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TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/11/11 DAL BENEMERITO GESTARSH99
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Daniela 6/06/15 09:25 - 12662 commenti

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14enne ingenua (troppo?) chatta con coetaneo, ma questi dal vero è un ultratrentenne viscidone che se pappa in un boccone. La mamma si dispera, il babbo sclera, la polizia annaspa, la psicologa ascolta, mentre la spulzellata se la prende con il mondo che non comprende quanto sia puro il loro amore... Per la serie "pericoli della rete", un film pesantemente didascalico che disperde gli aspetti più interessanti (la tenacia con cui la ragazzina vuol continuare ad illudersi, i sensi di colpa del padre) all'interno di una narrazione non esente da forzature e con personaggi maldefiniti.
MEMORABILE: Il poliziotto inetto (incredibile la sottrazione dei verbali) si rammarica pure di non essere apprezzato a sufficienza

Gestarsh99 11/11/11 18:14 - 1395 commenti

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Conoscere qualcuno via chat, soprattutto per una 13enne, ha sempre un che di romantico e affascinante ma può celare insidie molto gravi. L'attualità più urgente si riflette in un dramma ben diretto che incorpora in se argomenti duri come violenza carnale, pedofilia seriale e pericoli della rete. La sceneggiatura elude i toni eccessivamente tragici, mostrando invece le reazioni contrastanti di vittima e familiari, spaccate tra l'ingenua difesa del carnefice da parte di un'illusa ragazzina innamorata e i deleteri scatti vendicativi del padre. Ambiguo, problematico, a volte incongruo, originale.
MEMORABILE: La scioccante rivelazione finale...

Rullo 4/12/11 20:49 - 388 commenti

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Una realistica e credibile rappresentazione del lato più oscuro del web e delle chat da esso derivate. Uno sviluppo della storia interessante che non tocca alcun clichè del genere è ben accompagnato da attori sorprendetemente in forma (compresa la giovane protagonista). Per il resto sono da denotare alcuni cali qualitativi in certi frangenti, che però nel complesso risultano accettabili e comprensibili.

Nancy 7/12/11 22:57 - 774 commenti

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Un film che tocca un tasto delicato come quello della pedofilia e del rapporto, più generalmente, fra adolescenti e adulti. La ragazzina è divisa fra una separazione sempre maggiore dai suoi genitori e un rapporto coltivato via chat con un presunto coetaneo, che si rivelerà più e più grande, fino a raggiungere proprio l'età stessa dei genitori della piccola. Perché lui "la capisce" e i suoi genitori no? Perché Annie fugge psicologicamente dalla violenza fisica? Questo ed altri interrogativi sorgono col film: solo per questo merita la visione. Molto buono.
MEMORABILE: Il finale; La paranoie di Clive Owen.

Greymouser 8/12/11 15:12 - 1458 commenti

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Ansiogeno quanto mai per chiunque abbia una figlia adolescente, il film ha il merito di non indulgere sui risvolti più morbosi della vicenda, ma di centrare il proprio sviluppo nel cuore del conflitto che si scatena nella ragazzina adescata via internet, e sulle devastanti dinamiche esistenziali e relazionali che l'accadimento comporta. La manipolazione del carnefice, i sensi di colpa del padre della vittima (un ottimo Owen), le reazioni ambigue della stessa ragazza, sono trattate in maniera realistica e scevra da stereotipi. Notevole.

Magnetti 9/12/11 21:34 - 1103 commenti

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Film che sembra un documentario, un lungometraggio fatto per denunciare la pericolosità delle chat e della rete (inclusa quella telefonica) come luoghi in cui i pedofili adescano gli ingenui adolescenti. Pur riconoscendo i nobili intenti il film è piuttosto deboluccio, con una sceneggiatura da cortometraggio. E' da rimarcare la buona recitazione di Owen e della giovane figlia. Se si ha la forza di arrivare fino alla fine però si trova la "ciccia": un finale veramente spiazzante e pessimista, tutt'altro che scontato.

