Still walking - Film (2008)

Still walking
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Titolo originale: Aruitemo aruitemo
Anno: 2008
Genere: drammatico (colore)

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 2/06/11 DAL BENEMERITO MICKES2
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Mickes2 2/06/11 18:43 - 1670 commenti

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Un affresco realista, che più vero non si può, delle dinamiche familiari. I personaggi vengono centellinati progressivamente da Kore-eda, che si mantiene sempre rigoroso e non calca mai la mano. Da una parte i genitori (lunatici, bisbetici, difficili), dall’altra il figlio con fare distaccato che va a fargli visita. In mezzo un grande vuoto lacerante lasciato dalla morte del primogenito, quel dolore che prima si insinua sotto pelle e poi si cova. Queste e altre piccole vicende si intersecano con toni sempre intensi. Campi e fuoricampi da grande autore.
MEMORABILE: "Questa casa l'ho costruita col mio sudore... perché vi ostinate a dire: casa della nonna?!"

Lupoprezzo 26/07/11 14:51 - 635 commenti

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La riunione della famiglia Yokoyama è l'occasione per ricordare un loro congiunto morto e per tentare una vicinanza mai veramente sentita, col falso e malcelato sorriso delle circostanze vengono a galla malumori, delusioni, fallimenti e incomprensioni. Una disamina intima e lucida di un nucleo familiare che resta sulla difensiva: da una parte i vecchi genitori, dall'altra i figli con le loro famiglie. Kore-eda dirige con la grazia del grande regista, lasciando parlare il film soprattutto a visione ultimata (e per molto tempo). Prezioso e da conservare.
MEMORABILE: "Camminiamo, camminiamo ma..."

Paulaster 30/01/19 12:26 - 4389 commenti

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Annuale riunione familiare per commemorare un figlio defunto. Cinema che ricorda Viaggio a Tokyo: i rapporti tra i singoli, benché siano di carne, mostrano il lato cinico e diretto di chi non deve fare complimenti. Dialoghi che toccano anche punte delicate in rispetto alla tradizione e che servono per tramandare, in fondo, l’idea di famiglia o ciò che ne resta. Comunque non è una resa dei conti ma il passaggio da una generazione all’altra.
MEMORABILE: La farfalla gialla; L’ospite che viene chiamato per scusarsi; L’acqua sulla tomba; La madre che dice di non fare un figlio.

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