Note: Il film è una libera trasposizione del romanzo omonimo di Jules Verne, scritto nel 1901 e pubblicato postumo nel 1905 da cura del figlio Michel, a cui è stata in seguito attribuita buona parte della stesura.
Prodotto da Kirk Douglas e ispirato a Jules Verne, con una buona ambientanzione in un faro isolato su un'isola. Nel cast ci sono Massimo Ranieri (in una breve parte ma importante) e Renato Salvatori (appesantito dagli anni), che se la cava nel suo ruolo. Poi c'è Yul Brynner esotico e tenebroso che fa il capo dei pirati (una ciurma colorata di cattivoni ben riuscita). Il film contiene una certa dose di violenza (per l'epoca), più suggerita che mostrata.
Avventura vecchio stile, non troppo coinvolgente a causa del ritmo a volte rallentato, ma indubbiamente affascinante sia per ambientazione che per trama. La ciurma dei pirati feroci è ben caratterizzata e guidata da un Brynner cattivissimo e in parte, contrapposto a un atletico e ispirato Douglas. Il resto del cast è azzeccato, compresi Salvatori e Ranieri. Scontro finale interessante, qualche sbadiglio ma alcuni momenti buoni ci sono.
Douglas produce (e interpreta: è il protagonista, una vittima), Brynner è un cattivo (sadico e dominatore). Il luogo dell'azione, le premesse (e le promesse) incuriosiscono e per i primi tre rulli l'interesse è desto. Abbiamo un uomo braccato da crudeli pirati estetizzanti, ossessionato dal ricordo di un amore impossibile (evocato da leoniani flashback): è un condannato a morte in fuga; assetato, affamato, solo (troverà poi un compagno di lotta). L'oggetto (non eccezionale, non indegno) si lascerà seguire nonostante il progressivo disincanto.
Un film d'avventura vecchio stampo, non per niente tratto (piuttosto liberamente, a dire il vero) da un romanzo postumo di Verne, ma con qualche frammento di violenza non scontato. Ci sono buoni momenti (soprattutto in testa e in coda), diluiti però nell'eccessiva durata di quasi due ore (la parte centrale è abbastanza noiosa). Cast di lusso che ovviamente non delude: Douglas indomito erore positivo, Brynner perfetto come spietato pirata, la Eggar sempre elegante, ruoli minori ma incisivi per Rey e i nostri Salvatori e Ranieri.
Predoni sbarcano su un'isolotto in mezzo all'oceano, uccidono due dei guardiani del faro e cercano di far la buccia anche al terzo, che però è un osso duro... Una storia classica d'avventura d'ambientazione suggestiva con un bel cast. Cosa non funziona? il ritmo altalenante e soprattutto una sceneggiatura che fa comportare i personaggi in modi spesso incongruenti: nel giro di una inquadratura, si passa dal survival movie alla scampagnata con caccia al tesoro. Malriuscito ma non privo di un certo fascino, legato al confronto fra Douglas e Brynner con risvolti inattesi di sadismo e ambiguità.
MEMORABILE: I pirati sembrano preda di un riso convulso che, invece di farli apparire più folli e quindi minacciosi, li fa sembrare solo scemi.
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HomevideoXtron • 24/01/15 11:38 Servizio caffè - 2147 interventi
C'è il dvd MUSTANG
Audio in italiano
Formato video 2.35:1 anamorfico (i titoli hanno una qualità inferiore rispetto al resto del film)
Durata 1h54m11s
CuriositàDaniela • 11/07/19 09:10 Gran Burattinaio - 5930 interventi
Il film è una libera trasposizione del romanzo omonimo di Jules Verne, scritto nel 1901 e pubblicato postumo nel 1905 da cura del figlio Michel, a cui è stata in seguito attribuita buona parte della stesura.
Rispetto al romanzo, il film modifica il carattere di alcuni personaggi, ne introduce uno femminile e modifica parzialmente l'epilogo.
Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (mercoledì 13 agosto 1986) di Il faro in capo al mondo: