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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Il primo libro di Fabio Volo portato al cinema viene affidato alla regia di Massimo Venier (noto per aver diretto tutti i primi film di Aldo, Giovanni e Giacomo). Una storia semplice, banale, ma con un'idea simpatica che riscatta almeno la prima parte del film: Giacomo (Volo), scapolo impenitente, per pura comodità finge che una ragazza che fa la sua stessa strada in tram (Ragonese) sia la sua fidanzata. Lo fa per poter usare la scusa giusta con amici e colleghi quando serve, ma in realtà nemmeno ne conosce il nome. Fino a quando non sarà lei ad invitarlo a pranzo dando il via alla ovvia love-story che ri-inquadra il film nei canoni del sentimentale classico. A quel punto resta...Leggi tutto solo da apprezzare la consueta recitazione sottotraccia di Volo, simpatico naturale, giovane "comune" per vocazione. E da Milano, dove i due abitano, si vola a New York dove lei cerca di rifarsi una vita puntando sulla meritocrazia. Venier conduce in porto un film corretto, per certi versi grazioso e con qualche timida battuta al punto giusto, col redivivo (al cinema) Lino Toffolo come nuovo compagno della mamma (Sandrelli) del protagonista (due piccole parti, poco significative per entrambi) e la Littizzetto confinata a un cameo in ascensore. Uno script povero e vacuo non aiuta la coppia di innamorati, ma si avverte la forte modernità del loro rapporto.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 12/12/11 DAL BENEMERITO MUTAFORME POI DAVINOTTATO IL GIORNO 17/02/15
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Mutaforme 12/12/11 18:22 - 415 commenti

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Tratto dall'omonimo libro di Fabio Volo (che confesso di non aver letto), "Il giorno in più" si rivela un filmetto gradevole ma che non va oltre il compitino. La sensazione è che si potesse fare molto meglio, soprattutto dando maggior spessore ai personaggi (Michela in particolare). Qualche battuta simpatica comunque c'è. Il finale rientra a dir poco nel genere fantastico.

Jcvd 24/12/11 09:38 - 258 commenti

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Una commedia sentimentale molto gradevole, che parte a razzo per poi calare piano piano fino al pessimo finale. Peccato perché Fabio Volo ancora una volta ha saputo confermarsi a buoni livelli, anche se tanto per cambiare ha scelto per se stesso il solito ruolo di sciupafemmine, pazzerello e simpaticone.
MEMORABILE: Il cane.

Paulaster 15/04/12 13:45 - 4389 commenti

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Che il libro abbia avuto successo è un dato di fatto, certo che guardando il film non si capisce proprio come abbia potuto. O meglio, la sceneggiatura può anche essere accettabile e romantica, ma la trasposizione scenica è negativa. La prima parte è imbarazzante, poi migliora ma la recitazione lascia a desiderare. Come note positive, qualche scambio di battute e un bravo Toffolo.

Galbo 20/04/12 07:04 - 12380 commenti

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Protagonista della scena letteraria italiana (almeno dal punto di vista commerciale), Fabio Volo interpreta un film tratto da un suo romanzo, lasciandone per fortuna la regia ad altri. Ne deriva una commedia che ha alcuni elementi gradevoli (la presenza della Ragonese ad esempio e un'ambientazione tutto sommato riuscita) ma che nella sostanza si rivela alquanto mediocre perchè totalmente prevedibile e soprattutto popolata da personaggi quantomai stereotipati e privi di spessore.

Ilcassiere 7/09/12 14:08 - 284 commenti

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Mi domando se almeno il libro valga qualcosa, visto il notevole successo commerciale, ma credo che la mia domanda resterà senza risposta; non avrò mai la voglia di cominciare a leggerlo visto che la visione del film mi ha alquanto annoiato. È davvero tutto superficiale, banale, prevedibile. Alla fine l'unico che si salva è Toffolo, il che è tutto dire. La Ragonese dovrebbe curare un po' di più la sua carriera: ha fatto film decisamente migliori.

Nando 6/01/13 11:54 - 3810 commenti

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Commedia sentimentale che vede due discreti protagonisti barcamenarsi tra equivoci, qualche sorriso e un finale favolistico. La prima parte appare più godibile, mentre la trasferta americana perde in appeal. Cameo per un'odiosissima quanto antipatica Litizzetto.

Lou 30/07/17 22:58 - 1119 commenti

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Una piacevole storia sentimentale, leggera ma non stupida, con qualche buona battuta. La sceneggiatura è tratta dal libro dello stesso Volo, sempre abile nel rappresentare i tratti tipici della sua generazione. Il protagonista incarna con efficacia e simpatia il giovane single impenitente che quasi per caso si trova coinvolto in una storia d'amore importante. La Ragonese è sempre affascinante nella sua semplicità.

Josephtura 10/09/18 11:48 - 188 commenti

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Commedia simpatica, con una buona idea di fondo, vicina a quelle degli Anni Trenta. Peccato che dal romanzato si scenda poi nell'assurdo. Fabio Volo è monotematicamente Fabio Volo e il ritmo sembra modesto, lasciando disperdere in questo modo anche le buone idee. Peccato, con una sceneggiatura più aggressiva che intobidisse le psicologie almeno di Volo e Ragonese poteva uscirne un film migliore. Comunque piacevole.
MEMORABILE: Volo che "fruisce" in termini lavorativi della presenza di una fidanzata immaginaria.

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  • Discussione Raremirko • 10/01/16 00:52
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Film esile e banale che si lascia comunque vedere.

    Bel cast poco sfruttato (c'è anche la Sandrelli!), interpreti verosimili, qualche dialogo interessante (come quello del giorno in più per l'appunto, che ne sottolinea l'importanza come fonte di opportunità riguardo una serie di giorni dove invece niente accade), nessun brio tecnico e/o creativo.

    Nel bene e nel male, credo che se si seguisse con telecamere la vita di un certa categoria di 40enne (che, per inciso, per certi versi è anche un tipo di persona pericolosa), più o meno verrebbe fuori ciò che si vede in questo film (cosa sulla quale riflettere però, visto che ormai viviamo vite standardizzate e tutte uguali dalle quali è impossibile fuggire).

    Si potevano banalizzare meno certi aspetti ed intensificarne altri.

    Mediocre; Venier lavorava molto meglio con Aldo, Giovanni e Giacomo.