Sodomites - Corto (1998)

Sodomites

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 27/05/11 DAL BENEMERITO GESTARSH99
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Gestarsh99 27/05/11 22:01 - 1395 commenti

I gusti di Gestarsh99

All'interno di un soffocante fondaco ridotto a barbara arena medievale, una masnada di scalpitanti motocentauri attende l'ingresso della "bestia", cui spetta in sacrificio un'infoiata amazzone, già prona su una grossa incudine... Col beneplacito della campagna ministeriale contro l'HIV, il giannizzero dello scandalo Noè scaraventa questo suo pornometraggio in un pozzo di afosa belluinità, ove l'impetuosa furia orgasmica di un amplesso anale si frammenta e ricompone nelle convulsioni di un montaggio apneico ed ipercinetico, placato solo dal monito supremo all'uso del condom.
MEMORABILE: L'animalesca creatura antropotaurina; Phlippe Nahon che osserva lo spettacolo ed aizza il mostro assieme all'intera tribù di astanti.

Pigro 8/09/11 15:04 - 9635 commenti

I gusti di Pigro

Non c’è che dire: come pubblicità progresso (istituzionale!) per l’uso del preservativo è davvero originale. Un macho da monta sodomizza - ma col condom! - una ragazza vogliosa, in mezzo all’incitamento dei fan. Non una parola: solo ansimi e grugniti del branco in un ideale e convulso orgasmo collettivo. Pornografia ironica, si può dire, visto che il bizzarro corto hard gioca proprio con un’idea ferina e orgiastica (ma anche ludica) di sesso per veicolare un messaggio positivo, con arguzia: non provoca eccitamento, ma curiosità e divertimento.

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  • Discussione Gestarsh99 • 14/12/11 14:41
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    potendo, cambierei il terzo punto (* film in cui vengono inquadrati gli organi sessuali ma non la loro esplicita "interazione") perché di film che confondono le carte in tavola ce ne sono un botto (a caso mi vengono alla mente baise-moi o mon bel amour), e perché comunque sempre più il sesso esplicito sta diventando una componente naturale di certi autori, o è stato comunque sfruttato da autori minori -vedi appunto bruce la bruce o kern&zedd, o anche buttgereit (in schramm la penetrazione del torso non è simulata, benché non sia così graficamente sbattuta in faccia)- ai margini dell'autorialità o del mainstream. in questo caso la valenza pornografica risignifica l'hard, lo scaraventa in altre orbite semantiche. ma non so se/quanto a zender interessi tale valenza...

    Si assolutamente d'accordo.
    Questi film che hai citato hanno chiaramente un loro validità artistica e perciò fanno capo al quarto punto.
    Il terzo punto invece è più rivolto a quelle pellicole erotiche di bassissimo spessore che si avvicinano all'hard senza mai toccarlo.
    Nel senso, opere in cui c'è bella mostra di corpi nudi e organi sessuali che però non entrano mai "nel vivo dell'azione".
    Quindi il punto era a difesa degli erotici più squallidi ma pur sempre soft (mi vengono in mente alcuni tardo-soft di D'Amato, Fanetti, Ninì Grassia, etc.)


    Schramm ebbe a dire:
    ...per dire, uno squirmfest per me resta una solenne porcata (che mai avrò fegato di affrontare), ma faccio difficoltà a relegarlo all'hard perché a quanto ho letto/capito, quel che mostra sta bilioni di anni luce distante dalla sfera sessuale e dalla sua esplicitazione. non contiene amplessi, non v'è interazione di organi sessuali, quel che si vede procura più conati di vomito che erezioni. è hard? in senso lato sì, ma rientra nel punto 3?


    In questo caso bisogna un po' mettersi nell'ottica "deviata" di ciò che può eccitare i voyeur giapponesi, anch'essi anni luce distanti dalle immagini del classico raincoater americano o della pruriginosa coppietta italiana.
    Si tratta di gusti estremi, che noi catalogheremmo tra lo scat-porn e l'horror più disgustoso e amatoriale ma che per loro assumono tutt'altro significato e valore.
  • Discussione Pigro • 17/12/11 09:16
    Consigliere - 1659 interventi
    Premessa: NON voglio riaprire la questione generale affrontata in questi giorni, ma questo è l'unico luogo in cui posso rispondere a una domanda che mi ha fatto Lucius, mancando il forum ad hoc.

    Lucius ebbe a dire:
    Per Pigro:
    non si parla solo di inserire film in odor di porno, ma di non inserire film dall'indubbio valore artistico.Vedi The erotic films of Peter de Rome e dimmi se secondo trattasi di arte o no.