Deepred89 11/12/11 14:36 - 3706 commenti

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Film non riuscitissimo ma da vedere per svariati motivi. La prima mezz'ora combina, con curioso effetto straniante, una vicenda sgradevole con una piatta confezione da tv-movie, mentre ciò che segue tratta le conseguenze di questa prima parte, mantenendo la fiacca confezione e alternando sequenze ben riuscite a tremendi scivoloni (coincidenti perlopiù con le reazioni di Owen). Il coinvongimento in ogni caso è costante, la vicenda ben strutturata e non del tutto prevedibile e il cast in parte (ottime le viscide espressioni di Coffey).

Schramm 23/12/11 13:44 - 3495 commenti

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Chi ballando al buio il chat chat chat della segretaria non se l'è pijata almeno una volta in saccoccia? A Annie in the skype with diamonds va proprio a schifio: non solo il principe incontrato è più buzzurro che azzurro, ma ha anche qualche decennio di troppo e una spiccata propensione a varare le preadolescenti, tra impotenze di padri frustrati, psicologi incompetenti, FBI inconcludente. Morale della chanson? Bambine, diffidate dei bytes! Naturalmente plurievidenziata, didascalizzata, sgomitata a tal didattico e propedeutico punto -e da una regia atona- che la uallera cala dopo pochi minuti.

Capannelle 30/04/13 17:11 - 4411 commenti

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Come regia è discontinuo, a tratti è didascalico e lo script esagera nelle azioni ossessive messe in atto dal padre, ma è coraggioso nel puntare su temi abbastanza scabrosi. Lo fa senza ricorrere a scene esplicite e rimanendo nell'ottica della famiglia tipo e portando a riflettere su certe situazioni e dinamiche genitori/figli. Buono il cast di interpreti e indovinata la coppia ragazza-pedofilo, soprattutto nella loro reciproca ambiguità. Indovinato anche il ritratto di un'FBI burocratica e poco efficiente.

Galbo 1/06/13 07:38 - 12393 commenti

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Una piacevole sorpresa questo film diretto da David Schwimmer. Il protagonista di Friends realizza una pellicola che ha il merito di affrontare temi scottanti senza ricorrere alla spettacolarizzazione e al facile effetto scabroso, ma concentrandosi sulla caratterizzazione dei personaggi e indagando approfonditamente le dinamiche familiari. Lo fa con una sceneggiatura equilibrata (tranne che nel finale, troppo "frettoloso") e grazie ad un bel gruppo di interpreti

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Myvincent 1/06/13 08:02 - 3741 commenti

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Le insidie della rete internet e quelle di un'età che ancora non sa riconoscere il bene dal male sono l'argomento di questo attualissimo, interessante lungometraggio che sembra più un manifesto pedagogico che altro. Diamo incoraggiamento a tali intenti, lasciando da parte le critiche sullo stile e la recitazione a volte forzosa dei suoi interpreti principali.

Pigro 6/11/13 07:58 - 9666 commenti

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Cappuccetto Rosso per le strade tortuose e infide delle chat internettare si imbatte in un lupo famelico. Il film è ben fatto, anche se l’ordinarietà della narrazione e della cura cinematografica svelano il reale intento pedagogico dell’operazione: bambine, attende ad accettare caramelle elettroniche dagli sconosciuti! Insomma, sembra più che altro un film per genitori apprensivi o distratti, ma è comunque apprezzabile. Anche grazie a una conclusione non scontata, che il notevole il colpo di coda finale sui titoli rende tagliente.

Cangaceiro 11/01/14 16:20 - 982 commenti

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Alti e bassi per Schwimmer, che riesce a essere esemplare nel raccontare nel modo più vero le dinamiche internettiane dai tristi risvolti per poi cadere nel dozzinale, con una "investigazione" semiridicola (l'FBI che si fa rubare i verbali, neanche mezza telecamera di Chicago ha ripreso l'adescatore...). Anche Owen con manie da Charles Bronson dei poveri fa sorridere, ma almeno è funzionale a rappresentare lo sconquasso che un fattaccio simile può portare in una famiglia stile Mulino Bianco (tremenda la madre appiccicosa) come quella del film. Pedagogico.

