Hypnosis - Film (2011)

Hypnosis

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONCineprospettive

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Il cinema horror non ha poi tante pretese: a volte basta indovinare l’ambientazione insolita, rivestirla di un’aria spettrale e calarci qualche spettro d’ordinanza per potersi guadagnare il plauso di critica e pubblico. HYPNOSIS, forte di una locandina banale quanto intrigante (per chi ama il genere) partiva quindi da buone premesse. Perché il paesello infestato da inquietanti presenze lo si era trovato nella suggestiva location di Crespi d'Adda (patrimonio dell'Unesco), nel bergamasco, la qualità per girare qualche buona scena notturna c'era (e la si intuisce indubbiamente, a tratti)... Invece, ahinoi, le componenti per poter rapire lo spettatore sono anche altre: attori con un briciolo di...Leggi tutto credibilità ad esempio (cosa che qui manca), la capacità di tagliare le scene quando c’è da farlo (qui si abbonda con pause eterne, cinepresa fissa su camminate protratte per interi minuti), la creazione di dialoghi che sappiano andare oltre il botta e risposta elementare... In HYPNOSIS insomma le basi per dar vita a un buon horror made in Italy c’erano, ma latitando i mezzi l’evidenza di una confezione misera aggravata da una regia di rara pesantezza portano presto all’indisponenza di chi guarda, che accompagnato stancamente verso un finale delirante, di fronte all’inattesa esplosione di effetti speciali di matrice demoniaco-spettrale rischia di reagire con una sonora risata destinata a smontare completamente l’atmosfera di terrore faticosissimamente raggiunta. L’introduzione di sequenze clamorosamente gratuite, di nessuna utilità, che non fanno altro che creare continui momenti morti, affossano un ritmo già claudicante dalle prime scene. Eppure una storia, dietro a tanto cianciare a vuoto di protagonisti che appaiono in gran parte presi tra i non professionisti, c’era, e le ipnosi regressive a cui viene sottoposto il giovane proiezionista di un multisala, per quanto danneggiate dall’effetto comico dovuto alle reazioni inconsulte di questi, non erano male, alla comparsa dei flashback (benché tutti uguali). Poi, per aprire uno squarcio nell'infanzia dimenticata del protagonista, ecco il viaggio al paesello abbandonato, con conseguenti visioni e le già citate scene talvolta azzeccate... Inoltre il fantasma di chiarissima origine nipponica, con il volto che appena s'intravede sotto il cappuccio, almeno inizialmente il suo effetto lo fa (se si riesce a mantenere un briciolo di serietà di fronte alle espressioni bislacche del protagonista, e non sarà facile) e a ben vedere un certo rigore logico il film lo mantiene, senza voler strafare (finale escluso, naturalmente). Il problema è che di fronte al dilettantismo di troppe componenti, a una regia e un montaggio mai in grado di sfrondare il superfluo, come poi definire anche solo “vedibile” il film?

Chiudi
TITOLO INSERITO IL GIORNO 3/07/11 DAL DAVINOTTI
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Didda23 3/07/11 20:25 - 2426 commenti

I gusti di Didda23

Gli ultimi dieci minuti del film sono un'esplosione di trash involontario indicibile: nessuno in sala è riuscito a contenere le risate. Il resto del film, invece, è di una noia mortale, colpa da imputare alla scialba sceneggiatura e alla pessima recitazione degli attori. Da un'opera del genere si esige un minimo d'atmosfera che purtroppo non si riesce a ricreare. Si segnala lo spreco di location veramente suggestive. Agli amanti del trash potrebbe interessare.
MEMORABILE: Gli ultimi 10 minuti.

Markus 4/07/11 12:06 - 3690 commenti

I gusti di Markus

Questi sono film che fanno male al nostro cinema, perché danno (a coloro i quali l’hanno visto) un'ulteriore conferma dell’ormai stereotipata idea (spesso veritiera) che il cinema italiano “extra commedia” sia mediocre rispetto a quello americano, dimenticando il nostro passato di gialli e spaghetti-horror. Le poche buone idee che ci sono in Hypnosis (per esempio la location notturna a Crespi D’Adda) vengono mortificate da una pessima regia e infima recitazione degli attori (al limite della messa in scena parrocchiale!).

Corinne 30/08/11 00:32 - 420 commenti

I gusti di Corinne

Una storia potenzialmente intrigante, una cittadina bella e inquietante... e poi basta. Il resto son personaggi antipatici, ritmo soporifero, inquadrature e fotografia da soap opera (tranne alcuni esterni), recitazione imbarazzante (Christian durante le sedute regressive... brrr) e un finale ridicolo. Superfluo aggiungere altro.

Blutarsky 4/09/11 15:37 - 360 commenti

I gusti di Blutarsky

Terribile. Girato in digitale con pochi mezzi, attori lasciati un po' a se stessi, montato con spregio del ritmo, regia anonima e scelta degli ambienti discutibili. Se questo non bastasse per un'ora e passa non succede nulla, tante parole ma non uno spavento o un'idea interessante, la tensione latita e narrativamente non si va da nessuna parte. Negli ultimi dieci minuti cercano di dare un senso al film buttando dentro di tutto e di più, ma con l'unico risultato di rendere ancora più confuso e indecifrabile la storia. Pessime musiche.
MEMORABILE: L'ultima seduta in cui scatta il ridicolo involontario; alcune suggestive location notturne.

Beyond87 20/09/11 00:32 - 34 commenti

I gusti di Beyond87

Se dobbiamo fare il punto della situazione sull'horror nazionale, c'è una sola cosa da dire: tenendo da parte qualunque considerazione sulle logiche di sistema, in Italia manca il talento e mancano le buone idee. È duro ammetterlo e, senza scadere nell'esterofilia, basta guardare il panorama indipendente internazionale per trovare horror realmente carichi di idee, di scrittura sapiente, di ritmo. Tutto questo per dire che Hypnosis è un film fiacco. Ahimè...

Puppigallo 8/12/11 11:28 - 5279 commenti

I gusti di Puppigallo

Ah il talento, questo sconosciuto...Qui proprio non ce n'è traccia. Si può comunque notare un certo impegno nella realizzazione (più che altro, un tentativo), che però viene reso vano da una sceneggiatura annacquata, che comporta inutili lungaggini e fa naufragare subito gli "attori", assoldati credo un tanto al chilo (per la gioia del protagonista). Difficile salvare qualcosa; giusto l'ultima parte, pur con i suoi evidenti limiti (Alice versione donna ragno), che se non altro movimenta un po' la pellicola, dopo sedute su sedute e dialoghi soporiferi. Resta comunque ben poca cosa. Filmaccio.
MEMORABILE: L'inizio, che sembra un trailer di Maccio Capatonda; Durante la seduta ipnotica: "Chi è Christian? Dov'è Dado?" (anche la presenza non sa recitare).

Jofielias 10/12/11 08:39 - 170 commenti

I gusti di Jofielias

La povertà delle soluzioni tecniche fa il paio con una notevole inesperienza in fase di sceneggiatura. La storia, che a monte poteva avere un qualche appeal, viene vanificata anche dall'approssimazione recitativa, ma non è colpa degli attori: non è affatto necessario caratterizzare un professore mettendogli in bocca un referto anche al supermercato. Orribile il sonoro: la musica entra sempre al momento sbagliato e i rumori di fondo coprono spesso le voci degli attori. Bocciati, ripetere l'anno.

Mco 30/01/12 19:09 - 2328 commenti

I gusti di Mco

Una perla. Atmosfere da brividi in questo viaggio nei misteri dei luoghi e della mente. Il protagonista è perfetto con la sua aria da vero nerd, la Virgilio regala la giusta miscela di sensualità pur indossando sempre lo stesso paio di stivali per tutto il film. Ma soprattutto c'è Crespi D'Adda, villaggio che porta seco il nome della famiglia che lo creò per gli operai dell'omonima fabbrica e che, in totale disarmo, dona alla pellicola un fascino senza eguali. Si soprassiede anche su alcune cadute di stile (le vocine). Epilogo aperto...

Hearty76 13/02/12 12:00 - 259 commenti

I gusti di Hearty76

Un flop che sconsiglio caldamente. Non per gettar fango gratuito sulle produzioni nostrane (le quali spesso vogliono inutilmente imitare il canovaccio statunitense), ma qui non si salva praticamente nulla. Anzi, in certi passaggi sembra addirittura d'assistere alle prove patinate di una soap, vista la lancinante mediocrità di sceneggiatura e della recitazione. È tutto molto sfasato, scadente, tirato per le lunghe. L'unica "ipnosi", riuscitissima, è il forte abbiocco inoculato nello spettatore.