    Sollecitato da te, ho recuperato e visto il film in questione. Non conoscevo Peter de Rome, e in effetti è stata una curiosa sorpresa.
    Sono assolutamente d'accordo nel non definire i suoi corti dei "porno". Degli 8 corti presenti in questo film, il primo, castissimo, ha un bellissimo sapore metafisico e altri due o tre hanno una deliziosa sensibilità ironica. Non c'è nulla che rimandi alla logica di un film porno: ne manca l'intenzione, la sintassi e ovviamente la focalizzazione univoca sull'atto sessuale. C'è invece un'acuta narrazione del desiderio erotico, che di volta in volta può essere ironica, onirica, iperbolica, sensuale. Insomma, sì, anch'io lo definirei un "film erotico d'arte".

    Detto questo, è pur vero che la chiave di quasi tutti i corti è il gioco (d'arte, ripeto) che Peter de Rome innesca con gli elementi del porno. Quindi, oggettivamente, in 7 corti su 8 ci sono atti sessuali espliciti, anche se inseriti in contesto "d'arte" e anche se molto spesso poco visibili (visto che la pellicola è sempre molto scura). Insomma, Peter de Rome gioca con i topoi del porno per fare un film d'arte.
    Comunque, ripeto, anche se anch'io sono del tutto d'accordo con Lucius sul fatto che questo film debba essere considerato "erotico" e non "pornografico", credo che si possa soprassedere sulla decisione già presa da Zender.

    Eventualmente, mi permetto di fare una proposta a Zender, e cioè di inserire soltanto il primo cortometraggio di Peter de Rome, e cioè Double Exposure, dove non c'è assolutamente nulla che possa anche lontanamente richiamare il porno, anzi non c'è proprio nulla di sessuale! Credo che sia giusto segnalare almeno un'opera di Peter de Rome, scegliendo quella che potrebbe vedere anche un'educanda, ma almeno facendo in modo che questo artista del cinema erotico abbia cittadinanza nel Davinotti, sia pure con il suo corto più casto...
  • Discussione Zender • 17/12/11 09:30
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Mi sta benissimo, Pigro. Visto che il corto non ha nulla nemmeno di "sessuale" non vedo perché non dovrebbe andar bene.
  • Discussione Lucius • 17/12/11 10:50
    Scrivano - 9063 interventi
    Ciao Pigro, mi fa piacere che tu li abbia apprezzati.I corti sono stati realizzati nello stesso periodo e per me avrebbe poco senso inserirne solo uno, mi sembrerebbe quasi di tranciare un'opera, anche se è ovvio che, pur avendo lo stesso filo conduttore, non sono in alcun modo da considerarsi interdipendenti.Poi, sapere che Gola profonda, che di artistico non ha un H, è presente nel database e queste "piccole" opere d'arte realizzate con un semplice super8 non lo sono, sinceramente mi da fastidio, quindi se Zender vuole fare un'eccezione, come ha fatto in passato per altri utenti,recuperando il mio commento all'intera opera bene, altrimenti, se vuoi, inserisci tu solo quel corto visto che lo hai da poco visionato.All'estero vengono trasmessi solamente insieme e alcune tv si sono battute per mandarli in onda integralmente.Sono molto apprezzati dalla critica.Riguardo il contenuto "pornografico" considerata l'epoca, ha la stessa valenza dei fimini porno degli anni venti.
    Mi atterrò ad ogni vostra decisione.Ciao.
    Ultima modifica: 17/12/11 11:10 da Lucius
  • Discussione Zender • 17/12/11 11:13
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Non ha alcun senso qui di parlare di Gola profonda. Sono eccezioni fatte all'epoca di cui non voglio più sentir parlare. Quello che c'è c'è.
  • Discussione Schramm • 26/02/14 12:39
    Scrivano - 7694 interventi
    zender volevo chiederti se è possibile commentare ab extra, in forma nascosta e riservata, gli hard sul davibook (dove per hard intendo film con una trama spezzata da sequenze hard, che qui sarebbero indavinottabili)
  • Discussione Buiomega71 • 26/02/14 12:43
    Consigliere - 25934 interventi
    L'avevo chiesto anch'io, per una possibile rassegna "buiesca" estiva di hard vintage settantiani americani. Che presto o tardi dovrò affrontare (vista la mole impressionante di vhs-e dvd- che possiedo)
    Ultima modifica: 26/02/14 12:48 da Buiomega71
  • Discussione Zender • 26/02/14 15:17
    Capo scrivano - 47726 interventi
    No ragazzi, evitiamoli proprio gli hard, come è da tempo.
  • Discussione Schramm • 26/02/14 17:32
    Scrivano - 7694 interventi
    però non capisco, delocato sul davibook che male fa? non è più pubblico e resta tra noi cultori...
  • Discussione Zender • 26/02/14 18:50
    Capo scrivano - 47726 interventi
    No, perché è proprio una scelta che è giusto coinvolga tutto il davinotti, davibook compreso. E poi il dbook è pubblico, non è che è una cosa inaccessibile.