Homesick 18/02/14 07:58 - 5737 commenti

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In mani più esperite avrebbe forse ottenuto potenza drammatica aggiuntiva, ma l’esordiente regista Schwimmer svolge lo scabroso e attualissimo tema in modo rapido ed efficace, posando l’accento ora sull’ingenuità della minorenne dinanzi alla depravazione del pedofilo, ora sui sensi di colpa e gli squilibri dei genitori; questi ultimi sono incarnati sentitamente da Owen, padre che a tratti sembra voler agire come lo Scott di Hardcore. La Liberato affronta con matura serietà lo scomodo e difficile ruolo lungo uno script concreto e privo di inopportune concessioni al thrilling o al pietismo.
MEMORABILE: Amy che ammette di essere stata violentata solo dopo aver saputo di non essere l’unico amore di “Charlie”.

Kinodrop 30/07/14 23:10 - 2950 commenti

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L'adescamento in rete di adolescenti curiose e in cerca di identità affettiva. Una famiglia americana tipo, appiattita sullo standard e che non percepisce i cambiamenti né nel proprio nucleo né oltre il proprio giardino, di fronte a un evento drammatico oscilla tra iperprotezione e giustizialismo. Il tema della pedofilia è trattato dal punto di vista dell'illusione adolescenziale della protagonista e non cade mai nel morboso e nel voyerismo. La prima parte è più credibile, la seconda cede al melò; il quadro finale è deludente.

Pinhead80 20/05/19 20:22 - 4760 commenti

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Una ragazzina di appena 14 anni finisce per chattare con quello che crede essere un suo coetaneo molto carino e gentile. In realtà dall'altra parte c'è un uomo che la circuisce per fare sesso. Il tema trattato è molto scabroso e non si può che stare dalla parte del buon senso, ma il film è sceneggiato talmente male che si riesce a detestare perfino il padre della ragazza (Clive Owen), da quanto è insensibile e fuori controllo (pur se se ne comprende appieno la frustrazione).

Herrkinski 23/06/19 15:15 - 8112 commenti

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Sembra un film pedagogico da doposcuola fatto per insegnanti e genitori; se da un lato l'assenza di particolari grafici troppo morbosi o di qualunque sorta di lolitismo dimostrano se non altro le sincere intenzioni del regista, dall'altro alcuni dialoghi sono involontariamente comici, così come le fantasie giustizialiste di un Owen costantemente in overacting. Qualche momento struggente riuscito ma anche tante scene del tutto assurde e ambiguità che non permettono di solidarizzare troppo coi protagonisti; non male comunque il finale sui titoli di coda.

Gugly 3/11/19 12:20 - 1187 commenti

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Qualche pregio e molte pecche: molto ben descritte la psicologia della vittima (la confusione, il blocco al momento della violenza, il plagio) e il mancato happy end sui titoli di coda, lento e confuso il resto; Clive Owen e il resto del cast sembrano caracollare in scena e il ritmo è troppo lento, sintomo di indecisione. Da vedere una volta, poi ci si informa con dati e vicende reali.
MEMORABILE: La violenza nel motel.

