Filmaccio tra l'horror e il poliziesco con un Chaney Jr. versione redivivo e ultrapotenziato grazie a 280.000 volts. Cercherà vendetta; e nell'attuarla diventerà campione di lancio delle persone dai palazzi. La noia, dovuta a siparietti con la bella di turno e a inutili indagini, si alterna a momenti pagliacceschi, dove il protagonista sfodera la sua forza (dà spintoni che fanno perdere i sensi!) e, non si sa per quale motivo, non viene mai colpito dai proiettili dei poliziotti. Decisamente evitabile, nonostante l'elettroepilogo sia ridicolmente spassoso.
MEMORABILE: Chaney, all'avvocato che non è riuscito a salvarlo: "Mi hai menato per il naso!" (parole grosse...); La piantina dettagliata (cinque righe e una x!).
Filmettino girato con due soldi (e si vede) che ha come unica nota positiva la presenza del caro Chaney jr., redivivo dotato di forza brutale che userà la sua seconda vita per vendicarsi dei complici che l'hanno tradito. Le storie secondarie sono abbastanza inutili, riuscito invece il finale con Chaney attaccato dai lanciafiamme, ma film che rimane poverello. Per gli appasionati di Chaney, jr. e i completisti.
Il film è assolutamente trascurabile. Si imprime nella memoria, tuttavia, per un motivo che ha nulla a che fare col cinema: e quel motivo è Chaney. Lon Chaney jr., il corpo che incarnò in un sol colpo l'uomo lupo, Dracula, Frankenstein e la mummia, il divo della Universal, costretto ora a subire l'onta della serie C e il declino fisico; Chaney, che si aggira gonfio e imbolsito, cupo e risentito, per quasi un'ora senza neanche l'onore di proferire parola, è il vero film. E la metafora d'un esistenza. Lo salutiamo con affetto.
Horror modesto e inevitabilmente desueto; qualche ingenuità di troppo, il basso costo e una narrazione oltremodo didascalica lo fanno invecchiare male. Dura poco più di un’ora, ma la fatica nel seguirlo affiora nel breve termine in quanto non succede nulla capace di scuotere dal torpore in cui si è precipitati. Curioso come Lon Chaney Jr non profferisca mai parola per tutto il tempo. Forse anche gli appassionati dell’attore faticheranno a trovare un motivo per valorarne la visione.
Budget irrisorio quello a disposizione di Pollexfen, più conosciuto nell'ambiente come produttore. La scelta di incentrare gran parte del girato su Lon Chaney Jr. si rivela azzeccata grazie all'espressività dell'attore, accentuata dalla circostanza che non proferisca quasi mai verbo. Elettricità dà ed elettricità toglie in questo film, con un finale che ha il suo fascino, dopo un lungo ripetersi di situazioni vindici post-resurrezione. Può andar bene a chi cerca curiosità d'antan, oltre ai fan del protagonista.
MEMORABILE: La pelle che non si taglia.
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