Cars 2 - Film d'animazione (2011)

Decisamente più colorato, frizzante e articolato del primo film, questo sequel vede Saetta McQueen partecipare ad un Grand Prix preso di mira da un'organizzazione segreta. Sebbene rivolto principalmente ai più piccoli, strizza l'occhio ai topoi dei classici di spionaggio, coniugando l'ironia con qualche dose di suspence. La grafica è di alto livello ed estremamente particolareggiata. Notevole il doppiaggio italiano, ricco di nomi celebri quanto quello originale.

Gli sceneggiatori sono stati furbi. Il secondo episodio è sempre a rischio, soprattutto quando il primo si è rivelato notevole. E così, cos'hanno fatto? Hanno preso il personaggio più simpatico (Carl Attrezzi, Cricchetto per gli amici) e gli hanno costruito attorno un'avventura che occupa la maggior parte della pellicola. Oltretutto, facendo bene il verso a 007 ne è scaturita una parodia piuttosto divertente e piena d'azione, dove Cricchetto, più che altro senza volere, fa cose incredibili. Anche l'auto da corsa italiana non è male. Nota di merito per il WC giapponese. Decisamente riuscito.

Cars 2 forse non è all'altezza dei capolavori recenti dell'animazione Pixar (Toy Story 3, Wall-E, Up), ma senza alcun dubbio è comunque un prodotto notevole. La sceneggiatura è leggera e frizzante, l'animazione è curata in ogni minimo dettaglio. Il film, possedendo diversi livelli di lettura, è assolutamente adatto ad un pubblico di qualsiasi età. Il doppiagggio italiano non è un granchè.

Primo film Pixar completamente volto ai più piccoli, nonostante diverse citazioni possano essere colte solo da adulti. Il risultato è un cartone frizzante e divertente, parodia del genere di spionaggio (impossibile non pensare a 007) ma, come già detto, colmo di citazioni al grande mondo dei motori (Hamilton fa un piccolo cameo, come Schumacher nel primo). Nel complesso divertente nonostante sia meno profondo degli altri prodotti Pixar.

Questa volta con Cars si viaggia e si viene in Europa. Giappone, Parigi, Londra, scenograficamente perfette e un Grand Prix italiano che però assomiglia molto a quello di Montecarlo (Casinò compreso). L'Italia è rappresentata bene nella piazza, nello stile e nel carattere. Non so quanto sia adatto a tutte le età, ma non metto limiti ai piccoli di oggi e alle loro grandi menti, in grado di captare le più piccole sfumature. Finale a Radiator Spring (meno male), a ricordare come son nati Cars e Saetta McQueen. Molto movimentato e urlato.

Film realizzato tenendo d'occhio più il merchandasing e il botteghino che l'aspetto artistico, Cars 2 è certamente meno efficace del suo predecessore. Non che sia un brutto film: colorato, pieno d'azione e tecnicamente (ma questa non è una novità per la Pixar) di alto livello, è privo della personalità e dell'ispirazione (nonchè dei significati) di Cars, uno dei film più maturi della casa americana. Questo è vedibile, ma destinato ad un pubblico infantile.

Il suo nome è Attrezzi. Carl Attrezzi. Tornano le auto parlanti di Radiator Springs, ma il protagonista è Cricchetto, qui agente segreto suo malgrado contro la congiura dei "catorci". Tecnicamente rutilante e con bellissime ambientazioni, il film si limita a parodiare le spystories quasi azzerando il lavoro sui personaggi, che hanno pochissimo spazio tra inseguimenti, sparatorie e botti assortiti. Anche la trama è piuttoso debole e la sensazione è di un lavoro pensato più che altro per vendere gadget e sfruttare la scia del primo bellissimo capitolo.

Una trama che si ispira a più riprese alla saga bondiana: non mancano ineguimenti mozzafiato, villain spietati e le solite cartoline europee. Peccato che in mezzo a tutto questo sia stato penalizzato il disegno dei personaggi, che risultano meno convincenti e più artificiosi rispetto agli standard della Pixar. Sicuramente curato nei dettagli ma tiepido nelle emozioni.

Ogni volta che guardo un film di animazione Pixar non posso non ammirare lo sforzo creativo dei realizzatori nel costruire scenari e personaggi. E anche in questo caso il risultato non delude. Dal genio di Toy Story e di tanti altri film di animazione il secondo capitolo di una saga che contiene tutti i clichè del genere: azione, ironia, divertimento e forte senso di amicizia come valore imprescindibile. Anche la sceneggiatura funziona bene e non dispiace affatto la buona parodia dei film di Bond. Peccato che il doppiaggio faccia perdere qualcosa.

Il paragone più naturale e diretto con il suo predecessore lo relega un gradino più in basso, ma rimane pur sempre un prodotto per il puro divertissement abbastanza gradevole. Grandi giochi di luci e colori, ma la trama è stavolta più fiacca e senza particolare verve. Probabilmente è stato sin troppo facile cavalcare l'onda del successo del primo episodio.

L'impressione che sia stato prodotto soprattutto pensando alla vendita di gadget e ai successivi guadagni a molti zeri non me la toglie nessuno, purtroppo: del primo infatti restano giusto i personaggi, perché per il resto la Pixar ha deciso di battere stavolta i lidi dell'azione senza troppe riflessioni ma anzi con parecchi botti. Non che dispiaccia del tutto: le gare sono appassionanti, i nuovi personaggi non male, Cricchetto protagonista è una scelta azzeccata (soprattutto per mio figlio) ma manca la polvere della Route 66 e Chuck Berry che la canta.