Decisamente meglio del precedente Non mi scaricare dello stesso regista e sorta di spin off di questo film, visto che riprende alcuni personaggi ma in un contesto diverso. Ottima commedia della nuova generazione, grandi i due protagonisti e Puff Daddy divertentissimo. La scena con Hill preinfarto dopo che gli han fatto fumare una canna con dentro di tutto è una delle cose migliori viste negli ultimi anni.
Opera prodotta da Judd Apatow e che del regista americano porta l’indelebile “marchio”. L’obiettivo è verosimilmente quello di realizzare una commedia demenziale che sia anche una satira di un certo ambiente musicale molto anglosassone ricco di eccessi e glamour. Nella pratica tutto va un po’ a corrente alternata, con momenti divertenti ed altri in cui il ritmo cala e il film è in generale penalizzato dalla lunghezza eccessiva. Funziona la coppia dei protagonisti.
Apatow & soci tornano sulle scene con questa commedia prettamente "maschile" molto divertente e dinamica (ma anche piuttosto diseguale) incentrata sull'affetto, i valori famigliari e la fine dei rapporti. Prima parte (tolto il gigantesco incipit) viziata da dialoghi troppo lunghi e tempi comici che latitano; mentre la seconda è tutto grasso che cola riuscendo a inanellare una serie di gag originali ed esilaranti: threesome, infarto, droga+aeroporto, P. Daddy, le impagabili espressioni di Hill... tutte le canzoni e la bellissima Byrne fanno il resto.
La bontà della sceneggiatura si palesa nella consistente massa di gag geniali e divertenti che innalzano il livello del tessuto narrativo generale. È uno spasso ammirare le avventure di Jonah Hill che fra un fallo di gomma e un infarto immaginario conferma il suo talento comico. Notevole la soundtrack e non male la prova di Brand. Il divertimento è assicurato e non si scade mai nella volgarità gratuita.
Spin-off del precedente Non mi scaricare, con Brand in un ruolo che ricalca il suo personaggio nella vita reale, ossia un performer di successo dalla vita movimentata e la lingua incapace di frenarsi al momento giusto. Qui è una rockstar inglese in declino che viene "scortata" ad un concerto commemorativo negli USA da un imbranatissimo Hill, fan e vittima sacrificale. La colonna sonora non è niente male, alcune gags sono simpatiche ma tutto è compromesso, più che dall'eccesso di volgarità tipica della scuderia Apatow, da un finale troppo conciliante e buonista.
La american-english miscela funziona. Jonah Hill e Russell Brand sono due personaggi agli antipodi su tutto: nell'aspetto, nello stile di vita, nei comportamenti... ed è proprio tutto questo ad offrire numerosi spunti per le situazioni e le gag, alcune divertentissime, che rendono questa commedia spassosa. I personaggi di contorno sono centrati e la loro superficialità evidenzia la pseudo superficialità dei protagonisti. Anche le volgarità di certa comicità anglosassone sono solo sfiorate e comunque ben inserite e mai fastidiose. Blando il finale.
Aldous Snow è in crisi e un giovane organizzatore di eventi tenta di ridargli fama e morale portandolo a Los Angeles e dare una svolta alla sua nuova carriera. Ma le bizzarrie del singer sono pazzesche e anch'egli si troverà a viverne una buona parte. Il duo protagonista è quanto di meglio, per un film di tal guisa: bello e dannato Brand, goffo e impacciato Hill. Mix esplosivo per una commedia brillante senza un attimo di respiro da quando i due entrano in sintonia. La volgarità c'è ma è connaturata al tema e non infastidisce oltremaniera.
MEMORABILE: La trasformazione del grassottello e insicuro Green in una macchina da sesso occasionale.
Sesso droga e rock‘n’roll, la triade croce e delizia di una generazione, finisce nel tritacarne di una satira feroce orchestrata da casa Apatow, pur se il buon Aldous (Russell Brand) ce la mette tutta nel ribadire una fama ereditata da ben altri predecessori. Troppe volgarità gratuite (connaturate alla peggior tradizione di certo rock) per un film con l’intento di stupire ma che si raccomanda unicamente per un pubblico di mezzanotte già un po’ fatto di erba e birra. Ininfluenti le musiche, tanti brani ma nessuno degno di nota.
Il film è capace di dipingere il sex, drugs & rock'n'roll made in Usa come dai tempi di Paura e delirio a Las Vegas non si vedeva. Russell Brand è perfetto nella parte del pazzo scatenato e così anche Jonah Hill in quella del "guastafeste". Ben vengano le volgarità in un contesto di questo tipo: ho trovato molto più volgari certe scene di Rock of ages, che è, al contrario di questo, l'antitesi del rock'n'roll. Alcuni camei epici come quello della Aguilera o di Lars Ulrich dei Metallica, oltre all'ottima interpretazione di P. Daddy. Molto piacevole!
MEMORABILE: "Stroke the fury wall"; Il video di "African Child".
Nato da una costola del simpatico Non mi scaricare, ecco il paffuto Jonah Hill alle prese con una rockstar strafatta e infantile da condurre sul palco dopo un delirante viaggio on the road. Brand è memorabile nei panni dello squinternato Aldous Snow e le gag in coppia con Hill funzionano quasi sempre tra droghe, bevute e scombinate relazioni sentimental/sessuali. Forse il gioco è portato un po' per le lunghe e non è esente da momenti di stanca, ma globalmente diverte e regala anche qualche momento di inaspettata riflessione.
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Formato: Anamorphic widescreen 1.85:1
Audio: Dolby Digital 5.1 Italiano e Inglese
Sottotitoli: Italiano, Inglese, Rumeno
Extra: - Scene eliminate
- Commento con il regista Nicholas Stoller e il cast Jonah Hill, Russell BRand, Rose Byrne, Elisabeth Moss e il produttore Rodney Rothman