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TITOLO INSERITO IL GIORNO 30/09/11 DAL BENEMERITO GESTARSH99
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Xamini 23/10/11 20:21 - 1252 commenti

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Non ci sono molte parole e non c'è musica. Tomboy è invece intriso di delicatezza e racconta esclusivamente attraverso il linguaggio del cinema e quello del corpo della bravissima (proprio una spanna sopra rispetto a tutti gli altri bambini) Zoé Héran. Ora femmina fragile, ora maschio capace di fare a pugni per difendere la sorella. Bellissimi i primi piani che ne riprendono il disagio, bellissimi i suoi sguardi. Cinema fuori dal gregge.
MEMORABILE: Quello sguardo e quella mano che si muove nella luce filtrata dagli alberi, all'inizio. Quello sguardo, nelle parole, alla fine

Gestarsh99 30/09/11 18:18 - 1395 commenti

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Non poteva che arrivare dalla Francia un'opera di così trasparente sensibilità truffautiana, che con realistica naturalezza ed intimistica profondità descrive la faticosa ricerca infantile di una propria identità, sessuale ma non solo. La sapiente finezza registica si affida quasi completamente alla bravura della giovane Zoe Heran, capace con la sua sfumata evanescenza fisiognomica tanto di esprimere una convincente naivitè da maschiaccio ciondolante quanto di esternare quella pudica delicatezza tipicamente femminile. Disagi e incertezze adolescenziali illustrati con tatto e umiltà.
MEMORABILE: Laure/Michael che impasta con il Pongo un finto pene da indossare negli slip durante la nuotata di gruppo nel fiume.

Matalo! 10/10/11 11:25 - 1378 commenti

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Vuol mostrare e non dimostrare; raccontando il semplice avvicendarsi dei fatti la regista è capace di mettere in scena e catturare con grande sapienza i volti, i corpi e le azioni di ragazzini, senza inibire o rendere artificiosi i loro giochi, le loro iniziazioni. La protagonista è stupefacente e indossa un corpo androgino perfetto. La sua determinazione nel portare avanti una consapevolezza identitaria sessuale (come solo un ragazzino può fare) è seguita puntualmente, con leggerezza e puntualità.
MEMORABILE: La fabbricazione di un "pene" di plastilina.

Daniela 9/10/11 15:54 - 12662 commenti

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Nuovo quartiere, nuovi incontri, nuovi possibili amici, in un tempo doppiamente sospeso: quello che precede l'inizio della scuola e quello che precede il passaggio all'adolescenza. E'in questo inter-regno che la bimba protagonista (prodigiosa l'interprete) sperimenta l'ebbrezza di essere altro da sé, nello stesso tempo diversa ed uguale agli altri. Un piccolo film della stessa sostanza delle gocce di luce che una piccola mano cerca di afferrare nella sequenza iniziale, impalpabile, delicatissimo, di miracolosa bellezza e verità.
MEMORABILE: La bambina si guarda allo specchio, dopo essersi ritagliata un costume da maschio.

Galbo 10/10/11 07:17 - 12392 commenti

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Riuscito film francese che si inserisce al meglio nel solco delle pellicole che si occupano di tematiche adolescenziali. In questo caso, l'oggetto dell'opera è la ricerca di una propria identità sessuale. Gli autori utilizzano un'approccio estremamente delicato focalizzando la propria attenzione su una storia in apparenza piccola ma ricca di risvolti, e sopratutto ottenendo un'eccezionale performance della piccola protagonista che recita con grande naturalezza ed efficacia. Da non perdere.

Mickes2 11/10/11 20:03 - 1670 commenti

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Delizioso e grandissimo ritratto di ciò che è l'infanzia nelle sue sfaccettature più intime e delicate. Cèline Sciamma disegna con mano soave un piccolo spaccato di vita in cui percorso adolescenziale e ricerca di una propria identità sessuale vanno all’unisono. Folgorante, nella sua immensa dolcezza e profondità, il tratteggio che la regista francese dona alla bravissima Zoé Héran: maschiaccio fuori, tenera e sensibile dentro. Uno sguardo libero e scevro da giudizi, dove importante è la voglia di crescere e di essere se stessi. Splendido.
MEMORABILE: Gli sguardi e gli accordi tra sorelle; Il bagno nella vasca; Il pene costruito col pongo.

Rullo 16/10/11 10:56 - 388 commenti

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Tocco raffinato per una storia di difficile interpretazione. A tal proposito la prima cosa che si nota è un generale elevato livello recitativo (la protagonista è bravissima). Non da meno è lo sviluppo, interessante e senza troppi moralismi. Apprezzato il finale.

