Eco-vengeange in grado di generare una buona dose di disgusto grazie alla notevole quantità di effetti speciali relativi all'azione "carnivora" delle limacce, ovverosia lumache prive di guscio, alterate geneticamente a causa del solito inquinamento dovuto allo smaltimento "pirata" di prodotti chimici. È siglato, in regia, dallo spagnolo Jean Piquer Simon, artefice del mediocre Pieces. La qualità degli effetti speciali è sostenuta grazie al lavoro dei due effettisti attivi, lo stesso anno, anche per Waxwork. Molto superiore a Squirm...
MEMORABILE: La scena nel ristorante, con l'uomo che ingerisce le lumache "alterate" e relativa conseguenza...
Bizzarro film a base di lumache assassine girato in stile tipicamente anni Ottanta: trama "stupidotta" ma tutto sommato simpatica, sceneggiatura "bucherellata", effetti speciali splatterosi davvero niente male con alcune scene decisamente riuscite. Nonostante tutto e a patto di non chiedere troppo, abbastanza divertente.
Se passati i trenta al film-romantico-sulla-terz'età-recitato-con-realismo (Settimo cielo) preferisco un-film-idiota-con-potagoniste-lumache-carnivore ("Slugs, vortice d'orrore"), qualche certezza sui i miei bassi istinti cinematografici dovrei essermela fatta con ragionevole certezza. Il film regala innanzitutto la prima scena con una ragazza assediata su una barca (notevoli entrambe). Poi si passa ai titoli di testa lisergici. I dialoghi sono assai stupidi ma le scene, pur se limitate dalla scarsa temibilità delle lumache nel'immaginario comune, reggono.
Sinceramente le lumache, a differenza di sanguisughe o ragni, vista la loro inoffensività sono un po' difficili da associare alla paura e all'orrore. Qualcuno ci ha tentato e il risultato è abbastanza mediocre, tipicamente anni 80 quando andava di moda rappresentare insetti, animali e piante come personaggi dell'orrore. Giustamente dimenticato.
Un'enorme infestazione di terribili e temibili lumache carnivore assale una tranquilla comunità americana. I dialoghi (da drive-in) e le musiche (da film di Russ Meyer), sembrano un po' pasticciati, senza contare qualche incongruenza narrativa che lascia un po' interdetti. Eppure rimane un film horror che si lascia apprezzare, sia per la tematica che per qualche buona idea (la scena del ristorante su tutte). Strisciante...
Un film totalmente assurdo, sconclusionato, interpretato da attori decisamente risibili e zeppo di situazioni idiote (il protagonista che lascia la moglie sola a casa con le lumache nel lavandino!) o divertentissime (l'esplosione nella serra e quella finale coi tombini in fiamme!). I lumaconi striscianti più che disgustare fanno ridere (la scena del morso al dito). Gli effetti splatter sono anche apprezzabili, come nella bella sequenza al ristorante (compreso il cuoco, of course).
Incredibile film dello specialista di Z-movies Simon, al quale bisogna almeno riconoscere il coraggio (o l'incoscienza) di aver osato girare un beast-movie con lumaconi assassini. Le poco dinamiche bestiole riescono comunque a far strage di umani, oltre a risultare giustamente repellenti nelle scene clou. Al di là di questo, non è che la vicenda ci inchiodi sulla poltrona o ci faccia sbarrare gli occhi per la tensione. Anzi, alla fin fine risulta piuttosto noioso fra un'apparizione e l'altra delle lumache assassine.
Non era facile creare tensione e aspettative con un simile soggetto “Aiuto! Sono inseguito dalle lumache!”. E infatti la pellicola non offre molto, a parte quintalate di mordaci lumache scure che, non essendo propriamente “veloci”, tendono agguati, o più che altro aspettano che i gonzi capitino loro tra i multidentini. La confezione non è da buttare, ma quando le viscide carnivore non sono in scena, si perde subito interesse. Mediocre, eppure vedibile, nonostante le solite scorie tossiche, il solito unico sveglio e l’immancabile “scemiffo" (sceriffo scemo, dubbioso anche davanti all'evidenza).
MEMORABILE: Al disinfestatore in tuta: "Vai sulla Luna o scendi nelle fogne?". E lui: "C'è più metano lì sotto che in certi pianeti"; L'attacco al criceto!
L'artefice del piccolo cult Pieces realizza un eco-vengeance con lumache assassine che incredibilmente funziona, grazie ad accorgimenti registici ben studiati e soprattutto grazie ai trucissimi SPFX che danno vita ad alcune sequenze veramente efferate. Non male nemmeno il ritmo e la prova dei protagonisti. Non rimane molto da dire sulla trama, che segue pedissequamente gli stilemi del genere; ma poco importa in questo caso, grazie alla bontà degli effetti splatter, che divertiranno non poco gli appassionati del filone. Gustosamente ripugnante.
