Il titolo italiano dice poco ed è come spesso accade fuorviante, mentre quello originale, CURFEW (e cioè “coprifuoco”), tende forse a insegnare quanto sarebbe meglio, la sera, chiudere bene le porte: non si sa mai chi può passare, dalle vostre parti. Prendete la famiglia protagonista: sarebbero dovuti uscire, per il weekend, e invece si ritrovano ostaggi di due fratelli psicopatici. Tutto perché il padre, procuratore, partecipò attivamente alla precedente condanna dei due. Una volta evasi, i diabolici fratelli (a onor del vero ben interpretati dai due giovani attori) decidono di vendicarsi di chi provocò la loro condanna. Dopo la facile strage nella casa del giudice arrivano dal procuratore,...Leggi tutto dove si stabiliscono fino alla conclusione del film. Qui il più tardo dei due si fa ingannare dalle ipocrite moine della figlia la quale, anche se tarchiatella e bruttina, sfrutta il suo ascendente per mettere i fratelli l'un contro l'altro. Una buona dose di violenza (ma mai splatter, nonostante l’inspiegabile divieto ai minori di 18 anni), urla e dialoghi mal concepiti ma perlomeno non scontatissimi sono gli ingredienti di questo thriller di poche pretese, fotografato come un tv-movie e inizialmente un po' confuso. Insolito l'incipit, con un sogno del fratello meno “sveglio” girato con l'uso di rallentamenti e stop frame. Parrebbe il desiderio di uscire dalla stanca riproposizione del tipico thriller all'americana, invece ben presto ci si accorge dell'inconsistenza del progetto. Non ci vengono risparmiati nemmeno i soliti amoreggiamenti tra giocatori di football e (probabili) pon-pon girl in calore, un classico dei B-movies statunitensi. Peccato sprecare il relativo talento dei due giovani che interpretano i fratelli psicopatici: si sarebbero meritati un copione migliore.
Brutto film che mette in scena una storia vista mille volte (si tratta, infatti, della solita vendetta messa in atto da un folle) e lo fa nel peggiore dei modi a causa di una regia sciagurata e di una sceneggiatura che non evita nessun luogo comune. Le pessime interpretazioni degli attori contribuiscono a dare alla pellicola il colpo di grazia. Da scansare.
Due evasi pazzoidi iniziano a vendicarsi di tutti (dalla giuria al giudice). Arrivati alla casa del giudice, però, uno di loro (in fondo buono) si innamora della figlia e... Scene di sesso assenti (per fortuna, visto che si tratta di un film dell'orrore), in compenso ce ne sono altre violentissime (il giudice che balla su un particolare tappeto..). Film non male che ha un solo punto debole: gli attori, che fanno pietà: dallo sceriffo tonto ai due evasi (in particolare il biondo, più che uno psicopatico ricorda un rinc..)
MEMORABILE: Il pazzoide biondo sulle donne: "Prima ci usate e poi ci lasciate sotto la pioggia".
Un bel film di tensione che si basa su un assunto tanto semplice quanto agghiacciante ed efficace: mi hai sbattuto dentro e ora ti condanno io... alla morte! Piacevole dall'inizio alla fine in un susseguirsi di situazioni già viste ma ugualmente ben presentate. Regia attenta e senza eccessi o virtuosismi, cast alquanto azzeccato. Buon film che la distribuzione italiana non ha omaggiato come avrebbe meritato.
Sulla scia de L'ultima casa a sinistra e La casa in Hell street, arriva questo filmetto uscito da noi nell'epoca del proliferare degli straight to video in vhs. Una certa tensione c'è, come in alcune sequenze davvero crudeli (il padrone di casa "costretto" a fare il fachiro su cocci di bottiglia!), ma il film risente di una certa approsimazione, non certo aiutato da un cast che recita in maniera "tarantolata" se non comica. Winick si farà risentire nel cinema di "serie A". Curioso e nulla più.
MEMORABILE: Il massacro a bastonate dello psichiatra da parte dei due fratelli, con evidente bastone di... gomma!
All'avvio ci si capisce poco, quindi la trama si fa più comprensibile assestandosi nella mediocrità di un tv-movie da guardare con occhio solo. La tensione non c'è; alligna, invece, un blando sarcasmo alla base del contrappasso della vendetta. Peccato che il tutto svapori nella ripetizione (i protagonisti non sono il massimo) mentre il tema del killer spietato che si addolcisce per la ragazzotta è vecchio com il cucco. Poca roba seppur non infimo.
Più che discreto esempio di home-invasion che segue i dettami dei lavori analoghi di Craven, Deodato o Winner, risparmiandoci gli elementi rape o sleazy e puntando invece sulla violenza, a tratti quasi da horror; il sequestro dei protagonisti è diretto con un buon senso della tensione, non manca qualche crudeltà e i due villain sono ben resi, nonostante una backstory piuttosto sbrigativa. Confezione nella media 80s, con qualche buona scena in notturna, per un lavoro passato un po' in sordina che può meritare una riscoperta tra gli estimatori di certa exploitation del periodo.
Gary Winick HA DIRETTO ANCHE...
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Di lui ho visto soltanto questo discreto horror d'azione.
Pace all'anima sua.
P.S.: Zender, il film uscì in vhs (per la Titanus) col titolo
Ora di sangue-Curfew ed in dvd (per la 01 Distribution) col titolo Curfew-L'ora di sangue. Nessuna fonte riporta il titolo con cui è schedato qui sul Davinotti.
Confermo la vhs Titanus, sulla copertina c'è Ora di sangue scritto a caratteri rossi ( Curfew è citato in piccolo, con colore bianco). Mentre sullo sticker riporta propio Ora di sangue.
DiscussioneZender • 25/03/11 15:57 Capo scrivano - 47782 interventi