Papà ho trovato un amico - Film (1991)

Interessante il tentativo di cercare di svincolarsi dai soliti canoni dei film sui ragazzini. Peccato non riuscirci in modo completo. Ci prova, con volontà e qualche risultato ma scegliendo alla fine sempre la via più semplicistica. Per gli “amanti” di Macaulay Culkin c’è un momento che non si dimentica facilmente e che francamente arriva inaspettato in un film del genere.

In questo film, successivo a Mamma ho perso l'aereo, il piccolo attore Culkin riconferma il suo talento in un ruolo diverso dal pestifero Kevin, anche se il film preferisce valorizzare, a volte sembra anche morbosamente, la piccola Chumsky. La trama ruota attorno alla scoperta della morte, in mezzo a un turbine di sentimenti adolescenziali. Nulla di che, ma è deliziosa la ricostruzione Anni 70.

Leggendo i nomi del cast e tenuto conto del titolo italiano, ci si aspetterebbe una commedia brillante. Nulla di tutto ciò attende lo spettatore, catapultato in una trama non priva di spunti anche divertenti ma permeata da una drammaticità che culmina verso il finale. Molto brava la piccola protagonista, ruolo di routine per Aykroyd e la Curtis. Culkin in verità appare poco ma il suo personaggio è indubbiamente fondamentale alla trama. Nel complesso un film riuscito senza strafare o far gridare al capolavoro.

Tra i film adolescenziali è uno dei migliori girati nei primi anni '90, periodo florido in questo senso. Per lunghi tratti è una commedia brillante e non manca qualche momento che strappa la risata, ma è solo una finta. C'è molto di più profondo. Il film è ottimo nel trattare il tema della morte visto attraverso gli occhi di una bambina di 11 anni; e lo fa con dolcezza, senza volgarità. Notevoli la fotografia e la prova della piccola protagonista, ottimo il resto del cast. Maculay Culkin aveva talento, ma lo si apprezza di più quando non è protagonista. Film che genera nostalgia.