Onirico e ipnotico thriller ospedaliero francese, lento, bizzarro,visionario, stilato da una pecettibile vena cronenberghiana (l'ospedale supertecnologico, i corpi nudi lividi, inermi delle pazienti usati per oscuri e insospettabili libido necrofile).
121 minuti di onirismo e attrazione repulsione di un infermiera tirocinanate verso il tenebroso dottore con il "vizietto".
Marchand si dimostra narratore coi fiocchi, e nel finale, anticipa di cinque anni
L'Anthicrist di Von Trier, con reminiscenze lynchiane e citazioni a
Carnival of souls.
Curioso come nei thriller francesi del nuovo millenio, sia quasi sempre presente il bosco di notte, la foresta tetragona, non luogo che stà tra la veglia e il sogno, l'incubo e la fiaba nera. E di più in questo caso, dove il bosco rappresenta la zona che stà a metà delle nostre percezioni visive e emotive.
Se ne stia ben alla larga chi cerca convenzionalità da bancarella tipo
Anestesia cosciente, si accomodi chi cerca qualcosa di morbosamente avvolgente e gelidamente oscuro.
Altra piccola gemma d'oltralpe assolutamente da riscoprire.