Anthonyvm 5/10/23 22:19 - 5689 commenti

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Ragazzina si fidanza via chat con un "coetaneo" che scoprirà essere un adulto; ma ormai sarà troppo tardi per sfuggire alla turpe trappola. Tema scottante, affrontato in buona parte da Schwimmer con la dovuta serietà, sebbene senza guizzi autoriali, specie per quanto concerne lo sfasamento psicologico - difficilmente condivisibile, plausibilmente incoerente - della giovane vittima. A lungo andare, tuttavia, fra una spinta vigilantista di troppo e una sistematizzazione stereotipica del contesto, va a perdersi la saldezza. Inoltre, il finale solo parzialmente concludente convince poco.
MEMORABILE: L'incontro a sorpresa al centro commerciale; Nella stanza d'albergo in biancheria intima; I flash vendicativi di Owen; Il "plot twist" (prevedibile).
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  • Discussione Gestarsh99 • 13/11/11 17:20
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Un film che prende di petto tematiche attuali molto scottanti come l'adescamento di minori in rete e la pedofilia più subdola -quella vestita d'insospettabile normalità- affrontandole in maniera coraggiosa e originale, nel tentativo di mettere in luce le ambiguità più spinose che le storie di cronaca di questo tipo si portano appresso inevitabilmente.
    Si punta il dito sulla relatività delle emozioni, sulla linea di margine che separa la violenza manipolatoria e plagiante (quella di un adulto vigliacco, diabolico e senza scrupoli) dal sentimento sincero e dall'amore consenziente frutto di immaturità ed ingenuità (quelli di una ragazzina tredicenne piena di sogni e speranze al suo primo innamoramento).

    Non è un'opera perfetta, se si pensa ad esempio ad alcune inverosimiglianze nel comportamento della giovane protagonista, ora schierata "stoccolmianamente" dalla parte del suo principe azzurro idealizzato, ora animata da un risentimento furioso verso colui che l'ha abbandonata "per altre", ora affranta per la fine di un idillio che aveva creduto durasse in eterno, ma il valore filmico resta fuori discussione, rinsaldato com'è da sviluppi e colpi di scena inattesi che colgono ottimamente nel segno.

    Una pellicola da discutere.
  • Discussione Didda23 • 13/11/11 18:40
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Uscito direttamente in dvd da noi.
  • Discussione Buiomega71 • 13/11/11 18:45
    Consigliere - 25999 interventi
    Già trasmesso da Sky Prima Fila(dove l'ho registrato). Ora stà passando sui canali Sky.
  • Discussione Deepred89 • 22/11/11 23:26
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Stamani in treno ho sentito in gruppetto di ragazzine (sui 13-14 anni) che discuteva animatamente su questo film, che avrebbero visionato nel pomeriggio. Una di loro l'aveva già visto in precedenza, e per poco non ci scappava lo spoiler (e dato che il film ce l'ho da un po' in lista d'attesa non so come l'avrei presa). Mi stupisce più che altro di come questo film (che ho scoperto per caso grazie a questa scheda) stia circolando in terrirori mainstream. Presto comunque colmerò la lacuna.
  • Discussione Didda23 • 22/11/11 23:38
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Deepred89 ebbe a dire:


    Mi stupisce più che altro di come questo film (che ho scoperto per caso grazie a questa scheda) stia circolando in terrirori mainstream. Presto comunque colmerò la lacuna.


    Sai Clive Owen ha una certa popolarità..
    Poi la programmazione Sky,a mio avviso, non è sempre "territorio mainstream".
    Circolano, soprattutto su mgm e cult, delle belle chicchette semi-sconosciute.

    Mi piace sia la scelta di puntare su film televisivi americani (ne ho appena visto uno),sia di tramettere opere uscite direttamente in dvd (trust ne è un esempio)
    Ultima modifica: 22/11/11 23:38 da Didda23
  • Discussione Deepred89 • 23/11/11 00:17
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Hai ragione, in effetti Clive Owen (nonostante per ricordare la sua faccia mi sia stato necessario l'aiuto di google) lo sento nominare abbastanza spesso, specialmente dal pubblico più giovane.
    Riguardo al palinsesto Sky, è vero che passano svariate cose non mainstream (in fondo film come Quando i picciotti sgarrano circolano unicamente grazie a Sky), ma non pensavo che arrivassero anche al pubblico più mainstream.
    Magari la scelta delle giovanissime in treno è avvenuta sommando Clive Owen al tema curioso del film.
    Ultima modifica: 23/11/11 01:33 da Deepred89
  • Musiche Samuel1979 • 16/02/13 12:11
    Addetto riparazione hardware - 4189 interventi
    Il brano dei titoli di coda e' " My Declaration" di Tom Baxter