Formula uno - Nell'inferno del Grand prix - Film (1970)

Formula uno - Nell'inferno del Grand prix

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Uno di quei film automobilistici che quasi rasentavano il documentario, considerata la quantità di immagini di repertorio. Da Montecarlo a Watkins Glen e Monza, da Mosport a Brands Hatch è un eterno sfilare di vetture di Formula 1 (o spacciate per tali) che assomma una tale concentrazione di semplicizzazioni e imprecisioni storiche da far rientrare il film (almeno per l'appassionato della massima serie) quasi in ambiti fumettistici. In definitiva si elabora un canovaccio facile facile che vada a interpolarsi tra le tante scene in pista per sfruttare da una parte la popolarità dei Gran Premi e dall'altra quella di Giacomo Agostini, che nel 1970, dopo aver esordito qui, interpreterà altre due pellicole...Leggi tutto prima di tornare a dedicarsi esclusivamente alle corse. La scuderia inventata - che in questi casi non manca mai - si chiama Clipper e naturalmente sta tra le migliori del circus, col pilota di punta Ken Stark (Harris) in costante lotta con Graham Hill per il titolo mondiale. Una partecipazione non così marginale, quella di Hill, ex campione che all'epoca, reduce da una brutta frattura, stava concludendo la carriera tra le posizioni di metà schieramento con la sua Lotus. Ripreso in più occasioni in modo da apparire come il vero sfidante del protagonista, Hill riacquista quindi virtualmente il suo ruolo di leader. Ma la storia riguarda soprattutto, com'era ovvio, la Clipper, che dopo aver perso in un incidente (all'epoca frequentissimi e spesso dalle conseguenze mortali) il suo secondo pilota, ridotto in ospedale, decide di riassortire la propria scuderia da tre (il terzo è tale Pellissier, un tempo correre con tre auto era la norma) piazzando al volante un campionissimo delle due ruote, Giacomo Valli (Agostini). Un salto possibile, ai tempi - nel 1964 John Surtees vinse con la Ferrari dopo aver trionfato in moto - ma non certo facile o comune. Qui viene risolto in un attimo: tempo quattro giri di prova a Monza e Valli è già a un decimo dal suo compagno in lotta per il Mondiale, Stark! Nasce una forte rivalità destinata a superare i confini della pista e coinvolgere la bionda di turno, pronta a cambiare partner senza troppi problemi. Intanto ci si sposta al Gran Premio di Albi, in Francia (dove in realtà il campionato di Formula 1 non ha mai fatto tappa ufficialmente) nel quale si evidenzia la crisi di Pellissier, deciso a lasciare. Il patron della scuderia (Ressel) deve gestire una situazione spinosa in un ambito che era sì a fine Sessanta molto meno professionale di oggi, ma non al punto da sembrare un giochetto tra amici come qui. Come si può pensare di dire, alla prima gara presa in considerazione, che se Hill vincesse andrebbe avanti di due punti e il distacco diventerebbe incolmabile se poi vediamo che alla fine mancano ancora un bel po' di Gran Premi (per sottacere delle strategie perlopiù impraticabili)? Volendo poi anche sorvolare sulle imprecisioni, abbiamo a che vedere con interpretazioni in buona parte sotto la sufficienza, non solo per quanto riguarda un Agostini comprensibilmente a digiuno di recitazione ma anche per il resto del cast, al servizio di una storia puerile scritta con eccessiva faciloneria e diretta da Guido Malatesta (sotto lo pseudonimo di James Reed) svogliatamente. Per fortuna le tante riprese ai box e sulle piste, i crash di un certo effetto, i primi piani sulle auto che si affrontano e si superano, il tour intorno al mondo permettono (almeno a chi questo mondo piace) di chiudere un occhio.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 21/11/11 DAL BENEMERITO FAUNO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 27/03/18
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Fauno 21/11/11 15:43 - 2212 commenti

I gusti di Fauno

Film grintoso e tirato al massimo... è un conflitto ideologico e pratico fra due bravissimi piloti e attori (Agostini fa un figurone), quasi pari a quello fra Barnes ed Elias in Platoon (ben altro genere) e quindi davvero coinvolgente: tutti e due hanno ragioni ben valide da addurre. Spettacolarità e movimento si susseguono ininterrottamente, ogni argomento o questione viene affrontato a ridosso o subito dopo una gara. Non esistono periodi morti nel film e mai niente è scontato... davvero gran bel film!
MEMORABILE: Schenkel come simpatia è davvero il massimo, commuove la generosità di Pellissier.

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  • Discussione Kaciaro • 2/10/17 18:49
    Galoppino - 506 interventi
    Puo' sembrare il solito filmetto invece tiene il ritmo dall'inizio alla fine con immagini spettacolari agostini recita bene direi..meglio che in bolidi sull'asfalto sicuro
  • Discussione Kaciaro • 3/10/17 17:58
    Galoppino - 506 interventi
    Bonos un po' troppo giggioneggiante direi bravi tutti gli attori minori provenienti dagli spaghetti western come staccioli e ressel
  • Discussione Fauno • 3/10/17 18:28
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    E'troppo bello. E l'attore col sigaro che interpreta il manager della scuderia più perdente è mitico. E tutti gli scazzi fra Agostini ed Harris li senti nella pelle dal gran che sono motivati. E poi ci sono due veri campioni del mondo, uno su due e altre su 4 ruote. I 5 glieli ho dati perché son stato coinvolto dal primo all'ultimo fotogramma con tutto me stesso. Bellissimo anche Le 24 ore di Le Mans, ma ha venature molto più drammatiche, mentre purtroppo Le Mans scorciatoia per l'inferno, a parte le immagini di incidenti reali e intercalati nel film, offre poco e niente, giusto i trucchi della Fenech e della Schurer. Tutto fuorché un filmetto (anche se comincio già a vedere i cowboy all'orizzonte già in preda a una fervida ricerca pur di farlo a pezzi...) ;-)
  • Discussione Kaciaro • 4/10/17 10:57
    Galoppino - 506 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    E'troppo bello. E l'attore col sigaro che interpreta il manager della scuderia più perdente è mitico. E tutti gli scazzi fra Agostini ed Harris li senti nella pelle dal gran che sono motivati. E poi ci sono due veri campioni del mondo, uno su due e altre su 4 ruote. I 5 glieli ho dati perché son stato coinvolto dal primo all'ultimo fotogramma con tutto me stesso. Bellissimo anche Le 24 ore di Le Mans, ma ha venature molto più drammatiche, mentre purtroppo Le Mans scorciatoia per l'inferno, a parte le immagini di incidenti reali e intercalati nel film, offre poco e niente, giusto i trucchi della Fenech e della Schurer. Tutto fuorché un filmetto (anche se comincio già a vedere i cowboy all'orizzonte già in preda a una fervida ricerca pur di farlo a pezzi...) ;-)


    l' attore col sigaro e'Bonos c'e una curiosita' che un occhio preparato nota subito ossia le immagini vere dei gp si alternano ad altre girate dalla produzione specie per i vari incidenti inventati e sono girati tutti a Vallelunga dove vanno a fuoco e si distruggono maccinine di cartapesta!
  • Homevideo Buiomega71 • 19/01/24 12:53
    Consigliere - 26006 interventi
    In dvd per Mustang Entertainment, disponibile dal 21/03/2024