Il signor Rossi al camping - Corto (1970)

1970: le vacanze erano un fenomeno di massa (leggi: un obbligo), in più la neonata coscienza ecologista suggeriva la fuga dalla metropoli cementificata a cercar ristoro nella natura incontaminata... il camping è l'ultimo grido! Sembra di sfogliare le pagine, multicolori, di un sogno più volte bruscamente interrotto dal duro impatto con la realtà agreste, coi fenomeni meteorologici, con la non sempre amichevole fauna: la Natura è matrigna per il Signor Rossi! E il finale, inaspettatamente, vira al nero: frizzante, ma velenoso!

Il signor Rossi vuole scappare dal caos cittadino verso la pace e il silenzio: al camping! Va da sé che troverà condizioni particolarmente stressanti... Gustoso nuovo corto di Bozzetto sul suo personaggio più popolare alle prese con l'ennesima situazione vacanziera, qui in piena condizione pre-fantozziana (c'è pure il nuvolone che inonda solo il campeggio). Invenzioni fantasiose divertenti (come nelle forme e funzioni delle tende dei vicini, perfino con ascensore), col tormentone della canadese che si monta da sé.

Irretito dalle sirene ecologiste (molto attive anche negli anni ’70), il signor Rossi cerca attraverso il campeggio un rapporto con la natura. Con la preziosa collaborazione di Guido Manuli, Bruno Bozzetto realizza un cortometraggio che punta tutto sulle contraddizioni insite nella ricerca del forzato relax della vita all’aria aperta che produce quasi più stress di quella cittadina. Gag azzeccate e grafica pregevole.