Tre ragazze, una piscina. La sessualità e la ricerca di una propria identità. L’acqua simbolo di nascita e purezza al centro di un universo delicato e intimo, che mette a nudo la prime pulsioni giovanili, i piccoli drammi, le piccolo gioie, i piccolo amori. Cèline, come in Tomboy, è in grado di delineare con grande attenzione e innata sensibilità i caratteri e le dinamiche, nel porre sempre il giusto accento sulle psicologie e le piaghe nel mondo adolescenziale. Delizioso.
L'abilità della Sciamma nel rendere fascinosi i volti e i corpi delle sue protagoniste ha dell'eccezionale e, grazie a una fotografia pulita e a ottime attrici, riesce a conquistare nonostante una trama esile e, a conti fatti, prevedibile. Personaggi interessanti e perfettamente tratteggiati, simbologie un po' troppo facili (acqua purificatrice, ma va?): il livello è decorossissimo, ma a livello di trama manca quel tocco di originalità che renderà grande il successivo Tomboy. Buono.
Come in Tomboy, la Sciamma si occupa dello sbocciare della sessualità; mentre tuttavia nel film successivo guarderà all'infanzia, nel suo esordio si interessa all'adolescenza, facendone propri il linguaggio più esplicito e le situazioni più scabrose. In entrambi i casi emerge il valore di una regista capace, intenta a far scaturire i sentimenti dall osservazione naturalistica dei soggetti nella loro quotidiana intimità: e la gracile Acquart è un mirabile concentrato di timidezza, pudicizia e inquietudine, pencolante tra i pensieri innocenti dell'infanzia e le torbide lusinghe della pubertà.
MEMORABILE: Marie che recupera il sacchetto dei rifiuti gettato da Floriane; Il furto della collana.
Stupisce che una boiata del genere non abbia attirato l'attenzione di qualche intellettuale italiano politically correct. In pratica, una ragazzina (l'accigliata e monotona Acquart) si scopre lesbica e si innamora di un'altra (Adele Haenel, casualmente compagna della regista), che però apprezza anche gli uomini, il che la fa restare male. La Sciamma, tra furbate di ogni sorta, riesce a inserire una pubblicità nemmeno troppo occulta a McDonald's. Ritmo pressoché immobile. Ma tutte queste disinibite ninfette non hanno famiglia? Almeno dura poco.
Ragazzina vuole entrare nella squadra di nuoto sincronizzato per curiosità. Primi passi nell'adolescenza e turbamenti sessuali rappresentati con pudore e privi di nudità. La Sciamma è delicata e arriva pian piano a scoperchiare il mondo sommerso, con la piscina come simbolo, di una giovinezza che ha fretta di crescere. A tratti frammentato, ma sa colpire nelle scene di intimità. L’aspetto familiare è del tutto non considerato, anche se nelle fasi notturne se ne avverte la mancanza.
MEMORABILE: La collanina rubata; I primi toccamenti; Lo sputo in bocca.
Céline Sciamma HA DIRETTO ANCHE...
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Grazie per la segnalazione. La mia dimestichezza con il francese è così così. L'ho visto, e in effetti capisco abbastanza bene il senso di quel che l'attrice sta dicendo, ma in un corto così, dove non c'è nulla se non la parola, bisogna capire molto bene quel che dice, non basta l' "abbastanza". E quindi non me la sento di commentarlo.
Ah, ho cercato ma per questo corto non esistono sottotitoli...