Tostissimo e violento poliziesco inglese, che nulla ha da invidiare ai modelli americani o italiani. Un bel pugno nello stomaco, una sgradevolezza di fondo che non ci aspetterebbe da Apted. Il regista inglese non lesina in violenza (il massacro delle due guardie) e sesso (mercenario, sporco, disturbante), con un eroe atipico (Stacey Keach) attaccato più alla bottiglia che alla pistola. Di culto il suo violento pestaggio (poi se ne va a zonzo completamente nudo). Inediti e realistici scorci londinesi per un "gangster movie" da riscoprire.
MEMORABILE: L'ex moglie di Keach nelle mani dei rapitori, costretta ad un umiliante strip integrale davanti a loro. Stesso effetto Santilli nel Boss dileiano.
L'ho trovato particolare in quanto delinea molto meglio malviventi come Hemmings e Boyd, mentre il protagonista Keach, anzichè detective sveglio, duro, con piglio combattivo, lo vediamo molle come una spugna imbevuta d'alcool, oltre che stantio, maleodorante e moscio come persona. Ottima invece la White con la sua dignità, ben espressa nello spogliarello forzato. Alla fine la trama è buona, ma Keach è troppo rivoltante per poter dare un voto alto.
Poliziesco sporco e cattivo, ma non certo brutto, girato in una Londra ripresa (molto bene) anche nei suoi angoli più oscuri e incentrato sulla figura di un antieroe che subisce parecchie umiliazioni prima di trovare il suo riscatto. L'azione è tutta nel finale, ma è apprezzabile l'approfondimento psicologico dei personaggi e anche la sceneggiatura, nel complesso, non demerita. Bravi gli interpreti, bella fotografia e discrete musiche di David Hentschel. Abbastanza ingannevole, come spesso accadeva, il titolo italiano.
MEMORABILE: Il rapimento; Lo spogliarello forzato della White; Il finale.
Valido nonostante il ritmo non proprio altissimo sopratutto berso la metà del film. Buona la prova degli attori, con l'ottimo Boyd, una matura White e i sempre validi Hemmings e Keach. Nel finale finalmente il ritmo si alza e viene così completato un buon film sulla scia dei polizieschi/noir/azione in voga nel 70. Complessivamente un film da vedere.
MEMORABILE: Il finale, lo spogliarello
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DiscussioneFauno • 1/04/12 20:28 Contratto a progetto - 2743 interventi
Per Buio: ho tirato fuori la vhs e presto lo riverserò e lo commenterò. Non leggo per il momento quel che hai scritto. Mi auguro che sia un bel testa a testa. Ricordo solo che Hemmings sembra tirato fuori bel bello da Profondo Rosso...ha avuto un pazzesco decadimento fisico prima di passare fra i più anche perchè era un beone dei primi, ma in questo film era ancora in perfetta forma. Ciao. FAUNO.
La locandina italiana di questo film è stata usata dai Calibro 35 per il loro primo album :
DiscussioneFauno • 7/04/12 10:13 Contratto a progetto - 2743 interventi
Sì, un minimo di attinenza con Il boss ci può stare, ma devi ammettere che lì la Santilli, come già in altri film, è una ninfomane ancorchè porcona nata, quasi a livello delle altre due maialine di Madness-Vacanze per un massacro...mentre la White arriva al contrario a dire "Giocatemi coi dadi" dopo aver scagliato con disprezzo la biancheria ibntima contro i rapitori.
In più manca la scena straordinaria dell'attore con la faccia da Isola di Pasqua (questa è di Gestarsh...)quando se ne esce con un'imprecazione tipo "MA SE SONO TRE GIORNI CHE STO A RINCOGLIONIRE DAL GRAN CHE TI FOTTO E INTANTO FUORI STA SCOPPIANDO UN CASINO..."
THE SQUEEZE è un buon film, ma Uncle Ferdinand, almeno con IL BOSS e MILANO CALIBRO 9 è di un altro pianeta.
Piuttosto l'attinenza la vedo fra Keach e il Clint Eastwood de GLI SPIETATI. Oh...più di due ore per farlo diventare cattivo. Ancora un po' e tutte le donne partorivano al cinema quel giorno. Ciao Buio. FAUNO.