Secuestrados - Film (2010)

Secuestrados

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 28/07/11 DAL BENEMERITO DANIELA
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Daniela 28/07/11 09:18 - 12662 commenti

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Quasi un remake del vecchio Ore disperate con Bogart: anche qui, alcuni malviventi sequestrano in casa una famigliola, costringendo poi il padre ad eseguire i loro ordini. Il mutare dei tempi si misura negli ettolitri di sangue versato in più, in un epilogo molto più cattivo. Originalità scarsa, ma buona presa ed empatia nei confronti delle vittime, che non scatta in virtù di ciò che sono, dicono o fanno (ispirano scarsa simpatia) ma per la situazione da incubo in cui si trovano. Nel cast nessun volto noto, ma non è un gran male. Ansiogeno.
MEMORABILE: I cellulari: in film di questo tipo, hanno la batteria scarica oppure non prendono campo... SEMPRE!!!

Schramm 22/10/11 13:11 - 3495 commenti

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Funny games ha fatto l'uovo. Ma il gap è tutt'altro che specioso: laddove Haneke rifiutava di spettacolarizzare la violenza delocandola in un teoretico fare i conti in tasca morali al fruitore, Vivas (come già grossomodo fatto da Williams) con la brutalità carica dama strumentalizzandola a bella posta e senza freno, giocandosela sul mero genere -come se ciò bastasse a giustificare una mancanza di pregnanza- ed evitando sovradeterminazioni teoriche e mash-up di piani di realtà che possano sfumarne il sadismo. Haneke segregava con sottigliezza, Vivas è sfacciatamente gratuito. Haneke è di polso, Vivas è bolso.

Greymouser 1/12/11 23:53 - 1458 commenti

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Un esercizio di estenuante violenza rappresentativa, portata fino alla saturazione anestetizzante, flebilmente supportato da una situazione filmica assolutamente derivativa e senza sbocchi. Non negherò i meriti puramente tecnici della regia e la buona vena delle recitazioni, ma l'operazione di Vivas, nel suo complesso, mi sembra un compitino fatto per aggredire e stupire a buon mercato lo spettatore, beninteso sempre in modo epidermico e senza strascichi emozionali. Repulsivo ma innocuo.

Digital 21/02/12 18:53 - 1257 commenti

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C'è poco da fare, con queste pellicole ci vado “a nozze”. Secuestrados, nonostante presenti un plot arcinoto, si distingue per una vicenda che non si concede a facili spettacolarizzazioni, ma che al contrario viene condotta in modo alquanto realistico. Gli attori sono tutti estremamente bravi nei rispettivi ruoli e il finale feroce e senza speranze è un piacevolissimo valore aggiunto. L'ennesima dimostrazione di come il cinema iberico riesca ancora a sfornare prodotti di genere in quantità e di qualità.

Buiomega71 21/04/22 01:04 - 2910 commenti

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Inizia come il più classico home invasion con rapina, ma poi Vivas vira sempre più nei meandri della follia e della disperazione (il rapinatore che si fa di coca, lo stupro, il guardiano sgozzato, Isa che impazzisce e diventa una novella Jennifer) non lesinando facce spappolate, occhi semi enucleati e una mattanza finale nera come la pece, tanto feroce da non risparmiare quasi nessuno. Con split screen funzionali che aumentano la tensione, è molto più realistico del suo clone americano. Incipit shock che sembra citare Intacto, ma che immerge subito in un'atmosfera angosciosa.
MEMORABILE: I prelievI al Bancomat; Isa presa dal panico; Isa che scivola nel sangue; Il braccio spezzato alla madre; Il finestrone sfondato dà inizio all'incubo.

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  • Discussione Schramm • 22/10/11 13:31
    Scrivano - 7694 interventi
    Daniela, ma a te è chiaro il raccordo tra incipit e finale? Pare a me o c'è un buco di continuità che definire madornale è esser clementi?

    Vamos a ver:

    ATTENZIONE SUPERSPOILER SUL FINALE:

    inizia con lui mezzo incaprettato e incappucciato da un sacchetto di plastica che viene soccorso e si mette in telefonico contatto -in una casa in cui non c'è campo per cellulari, oltretutto- con la figlia che gli comunica "hanno sparato alla mamma" e finisce per totale mancanza di interpreti, con lui seccato da una martellata.

    FINE SPOILER

    boh. mi sfugge qualcosa.
    Ultima modifica: 22/10/11 13:32 da Zender
  • Discussione Daniela • 24/10/11 08:19
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    Daniela, ma a te è chiaro il raccordo tra incipit e finale? Pare a me o c'è un buco di continuità che definire madornale è esser clementi?

    Vamos a ver:

    ATTENZIONE SUPERSPOILER SUL FINALE:

    inizia con lui mezzo incaprettato e incappucciato da un sacchetto di plastica che viene soccorso e si mette in telefonico contatto -in una casa in cui non c'è campo per cellulari, oltretutto- con la figlia che gli comunica "hanno sparato alla mamma" e finisce per totale mancanza di interpreti, con lui seccato da una martellata.

    FINE SPOILER

    boh. mi sfugge qualcosa.


    Ciao Schramm, ma sei sicuro che il "lui" del prologo sia lo stesso "lui" pater familias di cui seguiamo le vicende nel corso del film?
    Se è così, non ci piove, l'incongruenza è vistosa. Io le ho percepite come due persone diverse, interpretate da due diversi attori... Se è così, credo che il prologo - riferito ad un caso precedente o successivo (questo non ha molta importanza, dato che può essere stato messo in atto anche da un'altra banda) serva ad immergere subito lo spettatore in un clima di minaccia.
    Ultima modifica: 24/10/11 08:24 da Daniela
  • Discussione Schramm • 24/10/11 14:07
    Scrivano - 7694 interventi
    dovrei ricontrollare ma a me sembra proprio lo stesso attore. certo, così conciato in volto una svista la si prende facile. anche così, in ogni caso,
    1) come avrebbe fatto a scappare a ben tre individui così spietati e precisi con mani dietro la schiena e una busta di plastica in testa (l'asfissia durante una corsa sopraggiunge al quadruplo della velocità)?
    e soprattutto
    2) ricordo che la voce della ragazza al telefono era identica. più ancora del volto, è questo che mi ha portato a cablare i due tronconi
  • Discussione Daniela • 24/10/11 15:27
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Ricontrollerò anch'io, mi hai messo la pulce nell'orecchio... il problema è ritrovarlo, quello di mettere ordine nella cineteca è un buon proposito sempre rimandato ad un altro momento - mi sembravano due attori diversi, ma potrei aver preso un abbaglio (la prima scena è piuttosto concitata ed inoltre - essendo asmatica - vedere uno che rischia di soffocare mi mette il palletico empatico), mentre non ho proprio fatto caso alla somiglianza delle voci al telefono..
    Comunque, ipotizzando che sia la stessa persona, che significato dare alla scena del prologo?
    SPOILER
    E' una sequenza talmente "impossibile" - dato che una situazione del genere non si verifica mai, neppure di striscio, durante il corso della vicenda - da rendere problematico immaginare si possa essere trattato di una svista a livello di sceneggiatura oppure di una di quelle banali incongruenze che spesso abbondano in pellicole di questo tipo.
    La cosa mi lascia perplessa...
    FINE SPOILER
    Ultima modifica: 24/10/11 16:18 da Daniela
  • Discussione Schramm • 25/10/11 13:28
    Scrivano - 7694 interventi
    la sola ipotesi possibile, se escludiamo il buco di sceneggiatura (che sia lo stesso attore o meno), è quella della forzatura. magari è una scena preparatoria atta ad apparecchiare l'ecatombe che verràe a instillare quindi un senso di all'erta nel fruitore. personalmente, mi avrebbe angosciato assai più senza questa sgomitata iniziale.
  • Discussione Buiomega71 • 21/04/22 10:54
    Consigliere - 25998 interventi
    Gran batosta allo stomaco questo nerissimo thriller ispanico, che inizia come il più classico home invasion con rapina (un finestrone sfondato darà il via alla notte da incubo), per poi addentrarsi nei meandri della disperazione e della follia.