Undying 11/05/12 18:05 - 3807 commenti

I gusti di Undying

Un approccio al tema horror sotteso e d'atmosfera: qualcosa che prelude ad un ritorno al "gotico" e al suggerito da parte dei nuovi aspiranti cineasti italiani. Poteva rivelarsi una felice intuizione. Poteva... perché poi il regista (che ha classe e lo dimostra nel non banale uso della M.d.P.) si perde per strada e attinge un po' qua (Blair witch) ed un po' là (Carpenter) senza riuscire a dare un senso compiuto al lavoro. Soprattutto in chiusa, con un finale ambiguo e non risolto che pone in cattiva luce l'intera operazione. La bella colonna sonora -e non soltanto quella- rimanda a Carpenter.

Federigo Ceci HA RECITATO ANCHE IN...

Spazio vuotoLocandina A spasso nel tempoSpazio vuotoLocandina Christine CristinaSpazio vuotoLocandina Non avere paura - Un'amicizia con Papa WojtylaSpazio vuotoLocandina L'abbiamo fatta grossa

Disorder 4/10/12 21:01 - 1416 commenti

I gusti di Disorder

Non male l'inizio, così come l'idea di ambientare un horror nell'affascinante e sinistra ghost-town di Crespi d'Adda. Peccato che il film a conti fatti non raggiunga nessuno scopo: non fa paura, non intrattiene o diverte (in questo non aiutano i dialoghi lunghissimi, le interminabili scene di raccordo e la quasi assenza di musiche), non riesce insomma a catturare mai l'attenzione dello spettatore. E che dire del finale, caotico e incomprensibile, se non addirittura ridicolo? Un'occasione sprecata.

Margot 22/10/12 21:45 - 1 commenti

I gusti di Margot

Il film tratta, con qualche base scientifica, la teoria dell'ipnosi regressiva, per poi passare al tema dell'occulto e del soprannaturale, sul quale si chiude. Un dubbio rimane: il ruolo e la responsabilità della protagonista femminile, interpretata dalla Virgilio, nell'intera vicenda. Interessanti gli scorci sul Villaggio Crespi d'Adda, patrimonio Unesco.

Magerehein 15/01/22 10:30 - 1004 commenti

I gusti di Magerehein

Recitazione pessima, ma è il male minore. Il vero guaio di questo film è che se ne conclude la visione senza capire dove si sia voluto andare a parare; il finale chiude infatti in maniera raffazzonata una storia approssimativa già in partenza, senza saper fornire una spiegazione valida a quanto accaduto prima. Cosa accadde nel passato di Cristian, cosa guida le azioni dei paesani? Sono troppe le domande destinate a restare irrisolte, inoltre non c'è neppure un briciolo di tensione, né paura, neppure comicità involontaria, solo noia. Crespi d'Adda aveva visto di meglio.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Discussione Markus • 1/02/12 19:34
    Scrivano - 4775 interventi
    Il buon Mco merita di venire con noi nella futura spedizione-location-seratona a Crespi D'Adda dove sono previste foto trash.
  • Discussione Didda23 • 1/02/12 20:22
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Assolutamente è sempre il benvenuto
  • Discussione Mco • 1/02/12 23:25
    Risorse umane - 9970 interventi
    A me il cinema deve regalare emozioni.
    E questo film me le ha regalate!
    Non leggo mai i commenti della gente e le mie recensioni (anche al di fuori di questo sito) fanno sempre discutere. Per me la settima arte è foriera di sensazioni, belle o brutte che esse siano. Pietro Barcella che strappa a morsi un capezzolo è un'emozione che mi porto dietro da quando sono piccolo, dalla prima visione notturna di Zombie Horror.
    Le torture di Salò sono parte pregnante della mia emotività cinematografica, Bad Taste è poesia dello splatter e il primo Hostel mi mette addosso un'ansia che porto meco per giorni.
    Questa premessa per (tentare di) spiegare il mio modus operandi, nella critica così come nella vita. Il nerd che si mette a posto gli occhiali prima di ogni seduta sul lettino dello psichiatra e il suo deambulare spaesato per le fantastiche location di Crespi è icona stimolante di un percorso sinattico, magari di difficile comprensione, il quale mi dona quel quid peculiaris che tanti altri film (e ne vedo tantissimi) magari non sanno regalarmi.
    Ma tant'è, io non seguo giammai la critica e quasi sempre le strade del mio pensiero e quello degli altri non comunicano...
    Grazie per avermi fatto partecipe della discussione, è sempre un piacere.
    Crespi d'Adda, poi, sarà mia tappa in primavera!
    Mco
    Ultima modifica: 1/02/12 23:31 da Mco
  • Discussione Didda23 • 2/02/12 11:02
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    E' un piacere mio, caro Mco. A questo punto sono troppo curioso di leggere un tuo commento sull'opera italica 6 giorni sulla terra. In futuro ci conto!

