissimo con un budget limitato a produrre scenari grandiosi. Bene Tim Robbins con parruccone rosso, impagabili il ceffo da pazzo di McKeown e lo Sven "furia dell'orso" di McInnerny.
MEMORABILE: Il dragone del Nord tipo carro di carnevale; Il volo del drakkar; La furia con bava alla bocca di Sven; I confini del mondo; Il palazzo di Asgaard.
Tim Robbins HA RECITATO ANCHE IN...
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- Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima visione Tv (mercoledì 11 novembre 1992) di Erik il vichingo:
