Berlin calling - Film (2008)

Berlin calling

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 12/11/11 DAL BENEMERITO NANDO
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Nando 12/11/11 15:39 - 3814 commenti

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La discesa nel turpe tunnel della tossicodipendenza di un affermato Dj tedesco e la sua faticosa e sofferente risalita. Un lucido spaccato del mondo della musica tecno realizzato con dovizia di particolari e grande pathos emotivo. Ottime ambientazioni e cast appropriato. Colonna sonora, realizzata dal protagonista, di culto per gli amanti del genere. Sorprendente.

Mickes2 20/07/12 13:56 - 1670 commenti

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Music saved my life, si dice. Se l'obiettivo era filmare il percorso di perdizione e tossicodipendenza come rifugio per i propri fallimenti, il film rimane tiepido, di maniera ed eccessivamente trattenuto nel suo registro à la Trainspotting. Se l'intento era raccontare l'arte come anticamera di morte, le reazioni emotive delle persone che vivono a stretto contatto col protagonista e la dura ma non impossibile risalita dal baratro grazie alla musica, siamo dalle parti del compitino al limite del patinato. Scorre bene, Paul è in gamba, ma non basta.

Nancy 4/08/13 21:44 - 774 commenti

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Il film non scorre affatto bene nonostante la trama sia molto lineare. E' la storia di un dj tossicodipendente che cerca di uscire dal tunnel della droga e ritrovare l'ispirazione per creare musica. Paul Kalkbrenner è bravo a interpretare questo ruolo che ha un'eco autobiografica, anche se rimane più bravo nel comporre la colonna sonora, unica parte veramente notevole di questo piccolo film indipendente. Per il resto rimane a metà tra Trainspotting e Lo zoo di Berlino, ma con una sceneggiatura molto meno ispirata.

Paulaster 20/03/15 18:18 - 4417 commenti

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Chi meglio di un vero dj può muoversi nell’ambiente dei club e interpretare la creazione di musica? Kalkbrenner non fatica a mostrare la psicosi che può derivare dall’assunzione di droghe, anche se non c'è la critica allo sballo di chi scende in pista. Il percorso di recupero prevede scene già viste (la festa con le ragazze) e qualche pausa nella sceneggiatura. Per gli amanti del genere techno le tracce sono abbondanti e di buon livello.
MEMORABILE: La session fotografica; Quando balla chiuso in camera con gli altri alla finestra.

Bizzu 12/06/15 16:17 - 217 commenti

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Un incrocio fra Qualcuno volò sul nido del cuculo e i vari film sulla tossicodipendenza. La vera novità sta nel fatto che il protagonista è un famoso DJ... e che per interpretarlo è stato chiamato Kalkbrenner, rendendo così il tutto molto realistico e un pizzico autobiografico. I pochi momenti sul dance floor sono resi molto bene, la musica è spettacolare, le droghe e i loro effetti sono quantomeno plausibili; purtroppo però non basta dal punto di vista cinematografico: tutto sa di già visto, reinterpretato in maniera quasi dilettantesca.

Daniela 6/08/16 11:46 - 12660 commenti

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DJ di successo, con qualche problema per l'uscita del suo nuovo album, si impasticca di brutto e finisce in una clinica per tossici. Girandola di entra/esci, con sprazzi di lucidità ribellista, ricadute, episodi psicotici, il tutto condito con il timore che, a essere troppo "regolari", si possa smarrire l'ispirazione... Il protagonista è in parte e la colonna sonora, se si ama la techno, è certo un bonus non trascurabile ma il film stenta a coinvolgere, oscillando fra l'espositivo/scolastico e le reminescenze cuculistiche (l'episodio con le 2 prostitute). Risultato complessivo modesto.

Capannelle 26/05/16 23:56 - 4411 commenti

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Storia di perdizione in un ambiente non proprio di santerellini. Il merito del regista è di non girare scene patetiche o esageratamente melodrammatiche, il demerito è di girare in maniera tutto sommato scolastica e di non avere particolari guizzi nella vicenda raccontata. Bravino ed empatico il protagonista, ok le musiche, ma alla fine si arriva alla fine con la fretta di spegnere.

Il ferrini 17/08/18 00:41 - 2357 commenti

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Non è dato sapere quanto ci sia di autobiografico per Paul Kalkbrenner in questo film, ma la sua interpretazione è comunque degna di nota, così come la colonna sonora, un vero must per gli appassionati di elettronica. Alcune scene non si dimenticano: la distruzione dell'ufficio discografico (non a caso sulle note del brano "Revolte") ma anche il ballo chiuso in camera con dottoressa e infermieri increduli alla finestra. Uno spaccato molto interessante dell'ambiente, con momenti di rara intensità; imperdibile per i fan, buon film per gli altri.

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  • Musiche Nando • 12/11/11 15:44
    Risorse umane - 1427 interventi
    La colonna sonora è relizzata dal Paul Kalkbrenner, interprete del film,in collaborazione con Sascha Funke ed è stata prodota dalla B-Pitch Control nel 2008, consta di 13 tracce.