Cotola 15/10/11 00:35 - 9043 commenti

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E' sempre più raro nel volgare, urlato e spocchioso cinema contemporaneo, vedere film che affrontano in punta di piedi e con grande raffinatezza e pudore, temi difficili e delicati come quello di questa pellicola. Quando ciò accade, i risultati sono quasi "miracolosi" e deliziano gli spettatori. Un gioiello di rara bellezza ed intensità che emoziona senza cercare facili scorciatoie e senza fornire facili risposte. La regista guarda ai suoi bambini-adolescenti con gli stessi occhi cristallini e puri dei suoi protagonisti: bravissima!

Rebis 17/10/11 17:14 - 2337 commenti

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Gli ultimi giorni di vacanza nel quartiere in cui si è appena trasferita, sono per Laure l'occasione irripetibile per mettere in gioco la sua identità... Con le prime tre inquadrature Céline Sciamma calibra la distanza da cui ha deciso di esplorare il corpo vivo dei suoi personaggi: a ridosso dei gesti, nell'intimità, nell'incandescenza degli sguardi, secondo una provocazione – unica, sincera - che catapulta il pubblico dentro a un "grembo cinema" che protegge dal pessimismo incombente, disattende le aspettative di una storia prototipica e salva la bellezza restituendo fiducia ai bambini.
MEMORABILE: La partita di calcio a petto nudo.

Greymouser 21/10/11 15:29 - 1458 commenti

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Un delicato acquerello cinematografico che rappresenta - con grazia e compostezza tutta francese - una tematica virtualmente scabrosa e urticante, ma affrontata con garbo disinvolto e senza pedanteria intellettuale. Una fenomenologia realistica dell'universo della prima adolescenza, il cui ordinario movimento viene qui turbato da un elemento imprevedibile e "scandaloso", che fa emergere soprattutto l'inadegiatezza degli adulti. Piccola durata, ma grande risultato.

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Capannelle 2/11/11 08:53 - 4411 commenti

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Toccante e genuino nella sua apparente semplicità. Se la mano registica è abile a non snaturare questo approccio (e nel rimanere focalizzata a livello bambini senza esplicite analisi sociologiche) va detto che la riuscita del film è da attribuire principalmente all'attrice protagonista e alle sue espressioni silenti che raccontano benissimo i dubbi interiori. Forse un po' corto nello sviluppo, qualcosa di più poteva entrarci.
MEMORABILE: La sorellina che tiene la parte raccontando ogni 5 secondi di suo "fratello".

Deepred89 13/11/11 23:38 - 3706 commenti

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Ciò che più colpisce di questo splendida pellicola è la capacità di emozionare grazie alla sua semplicità (o meglio, economia) narrativa, la sua purezza, la sua straordinaria ricchezza di particolari. Tutto è perfettamente al proprio posto, non c'è una scena di troppo, un compiacimento, una caduta di gusto. La piccole storie delle due piccole protagoniste avvolgono e coinvolgono, si empatizza coi loro problemi, si gioisce di fronte alle loro piccole conquiste e si esce dalla visione appagati e gratificati. Cast eccellente. Imperdibile.

Nancy 11/11/11 02:46 - 774 commenti

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Il film tocca un tema delicatissimo e riesce a non scadere in banalità o virtuosismi (un buon merito, poiché, nonostante non faccia tremare sulla sedia dall'emozione, riesce a far pensare ed è cosa abbastanza rara al giorno d'oggi). Se a ciò si uniscono una buona regia e ottime interpretazioni (entrambe le bambine - Laure e Jeanne - sono favolose) capiamo perché la pellicola si faccia decisamente apprezzare.
MEMORABILE: L'unica scena con colonna sonora; La sorellina piccola che balla; Il pene di plastilina.

Nadir 12/03/12 19:13 - 56 commenti

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Uno dei rari film in cui il maggior pregio è irrimediabilmente il peggior difetto: l'eccessiva semplicità nel trattare una storia peraltro "pericolosamente" difficile. La bravura della regista, comunque, si rivela proprio nella capacità di tenere un certo distacco che non scade mai nel banale o nell'indifferenza. Molto brava la piccola protagonista.

Lupoprezzo 14/08/12 18:24 - 635 commenti

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La piccola parentesi di vita della giovane protagonista, in una assolata e fanciullesca estate è un serioso gioco che diventa un'affermazione identitaria, un essere sé stessi dentro e fuori. Ottima la fotografia che scandisce le solidali giornate passate dalle due sorelle, complici di un evento trattato con molta incisività e delicatezza da Celine Sciamma, che non adotta soluzioni facili o estorsioni morali, ma insiste nel ribadire una maturità di pensiero che appartiene più ai bambini.

