Fuga dal call center - Film (2008)

Fuga dal call center
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MMJ Davinotti jr
Anno: 2008
Genere: commedia (colore)
Note: Un sottotitolo che evoca il tema definendone gli esiti: "Quando cade la linea tra precariato e sentimenti"; il regista ha esperienze di lavoro nei call-center.

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Tipico dramma con accenti grotteschi figlio della crescente disoccupazione giovanile. Il protagonista (Pisani), neolaureato con lode in vulcanologia (il suo docente è il simpatico Luis Molteni), si ritrova senza reali prospettive nel mondo del lavoro. Dopo i primi difficili approcci (ricerche sui giornali), lui e la sua compagna (Tabarini) accettano occupazioni precarie con compensi irrisori. Il focus è soprattutto sul lavoro di lui in un call center che diventa il simbolo di un Paese alla deriva, in cui le speranze dei giovani (che intervengono durante brevi break in bianco e nero cuffie al collo esternando la loro frustrazione) affogano in un mare di vergognoso sfruttamento. Simpatico il comico...Leggi tutto Natalino Balasso nei suoi due concisi interventi da boss della gigantesca catena di call center (surreale quanto Tatti Sanguineti psicologo aziendale), azzeccato qualche personaggio di secondo piano (il grottesco capo sezione, il collega convinto dei propri mezzi che somiglia a Popeye), ma i due protagonisti, pur non demeritando, non incidono come dovrebbero perdendosi un po' nel grigiore generale di una produzione low budget non certo memorabile. Ad ogni modo la regia spigliata e le vicissitudini del giovane telefonista depresso (crisi “familiari” comprese) si lasciano vedere. Terribili i personaggi dei nonni.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/10/11 DAL BENEMERITO DUCASPEZZI POI DAVINOTTATO IL GIORNO 29/01/15
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Ducaspezzi 11/10/11 20:00 - 222 commenti

I gusti di Ducaspezzi

I punti cruciali del cosa voglia dire esistere precariamente nel lavoro e, quindi, nella vita, sono ben centrati attraverso le deformazioni non-sense di persone e situazioni che, se ci strappano qualche riso, proprio in quel mentre ce lo umettano con l'amara cicuta del dubbio su quanto il tratto grottesco non rischi lui di esser contraffatto, talora, dalla realtà che caricaturizza! La telecamera digitale marchia bene tutto. Si inframezzano le interviste reali, in un b/n da monito per chi ridesse troppo! Un Sanguineti di grande, arcana efficacia.
MEMORABILE: La saletta dei laureati, con le targhette che indicano per ognuno la laurea conseguita: gogna per il sistema, non per le private, giuste illusioni.

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  • Homevideo Mco • 17/09/14 22:19
    Risorse umane - 9970 interventi
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    Ultima modifica: 17/09/14 22:20 da Mco