    Un incipit che pare citare Intacto, ma che proietta già lo spettatore in un clima di angoscia e disagio

    SPOILER

    Si noti bene che l'uomo legato alle mani e con sacchetto di plastica sulla testa, all'inizio, non è il padre di famiglia che andremmo a conoscere, ma una precedente vittima della ghenga di spietati rapinatori albanesi che agisce nella zona. Un avvertimento che Vivas mette subito in pratica. E' toccato a lui, ora tocca a loro...

    FINE SPOILER

    Dopo che il terzetto di rapinatori (due albanesi e uno spagnolo, che, per non spoilerare troppo, consiglio di fare attenzione agli operai della ditta di traslochi a inizio film) entra nella villa del facoltoso imprenditore (con moglie e figlia) tutto degenera, tra tirate di cocaina, stupri e vendette di vittime impazzite, dove Vivas non lesina su gole squarciate, braccia spezzate, facce spappolate (che vanno a fare il paio con l'estintore di Irreversible), semi-enucleazioni, coltellate brutali, scivolate nel pavimento della cucina imbrattato di sangue, teste maciullate e un finale che arriva come una fucilata e lascia basiti per il suo pessimismo nero come la pece e la sua ferocia nischilista che non risparmia quasi nessuno, da lasciare davvero basiti (che va, poi, a stridere , lasciando ancor più disorientati, con la canzone sui titoli di coda-la stessa che ascoltava Isa nella sua cameretta prima dell'intrusione improvvisa e bestiale-con l'ultima sequenza che è un vero e proprio pugno in faccia).

    Vivas calca la mano del realismo, con piani sequenza continui, sparge tensione e defribillazione in ogni frangente (il padre e i continui prelievi al bancomat, accompagnato dal capo della gang che le intima di non fare scherzi, in un opprimente viaggio notturno fatto di opressione e angustia), fa dell'uso dello split screen (al posto del classico montaggio alternato) un mezzo per aumentare il crescere della violenza, del panico e dell'ansietà (da una parte la drastica decisione del padre, in auto, col rapinatore-forse l'unica possibile-, dall'altra la figlia che, ormai presa da uno stato di shock perenne, rende pan per focaccia al rapinatore più violento e belluino, andando a lambire il rape & revenge), arrivando ad un punto dove le "certezze" vengono annulate e non si sa più chi si salverà dalla mattanza oppure no.

    Se Hate Crime pareva il punto di non ritorno della violenza e del sadismo dell'altra faccia di Ore disperate, Vivas va ben oltre, perchè più che per lo spargimento di sangue messo in atto, e proprio quell'epilogo inaspettato, efferato e senza speranza che il film guadagna un bel punteggio.

    Poco più di 80 minuti, ma intensissimi e che fanno ben pochi sconti (la notte di sevizie e brutalità pare non finire mai).

    Da noi rimasto ancora inedito, io ho il dvd spagnolo (uncut) della Vèrtice Cine (audio spagnolo e sub inglesi), di cui non ho avuto particolari difficoltà a seguirne i dialoghi (non moltissimi a dire la verità, e facilmente comprensibili). Che , per aumentare il realismo, i rapinatori parlano, a tratti, in albanese e ostentano uno spagnolo con l'accento della loro lingua.

    Da brividi il gelido e spietato capo della gang e davvero intensa Manuela Vellès che, nel gorgo dell'abuso e della sopraffazione, sa trasformarsi in una novella Jennifer da non violentare.

    Per quel che mi concerne tra i migliori home invasion mai girati, sia per tensione che, soprattutto, per brutalità (con quella chiusa shock che lascia senza appigli possibili) e, non per ultimo, tremendamente realistico, come i fattacci di cronaca nera che si leggono sul giornale.

    Altro che Perchè i gatti...




    Ultima modifica: 21/04/22 20:50 da Buiomega71