La donna di Gilles - Film (2004)

E' fede, è missione, è grazia, per Elise, l'amore per suo marito, Gilles. E' la fiamma del focolare, da ravvivare col sacrificio della sua dignità. Nella campagna belga anni '30, tra interni domestici alla Vermeer ed esterni soleggiati impressionistici, o nebbiosi, come dipinti fiamminghi, vediamo Elise svolgere con umiltà e fermezza il suo compito ancestrale di custode dell'ordine familiare, fino a che, svuotata di forze e di senso, non diventa leggera, tanto da lasciarsi cadere, come uno dei lenzuoli che ha appena, coscienziosamente, steso, silenziosa e pudica anche nel suo addio. Splendido.

Incinta del terzo figlio, Elise osserva sgomenta il crescente interesse del marito Gilles nei confronti della sorella minore e, quando lui si dispera in preda alla gelosia per l'amante, è la stessa Elise ad offrirgli conforto... Sublime esempio di amore coniugale oppure di donna tanto succube da essere disposta a subire tutto pur di tenersi accanto un marito meschino e egoista? Due letture contrastanti ma entrambe giustificate ed è in questa ambiguità dai risvolti crudeli che risiede il fascino del film. Brava Devos, buona l'ambientazione nella provincia francese degli anni '30.