    https://www.davinotti.com/film/6-giorni-sulla-terra/25391
  • Discussione Disorder • 2/02/12 11:28
    Call center Davinotti - 380 interventi
    Io il villaggio industriale di Crespi d'Adda l'ho visitato ai tempi delle superiori, una decina d'anni fà, e in effetti avevo subito pensato che sarebbe stato un posto perfetto per un film horror!
    Case padronali stile famiglia Addams, villette in fila tutte uguali (molte disabitate), la fabbrica dismessa e dulcis in fundo il cimitero dei bambini...
    Un posto dal fascino davvero sinistro.

    ps: devo fare un appunto alla recensione del Davinotti: Crespi non si trova nel milanese ma in provincia di Bergamo, più precisamente in una zona che noi chiamiamo "l'Isola".
  • Discussione Didda23 • 2/02/12 11:30
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Hai ragione Disorder è nel bergamasco. Questa primavera si organizzerà una bellissima gita per fotografare le location.
  • Discussione Mco • 2/02/12 17:12
    Risorse umane - 9970 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    E' un piacere mio, caro Mco. A questo punto sono troppo curioso di leggere un tuo commento sull'opera italica 6 giorni sulla terra. In futuro ci conto!

    https://www.davinotti.com/index.php?f=25391


    Sarà un piacere!!!
    A presto carissimo Didda.
    Ciao ciao
  • Discussione Zender • 2/02/12 18:43
    Capo scrivano - 47807 interventi
    Disorder ebbe a dire:
    ps: devo fare un appunto alla recensione del Davinotti: Crespi non si trova nel milanese ma in provincia di Bergamo, più precisamente in una zona che noi chiamiamo "l'Isola".
    Grazie Disorder. D'altra parte da uno che vive rinchiuso in un bunker veneziano c'è da aspettarsi che minimo sbagli provincia. Non credo si sia mai spinto fuori dai confini del veneto, il Marcel.
  • Homevideo Undying • 11/05/12 18:02
    Risorse umane - 7574 interventi
    Visionata la versione in DVD decisamente ottima per qualità tecnica (anamorfico 1.85:1, dolby 5.1).
    Peccato non essere presente null'altro che il film (nella sola traccia italiana) ed essere offerto ad un costo decisamente alto (sui 16 euro).
  • Curiosità Undying • 11/05/12 18:16
    Risorse umane - 7574 interventi
    Nel film di John Carpenter, Il seme della follia, i due protagonisti (Sam Neill e Julie Carmen) prima di giungere ad Hobb's End girovagando in macchina incontrano più volte un inquietante ciclista.
    In Hypnosis accade qualcosa di molto simile, verso la fine.
    I protagonisti (qui tre) camminano in un viale di un paese fantasma ed incrociano, più volte, un ciclista.
    In linea di massima sembra che gli autori del film abbiano subito l'influsso di Carpenter, magari anche inconsciamente, e ciò lo si evince pure nell'uso (talvolta eccessivo) di una colonna sonora tipicamente "carpenteriana".

    Sempre nello stesso "paese fantasma" è poi girata una sequenza-omaggio a Blair Wicth: all'interno del cimitero Alice (Daniela Virgilio) riprende una scena - in soggettiva - utilizzando una fotocamera (modello Fuji) che poi cade a terra, in concomitanza con la presenza di "qualcos'altro", mentre riprende vagamente gambe, sussurri, grida e voci concitate...