La bionemesi ecologista intoppa le urban legends fognarie. A guidare la "lenta" proliferazione degli attaccaticci e sbavazzanti gasteropodi ctoni, un autorucolo iberico specializzato in cinema-bis trashone (Pieces, The rift). Il doppiaggio italiano d'epoca è senza dubbio scadente e inappropriato ma il film, pur nel suo scarno e convenzionale svolgimento, riesce tuttavia di straforo a risultare simpatico, merito sia degli effetti speciali sanguinolenti che del viscidume sdruccioloso con cui le limacce oppilano le scene dei crimini. Manifattura nostalgica per chi ancor oggi rimpiange i drive-in.
Bisogna avere del coraggio per imbattersi in un soggetto così bizzarro e tanto mestiere per tirar fuori qualcosa di buono senza scadere nel ridicolo o nella noia. Fortunatamente Simón ci riesce e costruisce attorno alle limacce assassine una storia convincente, malgrado paghi dazio a qualche cliché di troppo. Da segnalare la buona riuscita di alcune scene sanguinolente di sicuro impatto. Difficile ambire a qualcosa di più, con un soggetto animalesco così statico e inespressivo.
Delizioso animal horror che fa del gore il proprio punto di forza, ma è anche godibilissimo nella linearità dei suoi elementi. Classica struttura da film con creaturine assassine e con eroe comune che, solo contro tutti, deve debellare la minaccia. In mezzo ci sono amanti divorati, gente che esplode in un macello di sangue e vermi, cadaveri scarnificati e tante perle di disgusto. Dialoghi e attori non convincono sempre, ma come mera operazione di divertimento splatter senza pretese è pienamente riuscita. Da vedere con Pieces dello stesso Simón.
MEMORABILE: I due amanti fagocitati dalle lumache; Il tizio che ingerisce una lumaca inavvertitamente con conseguenze atroci.
Ok, era dura rendere spaventose le lumachette rosse, che al limite fanno schifo. Ma qui si aggiunge una povertà di mezzi, di recitazione, di location, di trama da scoraggiare anche i più ben intenzionati. Effetti speciali discretamente disgustosi, ma le scene spesso scadono nell'assurdo e nel ridicolo (su tutte la demenziale scena della serra, che sembra quasi una parodia stile Scary Movie). Attori e dialoghi impresentabili. Ticks al confronto sembra Quarto potere...
A dispetto della dubbia scelta di sfruttare delle creature lente, viscide e poco carismatiche quali sono delle lumache di terra, la pellicola risulta inaspettatamente divertente e scorrevole. Niente di nuovo sotto il sole, sia chiaro, ma il sangue viene riversato a ettolitri e alcune soluzioni registiche convincono e valorizzano i fisiologici limiti di una pellicola avente lumache carnivore. Soddisfacenti gli SFX; gradevoli anche tutte le forzature tipiche degli eco-vengeance, le quali convergono in un finale smaccatamente esagerato.
MEMORABILE: La coppia nella camera da letto; La scena della serra (da applausi); Il "rimedio" finale.
Trama sempliciotta, solite grossolanità, ma una conduzione superiore alla media delle "viscide schifezze" dell'horror post Settanta. Qualche effettaccio a segno (non male l'attacco ai due amanti in camera), pur se la vera tensione latita. Il finale nelle fogne è trito e inutilmente chiassoso: d'altra parte il mostruoso nemico da combattere ha, visivamente, poche armi da spendere e il messaggio ecologista è declinato con superficialità.
La sintesi è che il film è riuscito. Perché la repulsione forse è l'effetto cercato e voluto, sicuramente realizzato. Le lumache qui fanno "schifo" per davvero, in particolare per quel che fanno agli uomini, anche quando sono al loro interno. Gli effetti rendono bene ed elevano il film al rango della dimensione dell'opportuna visione, credetemi. Il resto? La storia si evolve discretamente ma poi naufraga in un finale assurdo, dove i citati effetti "nature" sono sostituiti da altri "elettronici" piuttosto scadenti e inopportuni. Attori solo mediocri.
MEMORABILE: Al ristorante; I due a letto... e le "sorprese" sotto.