Pigro 19/02/13 09:38 - 9666 commenti

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È stupefacente l’abilità della regista nel saper penetrare con schiettezza e delicatezza nel silenzioso rivolgimento del corpo e della mente durante la pubertà, scegliendo di raccontare una ragazzina che si sente maschio. Non c’è presa di posizione né volontà di trascendere verso questioni generali: solo la capacità di ascolto e descrizione di una storia come tante di chi si avvia verso l’adolescenza con la scomodità di un’identità di genere non accettata. Film efficace nella semplicità narrativa e visiva, con una protagonista sorprendente.

Bizzu 10/02/15 20:56 - 217 commenti

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La storia potrebbe essere di quelle da "film educativo" da propinare a scuola, ma l'insieme viene reso straordinario da due caratteristiche: la capacità della Sciamma di cogliere tutti i "tic" del mondo dei ragazzini; capacità che unita alla straordinaria interpretazione della protagonista rende tutto estremamente reale e crea un forte legame empatico con lo spettatore. L'altro punto di forza è lo sguardo asettico, che ci porta a un finale non eclatante o urlato ma sicuramente onesto nel suo non voler strumentalizzare la tensione creata.

Homesick 15/02/15 11:50 - 5737 commenti

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Il cinema dell'infanzia ha più volte conseguito esiti eccellenti, ai quali si somma anche questo contributo della Sciamma: la sensibilità (tutta francese) nell'affrontare un tema delicato come la ricerca dell'identità sessuale nella pre-adolescenza avvalendosi di bambini ripresi in un'oggettiva, quotidiana naturalezza - palpabile in special modo nei giochi di gruppo e nei dialoghi in famiglia - che si impegnano in situazioni intense e profonde ove gli sguardi restituiscono ogni fremito dell'animo. L'epilogo in sospeso ripone nei bambini la fiducia che un'amicizia senza pregiudizi è possibile.
MEMORABILE: La sorellina complice di Laure/Mikael ; Laure/Mikael costretta dalla madre a rivelare la sua identità sessuale.

Paulaster 30/07/18 10:37 - 4419 commenti

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Ragazzina si finge maschio per farsi accettare dai nuovi amichetti. Viene descritta la fase dei primi turbamenti tra l’imbarazzo di un bacio sulle labbra e un’attrazione ancora confusa. Paragonabile a Boys don’t cry (da cui viene tolta la fase del dramma, anche perché i bambini non son malvagi come gli adulti). Scelta della protagonista perfetta per la fisiognomica; pecca nel ruolo della sorellina (troppo piccola per formulare alcuni concetti) e per la sorpresa contenuta della madre alla scoperta dell’imbroglio.
MEMORABILE: L’orologio dipinto sul braccio; I balli in camera.

Giùan 8/05/20 16:19 - 4559 commenti

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Singolare e di grande delicatezza. La Sciamma mostra una non comune sensibilità registica procedendo per una progressiva scansione di "quadri" che, se da un lato dotano il racconto di una tensione emotiva sottilmente implacabile, dall'altra permetton allo spettatore, nella loro composizione interna, di cogliere segnali, indizi e di "dialogare" coi personaggi. Che sia frutto d'una coscienza stilistica calcolatissima balugina in qualche pallida artificiosità nel finale, ma son giusto limature. Acquosa e tiepida la Heran, calibrati gli interpreti dei genitori.
MEMORABILE: Il papà che fa guidare l'auto a Laure; La complicità a tavola con la sorellina; La partita di calcio.

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Domino86 14/05/20 11:25 - 607 commenti

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Pellicola molto ben riuscita che riesce a rendere partecipe lo spettatore al senso di inadeguatezza, di frustrazione e, in determinati passaggi, di vergogna affrontati dalla piccola ma grande protagonista. Tematica molto delicata, tanto più perché affrontata così in tenera età quando non si ha coscienza di molte cose del mondo ma sicuramente, in questo caso, si ha già quella di se stessi.
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  • Discussione Gestarsh99 • 9/10/11 23:03
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Grazie Gestarsh99 per la preziosa dritta, ho visto il film ieri sera, davvero bello.


