George Harrison: Living in the material world - Documentario (2011)

George Harrison: Living in the material world
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Titolo originale: George Harrison: Living in the Material World
Anno: 2011
Genere: documentario (colore)
Note: Olivia Harrison ha chiesto a Scorsese di dirigere il film dopo aver visto il documentario da lui girato su Dylan (2005).

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 28/11/11 DAL BENEMERITO PAULASTER
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Paulaster 28/11/11 10:24 - 4391 commenti

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Operazione ricordo per il decennale della scomparsa sotto la guida di uno Scorsese non molto in forma. Il materiale filmico, con conseguente durata, è comunque di prim’ordine: scene inedite e racconti da una flotta di amici-superstar che descrivono le fasi di Harrison forse da un punto di vista fin troppo corretto. Certamente nessuno vuole sparare sul pianista, ma grazie ai reperti d’epoca la luce irrompe puntuale e rende nitida la figura del personaggio. Prima gregario (di lusso) dei Beatles, poi alla ricerca del suo percorso interiore.
MEMORABILE: Il racconto del provino per i Beatles.

Saintgifts 28/02/12 10:33 - 4098 commenti

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Premetto che i Beatles hanno segnato in modo importante un momento della mia vita (ed anche il resto) e che il coetaneo George Harrison è sempre stato il mio favorito. Nel lungo biopic di Scorsese, oltre al tanto materiale foto-filmico, si sentono parlare gli amici di George, quelli del dopo Beatles che, assieme ad un sorprendente Ringo, danno un ritratto di Harrison uguale a quello che io mi ero prefigurato, anche senza conoscere certi particolari. Se si legge bene tra le righe del lavoro di Scorsese, viene fuori molto dell'uomo George.
MEMORABILE: George Harrison giovanissimo con la sua famiglia. George che risponde alle domande sulla meditazione.

Nancy 23/04/12 02:43 - 774 commenti

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Biodocumentario sull'introspettivo Beatle a cura niente meno che di Martin Scorsese, il quale è indubbio che sappia come fare a non annoiare lo spettatore ma forse calca un po' troppo la mano con 3 ore e mezza di film. L'accento si pone sulla persona e non sul musicista; sul viaggio interiore tra mantra e India più che su quello musicale e artistico e questa, nonostante sia la scelta più narrativa, forse non rende piena giustizia all'uomo di cui si parla. Scandito temporalmente in modo eccellente, è tuttavia per chi scrive troppo poco ponderato.
MEMORABILE: Le lacrime di Ringo Starr nel raccontare le ultime parole che Harrison gli ha detto.

Deepred89 24/04/12 22:08 - 3704 commenti

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Talvolta risulta difficile essere oggettivi. Chi scrive venera i Beatles più di qualsiasi altro gruppo musicale, George Harrison in particolare. Viene da sè che tre ore e mezzo di documentario in un caso (clinico) del genere scivolino via in un soffio, in apnea. Cercando però un minimo di oggettività, si può contestare una certa approssimazione filologica (forse per facilitare l'approccio ai non appassionati), anche se il materiale offerto è ricchissimo e la figura di Harrison nel complesso emerge piuttosto bene. Per i culturi un must assoluto.

Ziovania 24/06/13 16:02 - 337 commenti

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Vien da chiedersi come ci si sente a essere il numero 3 di un gruppo di 4 persone quando questo gruppo è in cima al mondo. In effetti lo strano destino di Harrison aleggia per tutto il doicumentario, una maratona di oltre 3 ore in cui oltre a ripercorrere la vicenda dell’uomo e musicista, si getta un inevitabile sguardo sulla realtà sociale della seconda parte del secolo scorso. Penso si debba essere eternamente grati a Scorsese per le sue incursioni in ambito musicale, anche se in questo caso il consiglio è di assunzione a piccole dosi.

Galbo 21/09/13 09:26 - 12380 commenti

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Corposo (per mole di materiali e durata) documentario di Martin Scorsese su un grande della musica che si rivela, dalle documentazioni filmate, una personalità umanamente complessa e sfaccettata. Colpisce in particolare la continua ricerca da parte del musicista di una dimensione spirituale che diventa preponderante nell'ultima parte della vita dell'artista. Opera esaustiva su un mito.

Samdalmas 3/01/17 16:16 - 302 commenti

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Il Beatle più enigmatico resta George Harrison e Scorsese lo celebra in un monumentale documentario di tre ore. Una carriera incredibile, tra i Fab Four e la scoperta dell'India, ma anche aspetti contraddittori come le droghe. Dopo la musica venne la passione per il cinema e i Monty Python. Tra le varie testimonianze c'è Clapton con cui condivisero la stessa donna. Un genio spirituale e sarcastico al tempo stesso.
MEMORABILE: La versione acustica di "While My Guitar Gently Weeps".

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