Non fosse per gli effetti speciali, ultra sanguinosi e gloriosamente artigianali, il susseguirsi facilone degli eventi e i dialoghi da telenovela spedirebbero questo bavoso eco-vengeance in quelle stesse fogne nelle quali i lumaconi si muovono contro le leggi della fisica. L’onestà viene prima però di tutto e in questo la produzione non è attaccabile: viscidume e scarnificazioni, abbiamo quanto in primis richiesto. Attori e Simon, per restare in tema, flemmatici. Tratto da Shaun Hutson, uno dell’orda di nuovi Stephen King finiti poi nel nulla.
Interessante la scelta dell'animale assassino: delle lumache, che fanno il loro sporco lavoro quando devono intrattenere lo spettatore. La tensione è costante e la scena della cena al ristorante è di sicuro impatto. Il finale però non convince moltissimo, con un'evitabile inquadratura finale. Riuscito a metà. Come già detto il ritmo non manca, gli attori son discreti ma le musiche in certi punti non sono appropriate per il genere e non tutto è perfetto. Merita comunque la sufficienza.
MEMORABILE: Il ristorante e la stanza da letto, sangue assicurato!
Lumaconi famelici infestano una noiosa cittadina americana cibandosi dei suoi abitanti: è l'inizio della fine. Interessante B-movie poco conosciuto ma capace di affascinare grazie alla geniale e originale idea della lumaca come animale assassino. Chiaro il riferimento all'ecologia e all'inquinamento, tanto che potremmo definire Slugs un vero e proprio eco-horror. Sicuramente non noioso, grazie anche alle innumerevoli scene splatter (di cui alcune veramente disgustose). Finale così così, ma nel complesso non è male.
Tra i monster movie ottantiani è sicuramente quello più suggestionato dall’exploitation del body horror. Il film di Juan Piquer Simon, infatti, sembra più occupato a mostrare che raccontare, ma i “piccoli” villains sono visivamente riuscitissimi e alcuni omicidi hanno un gusto per il macabro grottesco davvero peculiare. Dialoghi da eutanasia, cast nella media ed effetti speciali gustosi.
Lumacannibal holocaust: escargore, e-scare-got, gasteropode non solo formato sanguisuga ma anche carnivoro per intercessione tossica. Altrimenti detto, si vedon cose che voi blenofobi traumatizzati a vita da Fulci non potete immaginare. Tutti presupposti per un eco-splatter dalle parti dell'indimenticabile, non fosse che, del tutto sbilanciato su effetti mai così speciali, Simón neanche ci prova a circondarli di un film, di dare un qualche ascendente agli attori e quel che è peggio, non si sa bene se per una questione di coerenza o di simbiosi, pareggia in flemma le sue protagoniste.
MEMORABILE: Il cuoco italiano.
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Anche il buon Fulci propose una scena (onirica) caratterizzata dall'attacco delle lumache, mostrando con dovizia di particolari gli effetti delle stesse, accanitesi sul corpo della vittima.
Tale scena è presente in Aenigma.
Non è quel che si dice un capolavoro, questo Slugs, ma nel sottogenere degli "animali assassini", assieme a I carnivori venuti dalla Savana (Jeff Lieberman, 1976), è quello in grado di mettere in campo un nutrito campionario di orrori, ben sorretti da effetti speciali degni d'esser chiamati tali.
La produzione della pellicola è ibrida e coinvolge Spagna (da cui il regista) e America: tra coloro i quali hanno finanziato il film, ritroviamo anche Francesca De Laurentiis, figlia dell'indimenticabile Dino.
Nella scena girata al ristorante compare in un incredibile cameo Silvana Mangano! Motivo? Era semplicemente una reale avventrice del locale durante le riprese.
Sinceramente le lumache, a differenza di sanguisughe o ragni, vista la loro inoffensività sono un po' difficili da associare alla paura e all'orrore
in realtà mi è capitato di conoscere persone (per lo più ragazze) alle quali non puoi nemmeno nominarle pena crisi d'ansia e che addirittura in certi contesti si guardano attentamente attorno per verificarne l'eventuale presenza. ne esiste una vera e propria irrazionale paura, chiamata blenofobia. per costoro, film come questo, delicatessen o aenigma sarebbero devastanti.
Sinceramente le lumache, a differenza di sanguisughe o ragni, vista la loro inoffensività sono un po' difficili da associare alla paura e all'orrore
in realtà mi è capitato di conoscere persone (per lo più ragazze) alle quali non puoi nemmeno nominarle pena crisi d'ansia e che addirittura in certi contesti si guardano attentamente attorno per verificarne l'eventuale presenza. ne esiste una vera e propria irrazionale paura, chiamata blenofobia. per costoro, film come questo, delicatessen o aenigma sarebbero devastanti.