    Anch'io devo ringraziare te perchè scorrendo la tua lunga lista di film sto conoscendo parecchie opere di cui non immaginavo l'esistenza.
    Ieri ad esempio mi son visto l'interessantissimo Cashback di Sean Ellis e devo dire che l'ho trovato un prodotto molto originale e surreale ;)
  • Discussione Galbo • 10/10/11 07:11
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Visto ieri sera, devo dire che si tratta di un film davvero riuscito, da non perdere e davvero in linea con i classici del genree; ringrazio anch'io Gest per la segnalazione
    Ultima modifica: 10/10/11 07:18 da Galbo
  • Discussione Galbo • 10/10/11 07:13
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Cashback ? mai sentito, mi metto alla ricerca :)
  • Discussione Gestarsh99 • 10/10/11 13:35
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Galbo ebbe a dire:
    Visto ieri sera, devo dire che si tratta di un film davvero riuscito, da non perdere e davvero in linea con i classici del genree; ringrazio anch'io Gest per la segnalazione

    Di niente, Galbo!
    Devo ammettere però che il doppiaggio italiano non rende merito alla versione originale sottotitolata, che ho preferito di gran lunga.
  • Discussione Galbo • 10/10/11 15:40
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    Galbo ebbe a dire:
    Visto ieri sera, devo dire che si tratta di un film davvero riuscito, da non perdere e davvero in linea con i classici del genree; ringrazio anch'io Gest per la segnalazione

    Di niente, Galbo!
    Devo ammettere però che il doppiaggio italiano non rende merito alla versione originale sottotitolata, che ho preferito di gran lunga.


    anch'io ho visto la versione originale, come faccio sempre quando ne ho la possibilità
  • Discussione Rebis • 17/10/11 17:30
    Compilatore d’emergenza - 4420 interventi
    Film molto bello: si è aggiudicato il sacrosanto Premio Queer al Festival di Berlino e quello di pubblico e giuria al GLBT Film Festival di Torino, ma credo fermamente sia un prodotto che meriti una considerazione più ampia. Il tema dell'identità di genere è certo presente ma mi è sembrato un punto di partenza significativo per esplorare il mondo dell'infanzia piuttosto che il suo centro, non trovate? La poetica della Sciamma è molto materna, protettiva, affatto ostentata, molto diversa da un film come La mia vita in rosa che è chiaramente spinto sul versante della "questione di genere"...
    Ultima modifica: 17/10/11 17:31 da Rebis
  • Discussione Gestarsh99 • 17/10/11 18:42
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    ...Il tema dell'identità di genere è certo presente ma mi è sembrato un punto di partenza significativo per esplorare il mondo dell'infanzia piuttosto che il suo centro, non trovate?...

    Si, indiscutibilmente era quello l'intento dell'autrice. Personalmente ho anche specificato che la ricerca d'identità della piccola protagonista non riguardava unicamente la sfera sessuale ma toccava un concetto più totalizzante.
    Nel film vengono illustrate alla perfezione una miriade di dinamiche infantili legate alla socializzazione e alla comunicazione: il bisogno primario di accettazione nel gruppo, lo spirito di competizione, il rapporto col sesso opposto, il desiderio di piacere e farsi apprezzare dagli altri, la menzogna come strumento innocente da utilizzare a buon fine, la vergogna insopportabile dello smascheramento, la cattiveria senza filtri che i bambini sono capaci di riversare su chi è in minoranza o difetto, le prime avvisaglie di un rapporto idilliaco-neonatale coi genitori che inizia pian piano a incrinarsi in senso conflittuale, la dolorosa lezione inflitta dai propri errori, la capacità di rialzarsi ed affontare a viso aperto imbarazzi e paure.

    C'è tutto l'universo-bambino in quegli 80 minuti :)
  • Discussione Rebis • 17/10/11 21:15
    Compilatore d’emergenza - 4420 interventi
    Verissimo, pur mantenendosi nei binari di un racconto prototipico, scova una sincerità e una autenticità nei personaggi davvero disarmante...
    Ultima modifica: 18/10/11 10:05 da Rebis
  • Discussione Deepred89 • 10/11/11 18:26
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    Galbo ebbe a dire:
    Visto ieri sera, devo dire che si tratta di un film davvero riuscito, da non perdere e davvero in linea con i classici del genree; ringrazio anch'io Gest per la segnalazione

    Di niente, Galbo!
    Devo ammettere però che il doppiaggio italiano non rende merito alla versione originale sottotitolata, che ho preferito di gran lunga.


    Visto ieri in sala, doppiato (bellissimo film, tra parentesi). Alcune voci del doppiaggio non mi sono sembrate il massimo in effetti, in particolare quelle delle due sorelle protagoniste (anche se mi immagino non fosse un lavoro facile).
  • Homevideo Gestarsh99 • 14/12/11 01:06
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione dvd dal 21/02/2012 per Cecchi Gori Home Video:



    DATI TECNICI

    * Lingue Italiano
    * Sottotitoli Italiano n/u
    * Schermo Anamorfico 16:9
    * Audio Dolby Digital 5.1